La flottiglia rima con poltiglia
Una certa Delia, attualmente di professione portavoce italiana autonominatasi della Flotilla, è sbarcata dal panfilo comprato d’occasione, chiamata (da chi?) a “trattare” con le “istituzioni italiane”.
Ovviamente è una tifosa di Hamas che gioisce addirittura per le uccisioni di “sionisti”, in quanto soldati e in quanto sionisti. Condivide anche l’ansia di sapere quanti morti sionisti ci sono in un carro armato attaccato da qualche “valoroso” combattente di Hamas che, magari, fra una bomba e l’altra, ha fatto i turni nei tunnel che trasformano in ossa gli ostaggi sionisti o che faceva i turni per stuprare le ragazze sioniste nei Kibbutz il 7.
E il Presidente della Repubblica e il governo italiano dovrebbero “trattare” con una così? Dovrebbero, le Istituzioni italiane e il Vaticano e il Cardinale Pizzaballa, trattare col Governo israeliano, per far passare dal blocco navale, non con una così.
I flottiglianti stanno facendo un gioco pericoloso. Vogliono solo provocare incidenti, altro che poche scatole di fagioli e piselli. (Quante tonnellate può contenere uno scafo già carico di coraggiosi con valigie al seguito?)
E l’informazione italiana? Poltiglia. La7 elogiava la coerenza della Delia e compagnia che non si fermano nemmeno di fronte al Presidente della Repubblica… Certo, perché se si fermano, ciao ciao collegamenti e talk show.
Poi la scaduta Mediaset che affida (dopo la Berlinguer) ad un avversario la prima serata ed ha acconsentito ad una serata “Gaza”, come se tutt’a la Palestina si fosse rifugiata su quella flottiglia. Ma basta, tutti i Talk si sono adeguati. Tutti hanno trovato nuovi eroi. In diretta televisiva per riempire i palinsesti. Quasi tutti ripetono che no, non c’è guerra, non è come in Ucraina. Qua ci sono solo “barbari sionisti” contro civili inermi e lo dicono mentre le nuove eroine della pace, la Albanese e questa tal Delia, elogiano le uccisioni dei sionisti. Ci sarebbe da prenderle a pernacchie se non fosse che si rischia un altro scenario di guerra.
Eugenio Preta