SICILIA: UN’ISOLA SENZ’ANIMA

Bruxelles, 21 dicembre 1999

“L’Altra Sicilia” ringrazia tutti i Siciliani “al di qua e al di là dal faro” perché da oggi, finalmente, la strada dei nostri ritorni consueti si è illuminata e ci indica, attraverso le magie dello stretto, il cammino di casa. Quel pilone illuminato sullo stretto di Messina è un segnale forte di richiamo, di attenzione e di appartenenza.


“Mille lire per una lampadina” é stato lo slogan che ha attraversato – letteralmente – tutti i continenti e tanti si sono iscritti ad un’operazione che aveva un solo scopo: farci sentire più vicini alla nostra Isola. Purtroppo l’amore dell’Isola da parte di chi sta “al di là dal faro” non corrisponde a quello di quanti vivono in Sicilia.

“L’Altra Sicilia”, e se ne duole, denunzia l’opera di sciacallaggio di tutti quelli che sono saltati sul carro in corso d’opera, non appena si sono accorti della validità della nostra proposta.

Infatti:

-abbiamo dovuto accettare l’arbitraria raccolta di fondi da parte della Banca Nazionale del Lavoro, a cui non abbiamo chiesto nulla, ma che si è inserita, insalutata ospite, e lo abbiamo fatto per il buon esito della nostra iniziativa;


– abbiamo dovuto accettare i tentennamenti del sindaco e del Comune di Messina e l’imposizione di una ditta, la Schipani che, già incaricata dell’illuminazione della città (ogni commento é superfluo) ha accettato, bontà sua, di eseguire i lavori;


– abbiamo messo la Gazzetta del Sud in condizione di seguire l’evolversi della raccolta tramite l’invio di messaggi quotidiani, e attraverso i nostri corrispondenti in Sicilia abbiamo interessato radio e televisioni locali, purtroppo la nostra delusione è grande quando si illumina il pilone di Torre Faro e nessuno si ricorda dei siciliani all’estero che, questa illuminazione, hanno voluto ed hanno contribuito a realizzare.

Il Siciliano non vuole fare, diceva il principe Salina a de Chevalley, anzi odia chi vuole svegliarlo dal suo torpore. E questa affermazione sembra confermarsi ancora oggi nell’attitudine dimostrata dal giornale locale, dalle televisioni e dai vari ” mercanti del tempio “.

Ma noi andiamo avanti nella nostra opera. A conferma del nostro impegno, il sindaco di Villa S.Giovanni ed il presidente della provincia di Reggio si sono prodigati per poter illuminare il loro pilone. In nome degli italiani all’estero ci siamo impegnati anche al di là dal faro, e se domani la costa calabra indicherà la strada del ritorno, sarà anche un pò per opera nostra.

Restiamo delusi dal comportamento di Messina, delle sue autorità e del suo giornale, ma continuiamo il nostro tentativo di ridare all’Isola quell’anima, che sembra aver smarrito.

Eugenio Preta,
Francesco Paolo Catania


L’ALTRA SICILIA