A proposito del rigassificatore di Porto Empedocle

Ill.mo Governatore della Sicilia
On. Salvatore Cuffaro

p.c. Arch. Costanza Pratesi
FAI

Presidente,
è con vivo stupore che leggo delle Sue prese di posizione riportate dalla stampa, favorevoli alla realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle, da ubicare in prossimità della Valle dei Templi di Agrigento.
Da agrigentino mi fa male dover prendere atto della Sua determinazione nell’avallare un progetto, la cui realizzazione, come dichiarato dal Presidente della Commissione Italiana per l’UNESCO, dr. Puglisi, potrebbe causare la cancellazione della Valle dei Templi dalla Lista del Patrimonio dell’Umanità.


Non volendo entrare nel merito dell’impatto ambientale che tale opera avrebbe sul territorio circostante, e i cui effetti sono sicuro che Lei ben conosce, intendo replicare a talune Sue affermazioni in merito all’eventuale competenza territoriale nell’ipotesi in cui si addivenisse all’indizione di un referendum avente per oggetto la realizzazione dell’opera.

Ritengo infatti, che fosse nell’intenzione del legislatore tutelare l’interesse dei cittadini, come previsto dalla direttiva 96/82CE, recepita dallo Stato Italiano, imponendo l’informazione e la facoltà alla “popolazione interessata” di poter esprimere il proprio parere.
La succitata direttiva, non limita tale possibilità ai soli residenti del comune laddove andrebbe costruito l’impianto de quo, ma la estende a tutti coloro che per ragioni diverse, potrebbero subire nocumento da tale iniziativa.
Appare evidente, come l’eventuale cancellazione della Valle dei Templi dalla Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, così come per altre cause, sancisca il diritto dei cittadini di Agrigento a poter tutelare i propri interessi.
Stupisce pertanto la Sua risolutezza nel voler impedire agli agrigentini di potere esprimere il proprio parere su un progetto che, nel causare notevoli danni ambientali, muterà irrimediabilmente la vocazione del territorio e le aspettative di sviluppo del medesimo.
Voglio inoltre ricordare, come nel caso di Priolo, laddove l’indizione di un referendum sulla prevista realizzazione di un impianto di rigassificazione è stata anche oggetto di una sentenza del TAR Catania, la Sua posizione in merito alle competenze territoriali (Melilli – Priolo – Augusta), non sia apparsa così inflessibile come nel caso di Agrigento.
In riferimento a quanto dichiarato dalla Presidente del FAI,Giulia Maria Mozzoni Crespi, mi preme sottolineare come la prima missiva dalla medesima a Lei indirizzata, palesasse opinioni ben diverse rispetto quelle successivamente indicate nella seconda lettera.
Mi chiedo come mai abbia ignorato la prima nota a Lei indirizzata, dando ampio risalto solo alla successiva comunicazione, che è stata anche oggetto di dure critiche da parte di associazioni e organizzazioni che non hanno gradito nè condiviso tanto repentini mutamenti di opinione.

Mi turba come il Segretario Regionale del Suo partito, on. Saverio Romano, abbia contestato la realizzazione del rigassificatore nell’area industriale di Augusta, adducendo alla vocazione turistica del territorio, la motivazione della propria contrarietà, senza che analoga valutazione sia stata effettuata in merito all’impianto empedoclino.
Signor Presidente, Le chiedo se ritiene che la città di Agrigento abbia minori risorse archeologiche, naturalistiche, paesaggistiche, di quante non ne abbia Augusta e se pertanto, la provincia che Le ha dato i natali, possa essere immolata sull’altare di interessi imprenditoriali che non tengono in conto alcuno né la vocazione naturale del territorio, né la dignità del popolo siciliano, che verrebbe così barattata per quelle che non esito a definire “elemosine”.
Non so e non Le chiedo neppure, cosa la spinga a voler trasformare il nostro territorio nella pattumiera della Nazione, ma da agrigentino, posso solo vergognarmi di appartenere a questa terra che l’ha prima visto nascere e che La vede oggi quale suo Governatore.
Da ambientalista, sono mortificato nel dover constatare come autorevoli esponenti del mondo delle associazioni, possano con le loro affermazioni, così facilmente strumentalizzabili, dare un notevole quanto imprevisto contributo, alla programmazione dello scempio della Valle dei Templi di Agrigento.

Agrigento lì 1 agosto 2007

Gian Joseph Morici
Responsabile Settore Ambiente AICS
Componente Comitato Pro-Referendum No Rigassificatore