Corte dei Conti europea: 114 milioni di euro all’anno solo per il trasloco mensile dei 2 parlamenti

Se c’è una cosa in cui eccelle l’Unione Europea è nel modo in cui spreca i soldi estorti ai contribuenti europei e l’esempio classico è il mantenimento di due parlamenti a Bruxelles e a Strasburgo, quest’ultimo operante solo pochi giorni al mese e chiuso per 300 giorni all’anno, nonché di vari uffici amministrativi in Lussemburgo.

Questo situazione va avanti da anni ma adesso sembra che qualcosa inizi a muoversi visto che pochi giorni fa la Corte dei conti europea ha rilasciato un rapporto in cui ha quantificato in 114 milioni di euro l’anno i soldi spesi per spostare la sede del Parlamento europeo da Bruxelles a Strasburgo ogni mese.
E difatti in un’inchiesta portata avanti su iniziativa del parlamento europeo, la corte dei conti ha dimostrato come il solo fatto di spostare gli impiegati dal Lussemburgo a Bruxelles potrebbe permettere di risparmiare 800 milioni di euro in 50 anni; ricollocare poi la sede di Strasburgo a Bruxelles permetterebbe ai contribuenti europei di risparmiare addirittura 2,5 miliardi di euro nei prossimi 50 anni (quindi 114 milioni di euro l’anno circa).
E’ da notare che fino ad ora non esistevano dati ufficiali e questo ha permesso ai parassiti di Bruxelles di accusare di populismo chiunque osasse criticare questo sistema ma adesso il rapporto della corte dei conti europea conferma, dati alla mano, ciò che gli euroscettici andavano sostenendo da anni e quindi diventa sempre più difficile giustificare questo costosissimo trasferimento di personale tra Bruxelles e Strasburgo che avviene una volta al mese e riguarda almeno 4mila persone e centinaia di tir carichi di documenti.
Al momento molti parlamentari europei sono favorevoli a un cambiamento dei trattati per porre fine a questo spreco di soldi, ma da sempre la Francia è contraria alla chiusura della sede di Strasburgo e questa posizione non è destinata a cambiare.
L’unica nota positiva è che questa intransigenza farà crescere l’ostilità verso l’Unione Europea e contribuirà al collasso di questa istituzione malefica.
GIUSEPPE DE SANTIS – Londra
(fonte:ilnord.it)