La scomparsa degli autonomisti

Palermo, 14 ottobre 2007

Che succede? Che ne è di quel vento di autonomia che un paio d’anni fa sembrava scuotere tutta la Sicilia? Finito, dissolto, riassorbito. Il trasformismo dei suoi protagonisti lo ha trasformato con la rapidità con cui le nuvole cambiano forma.

Noi lo dicevamo, noi siamo ancora qua, ma…

Lombardo, il mitico Lombardo col suo MPA? Dopo che gli hanno tolto il ponte non sa più che vuole e perché diavolo ha fatto un partito… Sta rientrando “mutu mutu” nell’alveo democristiano da cui è venuto, in buona compagnia del suo compare Totò Vasavasa, con buona pace dei mille buontemponi delle sigle autonomiste e pseudoseparatiste che in questi anni lo hanno acclamato, corteggiato…


Musumeci, quel Musumeci che carpì più del 5 % dei consensi ai Siciliani (tra i quali i nostri) per aver alzato il vessillo dell’autonomia tra i due poli nazionali… dopo aver ondivagato per qualche anno tra l’anticamera da Lombardo e un inspiegabile “autonomismo nazionalista italiano di destra”, adesso “mutu mutu” sta rientrando nel più marginale dei partiti italiani, la formazione di Storace.

Nuova Sicilia si è dissolta con l’arresto di Pellegrino. C’erano tanti fermenti autonomisti, correnti in via di formazione dentro partiti nazionali, dei quali non parliamo per carità di patria.

C’era Morinello… Che fine ha fatto? La “Sicilia democratica” per allearsi con Follini è diventata “Sicilia al centro” e poi è sparita… Non c’è “leader” siciliano che conti un piffero a Roma…e non c’è “leader” siciliano che, da buon cane da guardia, non si cerchi un padrone.

La parabola (discendente) di Orlando, quella di Bianco, stanno ancora lì a dimostrarlo.

Lo dicevamo, della Sicilia non gli importa niente. Hanno solo più mezzi, ma nessun cuore, nessuna idea.

L’Altra Sicilia è sempre in piedi. Pronta a difendere gli interessi e l’identità, la dignità e la voce della Sicilia.

Siamo pochi o tanti? Quello che sappiamo è che con una classe politica completamente squalificata e identica in ogni partito non vogliamo avere niente a che fare e ne andiamo fieri.

Le nostre istituzioni autonomistiche sono nel fango!

La nostra economia è in balia della sorte, non governata da alcuno, sfruttata, emarginata, boccheggiante, drogata!

La nostra immagine di Popolo nel mondo è assente o ha toccato il fondo!

Ma noi, insieme a tutti i Siciliani della diaspora, non ammainiamo la nostra bandiera: Viva la Sicilia!

Antudo!