Una fiamma a Campo de’ Fiori, il nuovo lavoro teatrale di Alberto Samonà

Una fiamma a Campo de’ Fiori è il titolo del nuovo lavoro teatrale di Alberto Samonà, autore e giornalista, dedicato a Giordano Bruno, il filosofo di Nola arso vivo nella piazza romana il 17 febbraio del 1600: si tratta di un progetto di “teatro narrato” in cui viene raccontato proprio il sacrificio dell’ex frate domenicano, che non volle abiurare i propri convincimenti fino alla morte.

Lo spettacolo, della durata di un’ora e quindici minuti, è un monologo in cui Bruno traccia in prima persona le linee-guida del proprio pensiero esoterico e filosofico. La voce dell’attore protagonista è affiancata da quella di un narratore, che scandisce le fasi della vita dell’ex frate domenicano in un continuo interscambio.

Una fiamma a Campo de’ Fiori verrà messo in scena, in anteprima nazionale, venerdì 24 agosto, alle 21.30, a Villa Piccolo, Capo d’Orlando (Messina), SS. 113 Km 109 (ingresso libero). In autunno sarà la volta di Palermo, e successivamente è previsto un suo allestimento a Roma, per poi proseguire in altre città italiane.
Bruno è interpretato dall’attore palermitano Marco Feo, mentre la voce narrante è di Cesare Biondolillo. L’accompagnamento musicale dal vivo è affidato ad Alessio Pardo (chitarra) e Mauro Cottone (percussioni); le scenografie sono della pittrice Ambra Gioia.

In scena, Giordano legge la realtà dalle pagine del proprio “libro della memoria”. Lo scorrere dei giorni e degli anni è scandito da 22 scene, ciascuna contrassegnata da una differente carta dei Tarocchi e ogni carta sembra interagire con la vicenda umana e spirituale dell’ex frate, il cui contenuto simbolico si intreccia con il significato delle 22 figure. Una fiamma a Campo de’ Fiori ha una scansione del tempo “circolare” in modo che ogni scena, ogni momento ruoti attorno ad un centro, contrassegnato dall’immobilità e dal silenzio.

Il monologo diviene botta e risposta nella sezione dello spettacolo dedicata al processo contro il filosofo nolano e al quale prese parte, in veste di inquisitore, il teologo Roberto Bellarmino. Il processo è, però, occasione per conoscere la visione cosmologica del filosofo, i rapporti con la religione e con il Divino e le fonti tradizionali ed esoteriche alle quali attinge il suo pensiero, da Ermete Trismegisto alla magia naturale di Marsilio Ficino.

Alberto Samonà è giornalista professionista. È stato cronista di “giudiziaria” per vari quotidiani e periodici. È autore di diversi testi a contenuto filosofico e tradizionale. Con questo progetto, è alla sua seconda esperienza di “teatro narrato” dopo Le orme delle nuvole, spettacolo “sufi” scritto nel 2006 dal cantastorie iracheno Yousif Latif Jaralla e tratto proprio da un racconto del giornalista.

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