MALASANITA’ IN SICILIA

Muoiono i cittadini, i manager raccomandati restano
attaccati alle loro poltrone e Pistorio su RAI 1 si illude di essere assessore

Bruxelles, 29 settembre 2005

Pistorio incassa mensilmente, come i suoi colleghi, un lauto stipendio che è paragonato se non superiore a quello dei ministri di stato, ma come i suoi colleghi, sin dall’inizio del suo mandato, ha dimostrato insipienza ed incapacità politica.


Pistorio, come Cuffaro e tutti gli assessori, sono “gestiti” dall’apparato burocratico e dai dirigenti dei lori uffici che forti della loro intoccabilità fanno apparire ai loro occhi un mondo irreale e li convincono che lo stanno amministrando.

Loro, i politici (?), chiusi nei loro castelli (uffici), attaccati alla poltrona con il vinavil, lasciano fare per vigliaccheria e per privato senso di interesse.

La Sicilia, per molti politici poco lungimiranti, ombelico del mondo, sta scontando l’atavica indifferenza del suo popolo alla vita sociale, politica ed amministrativa del territorio.

Da decenni governata (?) da politici che hanno come unico scopo la creazione di un proprio spazio necessario allo loro sopravvivenza al potere, fanno finta di non vedere l’arretratezza di questa martoriata terra in tutti i campi.

Al di là di sparute punte di eccellenza, tutto il resto è il baratro. Un esempio per tutti: Catania, per molto tempo definita la Milano del Sud, ora si è allineata alla media generale di sottosviluppo.

La sanità, massima espressione di attenzione alla salute del cittadino, per certi aspetti è quella che paga di più lo scotto di questa insipienza e di questi tradimenti dei “politici” siciliani.

Giuseppe La Farina, capostipite dei traditori dell’Isola ha avuto e continua ad avere molti figli.
Varvaro nell’immediato dopo guerra, ma tutti i politici siciliani eletti nel parlamento italiano e all’ARS, indistintamente, con il tradimento statutario, sono colpevoli della situazione attuale.

L’Assessore Pistorio, intervistato stamani su RAI 1, parla di azioni ispettive nazionali (nel senso che ai raccomandati siciliani del nucleo si aggiungeranno “ispettori” nazionali) ammettendo pubblicamente di non saper agire da solo per garantire la salute del cittadino siciliano rimettendosi supinamente al governo nazionale .

In Sicilia il “caso” delle sette vittime scopre tutte le deficienze e le arretratezze di un settore fortemente inquinato da “raccomandati” e sfaccendati.

Ma il caso, riporta ancora una volta alla vergogna nazionale la situazione di inadeguatezza delle strutture sanitarie siciliane e della poca professionalità di una buona parte dei medici e degli infermieri in esse inserite.

A parte qualche caso di eccellenza opportunamente “venduto” al pubblico come esempio di efficienza della sanità siciliana e che viene ovviamente generosamente e continuamente impinguato di denaro pubblico, in tutta l’Isola la sanità è in drammatico declino.

Quando qualche tempo fa il Ministro nazionale della Sanità, bocciato come presidente di regione nel Lazio e promosso sul campo da Berlusconi per “demeriti” politici, fece visita all’Ospedale Cervello, vide una struttura “pulita”, gestita da personale attento e qualificato etc. etc.

Peccato che quell’ala dell’ospedale con il look rifatto per l’occasione, fosse stata “chiusa” al pubblico comune per far vedere al Ministro quello che non esiste!

Come ai tempi di Mussolini quando in visita agli aeroporti militari gli facevano vedere gli stessi aerei che si spostavano di notte. Strana coincidenza per un ministro di AN, ex MSI …!

Ora tutti si affannano per chiarire i fatti, Pistorio sospende quattro i medici e gli anestesisti mentre dovrebbe licenziare i manager recentemente “bocciati” nelle valutazioni regionali ma confermati “per raccomandazione politica” di questo o quel partito, alla guida delle strutture ospedaliere malgrado la loro certificata incapacità e dimettersi per dichiarata incapacità.

Invece di “s” sparlare in televisione, Pistorio, vestito da uomo comune, senza scorta e senza squilli di tromba e sirene sull’auto blu, vada in incognito la mattina in giro per gli ospedali.

Si accorgerà, oltre il viavai di infermieri e medici (rigorosamente in camice e zoccoli da sala) nei bar immediatamente adiacenti le strutture ospedalieri a bivaccare sorbendo il caffè, parlare di calcio ed altro, della scarsa attenzione che viene data ai malati, alla disorganizzazione ed alla sporcizia che imperversa sovrana (in alcune strutture sono evidenti il tartaro decennale e cessi “poco” igienici), dell’attesa dei pazienti che devono sottoporsi alle visite mentre medici ed infermieri chiacchierano tranquillamente in corsia (qualcuno fuma anche), della scarsa manutenzione delle strutture che in molti casi cadono a pezzi e della scarsità di apparecchiature di diagnostica, dell’inefficienza del settore amministrativo che fa perdere una giornata intera per pagare il ticket, etc.

Realizzerebbe, se non avesse gli occhi velati di inefficienza politica, che tutti i manager politicizzati ed incapaci e la maggior parte dei dipendenti (medici, infermieri ed impiegati) sono “i soliti raccomandati intoccabili perché protetti dal padrino politico di turno” con poco voglia di far del bene su questa terra ma che gravano fortemente sul bilancio pubblico.

In Sicilia negli ospedali ci sono più medici ed infermieri di quelli che effettivamente servirebbero, solo che…….lavorano, quando non ammalati specie in Agosto, a Natale e Capodanno, quanto e come il 30% del totale.

Chi non vuole sottostare al ricatto politico “emigra” in Italia ed all’estero. Basta andare in giro per i grandi ospedali del nord per vedere quanti eccellenti medici ed infermieri siciliani operano in strutture degne di essere chiamate “ospedali”.

Pistorio incarna l’inefficienza di tutta una classe politica che da Varvaro in poi, nel dopoguerra, hanno tradito la Sicilia ed i Siciliani.

La speranza certamente è l’ultima a morire, intanto i siciliani muoiono non solo per “casi” ma anche e continuamente, per la inadeguatezza e l’arretratezza del servizio sanitario siciliano nel suo complesso.

L’Altra Sicilia –

Bruxelles