Inchiesta: Carini (PA) oggi

Bruxelles, 4 novembre 2002

La preannunciata ed ineludibile crisi dello stabilimento FIAT di Termini Imprese sta facendo esplodere il grave problema del mantenimento dei posti di lavoro in strutture produttive che sono ad essa legati da contratti capestro quali la unicità del prodotto ad uso esclusivo della struttura piemontese.


A Carini una realtà industriale con circa 120 dipendenti si trova davanti al baratro della chiusura perché.

Secondo le cronache l’ Automotive, all’origine Sicilfiat, è stato fortemente voluto dai politici poco lungimiranti del tempo e sarebbe stato quasi interamente pagato con soldi pubblici.

Ora, il popolo Siciliano paga il prezzo della incapacità politica dei nostri onorevoli rappresentanti al Parlamento italiano, all’Assemblea Regionale, alle province ed ai comuni, ed il loro pressappochismo.

Hanno speso un mare di soldi per risolvere “solo” temporaneamente il problema occupazionale dell’area di Termini e di altre aree collegate, escludendo da subito, per poca lungimiranza e poco reale interesse allo sviluppo dell’Isola, la progettazione di un programma di adeguamento delle strutture turistiche che avrebbero fatto dell’Isola il maggior centro turistico del mediterraneo e l’incremento dell’agricoltura.

La Sicilia, il granaio dell’Impero romano, vanta il più grande parco archeologico del mondo, bellezze naturali uniche, un mare splendido , un clima che consente l’attività turistica tutto l’anno ed infine…la cucina, che non possono essere sfruttate per l’inadeguatezza delle infrastrutture e della viabilità. E si vuole fare il ponte sullo stretto! Così, dice il Ministro La Loggia, i turisti verranno per ammirare questa meraviglia d’ingegneria.

A Carini come nel resto dell’Isola, Automotive ed altri stabilimenti hanno snaturato e reso non più fertili aree di immensa bellezza.

Cosa fare ci si chiede oggi.

Cambiare repentinamente certamente non si può, però, il pensiero del Sindaco di Carini con il quale abbiamo avuto un incontro recentemente è certamente da condividere quando afferma che tutte le amministrazioni, di sinistra o di destra, debbono ormai programmare gli interventi senza la paura di vedere terminato il lavoro da altra amministrazione di diverso colore politico.
La pratica purtroppo è diversa.

Ogni amministrazione non incomincia opere se non è sicura di terminarle entro la scadenza del proprio mandato e siccome….un’opera pubblica ha da sempre tempi biblici ecco che l’immobilismo spinge inesorabilmente l’Isola verso il quarto mondo e l’allontana sempre più dal mondo reale e dal progresso. Le poche isole di benessere e di buona amministrazione sono le eccezioni che confermano la regola.

Manca il senso dell’appartenenza alla Sicilia, manca una classe politica capace di vedere oltre il proprio mandato e le beghe dei partiti italiani, manca in ultima analisi, un vero e proprio partito Siciliano e dei Siciliani completamente sganciato dai partiti nazionali e che abbia come fine primario ed unico l’interesse della Sicilia all’interno dello Stato italiano.

Il Sindaco La Fata, a suo dire, sta cercando di portare Carini ed il suo territorio comunale entro il quale c’è l’importante frazione di Villagrazia, fuori da una situazione che fino a qualche anno fa era semplicemente disastrosa.

Si starebbe completando la mappatura del territorio e la classificazione di tutti gli immobili esistenti per tentare mettere fine ad una dilagante evasione fiscale e tributaria che provoca situazioni di grave difformità di trattamento tra la popolazione poiché il bilancio comunale grava per oltre il 60 per centro sulle tasche di quei cittadini onesti che pagano le tasse ed i tributi.

Ma l’ICI che grava sulle seconde case al 5 per mille è ridicola in un’area, come quella di Villagrazia dove la popolazione in estate supera di oltre il 400 per cento quella residenziale.

A Carini quindi, quella parte di residenti che pagano le tasse ed i tributi sono i benefattori, a causa della incapacità politica degli amministratori a farli pagare a tutti come esige una buona amministrazione e la democrazia, di una parte dei residenti evasori parziali o totali, ed ovviamente dei villeggianti ….che oltre a non pagare le tasse portano anche qualche elemento di inciviltà lasciando, specie la domenica sera prima del loro rientro nelle città, una montagna di rifiuti anche fuori dei cassonetti che rimangono per la maggior parte vuoti. Lasciano di tutto, televisori, letti, frigoriferi, poltrone e qualt’altro.

Una dimostrazione di civiltà unica nel suo genere. E l’amministrazione benevola e tollerante lascia fare.
Secondo il Sindaco La Fata, l’attuale amministrazione starebbe attuando la realizzazione della circonvallazione che dovrebbe dare ossigeno alla strozzatura della statale 113 che attraversa Villagrazia di Carini, la continuazione delle demolizione delle case abusive lungo la costa che dovrebbe essere riportata al suo iniziale splendore, il completamento entro il mese di febbraio 2003 dell’impianto di depurazione consortile oggi funzionante solo con il primo modulo di pre-trattamento, e la stazione di pompaggio di Villagrazia che dovrebbe collegare la frazione all’impianto di depurazione.

Da informazioni assunte, sarebbe già stato approvato il progetto per la realizzazione del terzo modulo che permetterebbe il riutilizzo per scopi industriali dell’acqua depurata. Si attende il finanziamento che sembra quasi certo.!

Esiste già a Carini un piccolo impianto di pre-trattamento con pennello a mare con tubi da 600mm che portano i liquami trattati a 2.700 metri dalla costa. Attualmente funziona solo un tubo in quanto uno è danneggiato (non si sa per rottura accidentale o dovuta ad atti dolosi) e si attende la chiusura dell’inchiesta della magistratura per intervenire.

Ma le acque del litorale sotto l’amministrazione di Carini non sono balenabili e i cartelli di divieto danno bella mostra di sé in quello che dovrebbe essere un lungo litorale pieno di turisti e villeggianti.

Manca il sistema fognario in buona parte di Villagrazia, quella parte che funziona è inadeguato, l’illuminazione pubblica è assente totalmente in alcune aree densamente popolate così come nelle due strade che portano all’unico Poliambulatorio che funziona anche da guardia medica turistica (un buon biglietto da visita), la manutenzione delle strade è carente, non esisterebbe alcun servizio di disinfestazione e di derattizzazione, il controllo del traffico sempre a Villagrazia nel periodo estivo è totalmente assente e ……infine, non è mai stato eletto il Consiglio di Quartiere, fatto questo che presenta gravi dubbi sulla correttezza dell’amministrazione ed è motivo di serie preoccupazioni.

In base a quale potere politico l’amministrazione ha deciso, contravvenendo alle norme di legge in vigore, di non costituire il Consiglio di Quartiere?
Voci di popolo riportano che il Consiglio di Quartiere a Villagrazia non sarebbe stato costituito perché c’è la preoccupazione dei partiti politici di Carini che la sua costituzione possa essere l’inizio di un processo di distacco da Carini paese. Ma anche se ciò fosse, può l’amministrazione comunale andare contro il volere dei cittadini?

La Fata sembra ben motivato e siamo convinti della sua serietà di intenti e pensiamo che possa fare qualcosa, però non si può non sottolineare che questa amministrazione è nella quasi sua interezza formata da consiglieri ed amministratori che formavano la precedente compagine consiliare e quindi è difficile pensare che possa riuscire oggi in quello che hanno fallito prima.

In ogni caso, ci auguriamo che possa quantomeno dare visibilità e concretezza a quanto promesso in campagna elettorale ed a quanto afferma di voler realizzare, ma ci auguriamo anche che non si limiti al minimo per scopi elettorali e vari, con la sua attuale maggioranza, un coraggioso piano di sviluppo e miglioramento globale che possa essere concretamente realizzato
e non rimanere nei cassetti dei vari uffici tecnici ed amministrativi come un lungo ed inutile elenco di cose che non si faranno mai.

Infine, la questione mai risolta dell’abusivismo lungo il litorale. Il Sindaco dice che il piano di demolizione di questi edifici che deturpano ed inquinano tutto il litorale starebbe continuando, anche se a rilento.

Abbiamo qualche dubbio che il litorale possa un giorno essere completamente sgombro e godibile come tale. Non si intravede all’orizzonte alcuna seria proposta risolutrice e ci chiediamo quanti politici nazionali, regionali, provinciali e comunali sono presenti con le loro seconde o terze case abusive sul litorale di Carini. Forse che il motivo di tanto immobilismo sia in fondo in fondo il fatto che non si vorrebbe o non si potrebbe intaccare l’abuso di questo o di quel politico? All’Amministrazione la risposta ed il chiarimento.

Nell’avvicinarsi del bilancio di previsione del 2003, chiediamo al Sindaco di fornirci, e fornire alla cittadinanza di Carini, una scaletta degli impegni e le date di realizzazione dei singoli interventi.
Impegni precisi e tempi precisi, altrimenti se dovesse continuare ad amministrare con una maggioranza immobile e litigiosa, sarebbe opportuno, a meno di non essere anche lui fortemente attaccato a quella poltrona di Sindaco comunque e contro tutto, che per il bene della Città rassegnasse le sue dimissioni con un coraggioso atto di dignità e serietà politica che gli varrebbe quantomeno la stima e la considerazione di tutta la cittadinanza.

L’Altra Sicilia da sempre al servizio dei Siciliani e della Sicilia, starà attenta e seguirà con attenzione il suo lavoro e quello della sua maggioranza, le auguriamo dunque buon lavoro Sindaco La Fata, noi …. più semplicemente stiamo alla finestra.

Mi. Sa.


L’Altra Sicilia – Al servizio della Sicilia e dei Siciliani