VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI SICILIANI: L’ALTRA SICILIA RINGRAZIA

Bruxelles, 07 ottobre 2002

Se qualcuno nutrisse ancora dei dubbi su L’ALTRA SICILIA è bell’e servito: la nostra Associazione opera con impegno nella direzione della Sicilia per la Sicilia. Le nostre battaglie, le nostre iniziative, le nostre proposte sono sempre più attenzionate dalla politica. Lungi dall’essere noi organici a partiti e movimenti, muoviamo il nostro pungolo lavorando ai fianchi di chi ci governa: dai e dai alla fine i risultati arrivano.


Lasciateci essere orgogliosi. Anche se nessuno ci nomina (forse perché siamo diventati troppo “grandi”?), molte nostre istanze trovano lo giusto sbocco dei provvedimenti legislativi che le attuano e ci si rende conto che questi romantici sognatori dell’Altra Sicilia non sono matti né vanesi, dopotutto.

E continuiamo a inorgoglirci perché vediamo in dirittura d’arrivo la realizzazione di un’altra nostra battaglia: la “valorizzazione della produzione siciliana nei supermercati”. Chi legge il nostro bimestrale “L’ISOLA” ed è iscritto alla nostra mailing list, conosce la campagna del “COMPRA SICILIANO ” che portiamo avanti da anni.

Il 15 ottobre l’Assemblea regionale siciliana voterà il disegno di legge concernente interventi a favore dell’artigianato, del commercio, della cooperazione e della pesca. Non una cosa da poco, perché, come ha dichiarato l’assessore Michele Cimino ad un quotidiano, “si rilanciano le attività produttive locali; si favorisce l’inserimento sociale dei detenuti e si promuove la commercializzazione dei prodotti siciliani nell’ambito della grande distribuzione”. In estrema sintesi: la Sicilia che lavora e produce per se stessa; fuori da una logica autarchica, ma elevando a rango e dignità di imprimatur la produzione locale.

ERA ORA!!!

Taluni nostri prodotti, infatti, se pur decisamente migliori di tanti altri di “importazione”, non disponendo di una adeguata campagna pubblicitaria che fa diventare ottima qualsiasi cosa, restano tristemente accatastati sui banchi e sugli scaffali, snobbati, possibilmente, anche da chi ha il figlio che vi lavora.

Ecco, partiamo proprio da questo: creiamo una ricchezza NOSTRA, ISOLANA. Lo diciamo da sempre: l’imprenditore che viene da fuori va bene, ma un imprenditore che nasce e cresce nel territorio è il massimo. I nostri prodotti, conosciuti ed apprezzati dovunque, costituiscano il volano che faccia decollare l’economia dell’Isola creando ricchezza e posti di lavoro. Si dirigano verso questo capitolo le ingenti risorse di Agenda 2000 lasciando, per una volta, gli appetiti personali ed elettoralistici da parte. È giunto il momento, da parte della classe politica siciliana, di dimostrare di essere capace, seria e onesta. Potrebbe essere l’ultimo treno; per tutti. Anche per loro.

L’Altra Sicilia, del resto, continua a vigilare e a pungolare; e visto che i nostri sogni diventano sempre più spesso una bella realtà, ci concediamo il lusso di farne un altro cui teniamo tantissimo: vedere le ingenti sostanze destinate per l’inutilissimo Ponte dirottate verso il potenziamento delle infrastrutture mancanti dentro il perimetro della Sicilia.

L’ALTRA SICILIA –

al servizio della Sicilia e dei Siciliani