Contro ogni forma di abuso sull’infanzia

A Trapani e provincia si fa prevenzione.

Telefono Arcobaleno ha incontrato gli insegnanti in 35 scuole

I risultati dell’indagine sulla percezione dell’abuso da parte degli insegnanti

Telefono Arcobaleno, l’Associazione che da undici anni lotta contro ogni forma di abuso sull’infanzia, nell’ambito del progetto Re.t.an Trapani, ha realizzato gli incontri di formazione e informazione rivolti agli insegnanti, attuando lo schema d’intervento “Discutere per prevenire”, ed è proprio nei questi giorni che si raccoglieranno nelle scuole le adesioni alla seconda parte del progetto che vedrà coinvolti i bambini delle medie.


L’equipe di Telefono Arcobaleno, da anni ente accreditato di formazione, nella prima fase del progetto ha incontrato gli insegnanti per fornire loro alcune informazioni utili a riconoscere i segni dell’abuso e ad attivare, quando occorra, la rete territoriale di intervento. Il fenomeno dell’abuso sull’infanzia, infatti, può assumere diverse forme e presentarsi in contesti differenti; appare sempre più importante perciò, il ruolo della scuola nell’attivazione di interventi di prevenzione. Giovanni Arena, Presidente di Telefono Arcobaleno, sottolinea quanto sia importante che lo sdegno di tutti, non si riduca a rabbia passeggera ma agisca nel tempo, per permettere agli enti preposti alla prevenzione di interrogarsi sulla responsabilità educativa, sul minore controllo sociale e sulla necessità di implementare strategie collettive per risolvere il problema.
In quest’ottica, il progetto che l’Associazione ha realizzato insieme all’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Trapani è un chiaro segno di attenzione dell’Amministrazione locale nei confronti dell’importante ruolo rivestito dalla prevenzione in ambito scolastico quale strumento di contrasto di ogni forma di abuso sull’infanzia.
Dati definitivi dell’indagine conoscitiva sull’abuso visto da 277 insegnanti prevalentemente di scuola elementare.

Questi solo una parte dei dati emersi dagli incontri con i 277 insegnanti delle scuole elementari e medie, cui è stato somministrato il questionario prima dell’intervento “Discutere per prevenire”, per sondare e aumentare la consapevolezza e la capacità di affrontare i casi sospetti o conclamati di abuso sui minori.
I dati evidenziano una scarsa propensione, da parte degli insegnanti, a sporgere denuncia sia per il timore di ripercussioni sia per la poca fiducia nell’effettiva efficacia del sistema giudiziario. In molti casi si è riscontrata una scarsa consapevolezza dei doveri della classe docente, in merito agli obblighi da assolvere in caso di sospetto abuso sessuale: la maggior parte degli insegnanti,infatti, considera soltanto un obbligo morale la possibilità di sporgere denuncia nel caso in cui si fosse a conoscenza di un abuso ai danni di un minore.
Dall’indagine emerge, inoltre, una conoscenza poco approfondita del tema dell’abuso e scarsi raccordi con i servizi sociali.
Il 98,15% degli insegnanti intervistati dichiara di conoscere il fenomeno dell’abuso soltanto dalle informazioni provenienti dalla stampa e dai mass media.
Il 97% degli insegnanti è consapevole che l’osservazione del comportamento del bambino ci permette di avere importanti messaggi rispetto alla sua serenità; soltanto una percentuale minima però, il 23%, è in grado di riconoscerne in modo completo i segnali inviati.
Il 27% degli insegnanti dichiara di aver sospettato, nel corso della propria carriera, che il proprio alunno fosse vittima di abuso, ma solo il 13% l’ha segnalato al servizio sociale. La metà dei sospetti di abuso è rappresentata dall’idea di una possibile violenza sessuale.
La collaborazione con il servizio sociale appare deficitaria: soltanto il 25% degli insegnanti, nel corso della propria carriera, si è rivolto ai servizi per problematiche di diverso tipo legate ad un alunno.

A conclusione dell’indagine, il 32% del corpo docente intervistato ha rilevato la necessità di una formazione continua e completa, da parte degli esperti, da realizzare attraverso momenti di confronto e seminari a tema, oltre a sottolineare l’esigenza della presenza a scuola di un’equipe socio – psico pedagogica che costituisca un punto di sicuro riferimento, sia per gli alunni sia per gli insegnanti.
Anche il potenziamento del lavoro di rete e la maggior collaborazione con i servizi che si occupano di tutela dell’infanzia è stato considerato, da un terzo del corpo docente, un obiettivo di miglioramento nei programmi di prevenzione dell’abuso sui minori.

Per maggiori informazioni:

Telefono Arcobaleno Onlus

Maria Clara Marchi – resp. ufficio comunicazione

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