Eccezionale scoperta archeologica. Lettera aperta al Sindaco di Castelvetrano

Riceviamo e pubblichiamo.

Cari amici,
egregi professori, archeologi, studiosi, storici, ricercatori;

con la presente vi invio copia della LETTERA APERTA che abbiamo
inviato ieri al Sindaco per valorizzare un importante sito archeologico nel
cuore della città di Castelvetrano, vi invito pertanto a sottoscrivere il
documento ed inviare per posta una vostra
adesione,  o una vostra riflessione
al signor Sindaco del
Comune di Castelvetrano piazza Umberto I Castelvetrano (TP) cap.91022

oppure via e_mail al seguente indirizzo: 
sindaco@comune.castelvetrano.tp.it
;  e per conoscenza a chi scrive (
arch.salluzzo@tiscali.it).

Con preghiera di
diffusione.


Cordiali Saluti

Presidente
Circolo
Legambiente Crimiso
di Castelvetrano 
Giuseppe Salluzzo




Lettera aperta   al Sindaco Gianni Pompeo
e pc. , alla
Comunità Scientifica
e pc., alla Cittadinanza
e pc. , al Consiglio
Comunale


Egregio signor
 Sindaco, mentre sulla stampa si
incrociano articoli, ipotesi e notizie di scavo sulla piazza Umberto I a
Castelvetrano, riteniamo necessario indicare le nostre proposte. In questi
giorni cittadini, associazioni, studenti dell’Università, opinione pubblica
pongono una domanda: come mai in un’area
chiaramente di interesse archeologico, nel cantiere installato in Piazza Umberto
I , si possa realizzare adesso una piazza pedonale non compatibile con quanto
gli scavi stanno portando alla luce?C
irca venti tombe sono state rinvenute
nell’ultima settimana, con molta probabilità di età bizantina, perfettamente
integre, gli scavi hanno già messo in luce alcuni scheletri.
È evidente che
negli ultimi Ottanta  anni  circa, dal 1929 ad oggi, tutte le
Amministrazioni comunali hanno eseguito lavori nella piazza che hanno
danneggiato la necropoli attualmente in corso di studio. Tutto questo porta
 all’attuale situazione di conflitto
tra la realizzazione del progetto dell’isola pedonale  e l’oggettivo interesse archeologico
dell’area che si sarebbe dovuto attenzionare in una fase preventiva, avendo già
a disposizione tutti gli elementi conoscitivi necessari, ricerche e scritti
condotti a partire dalla “Monografia di Castelvetrano” dello storico Giovan
Battista Ferrigno del 1909
a
fino ad arrivare alle pubblicazioni più recenti, ed in
particolare gli studi condotti nei primi decenni del ‘900 da  
G. Salinas in “Rassegna
Archeologica”  e Pirro Marconi come
Soprintendente.
Inoltre quanti nell’Università e
nella Comunità Scientifica che operano attivamente nei Beni Culturali (storici,
studiosi, docenti, tecnici, studenti, architetti, archeologi) hanno in questa
occasione provato un senso di delusione per il mancato coinvolgimento nelle
attività di ricerca e di scavo che rappresenta un’area archeologica, posta
dentro il cuore della città di Castelvetrano,   che si prefigura giorno dopo giorno,
sempre più interessante,  dove solo
il lavoro di un gruppo “multidisciplinare rappresenta garanzia di un corretto
risultato.


Nel ribadire
che le cause che hanno portato alle attuali difficoltà  che vedono l’esecuzone di scavi
archeologici interrompendo i lavori di riqualificazione non pregiudicano
sicuramente la realizzazione di un isola pedonale ma ne valorizzano l’intera
area, come dimostra il recente studio archeologico in corso  seguito dalla Soprintendenza ai Beni
Culturali e Ambientali di Trapani che costituisce il maggiore numero di tombe
documentate nella necropoli ad oggi, evidenziando un area archeologica estesa
interamente nelle due piazze fino ad arrivare al teatro, come riportato dalle
fonti bibliografiche.  Per tutte
queste ragioni.


CHIEDIAMO


una
rimodulazione dell’intero progetto, 
al fine di valorizzare,  il
sito attraverso scavi archeologici e indagini scientifiche estesi all’intera
area della necropoli, (oggi piazze principali della nostra città) in cui si
affacciano la chiesa Madre, il Municipio, il Castello, la collegiata di S.
Pietro, la
Collegiata
di Maria, la chiesa del Purgatorio ed il Teatro
Selinus.


Un intervento
di natura principalmente archeologica che  ci permetta di superare gli attuali
problemi dovuti al progetto di pavimentazione rilanciando il sito dell’antica
necropoli in un progetto di grande respiro che veda la partecipazione dei
cittadini (rendendo il sito fruibile) e il coinvolgimento attivo della
Soprintendenza, del Comune e dell’Università  e di Istituti che possano mettere in
campo le loro strutture di ricerca e i loro giovani ricercatori.
La nostra
proposta di variante non va a stravolgere il fine per cui il progetto è stato
finanziato il PIT 
ALCESTI TURISMO: SVILUPPO TRA NATURA E ARCHEOLOGIA,
l’intervento adesso dovrebbe assumere coerentemente con gli obiettivi del PIT un
fine archeologico, non tralasciando sicuramente  quello architettonico-paesaggistico, gli
studi archeologici rientrano perfettamente nelle somme già finanziate.


Il PIT interessa nove
comuni della provincia di Trapani: Alcamo, Calatafimi Segesta, Campobello di
Mazara, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Partanna, Poggioreale, Salaparuta,
Santa Ninfa. Il territorio conserva un patrimonio archeologico ed ambientale di
inestimabile valore; presenta un contesto economico alquanto articolato e con
una storia di grande interesse culturale e turistico, dimostrato proprio nel
nostro caso dal nuovo  sito
archeologico.


Tra gli obiettivi la creazione , la riattivazione,
l’infrastrutturazione di itinerari visti alla base della qualità dell’offerta
del patrimonio ambientale al fine di decongestionare i centri maggiori di
Selinune e Segesta; la sostenibilità dell’offerta come elemento di base a cui
riferire la migliore gestione del territorio, funzionale alla creazione di nuovi
prodotti di offerta turistica, rivolti a segmenti di domanda
emergenti.


Ed in particolare
il  Recupero di risorse culturali
(storiche ed archeologiche) e di infrastrutture di valore storico da utilizzare
quali contenitori di attività turistiche- culturali e interventi di recupero,
sostegno e riqualificazione dei Centri storici.


Il PIT intende attivare
quelle condizioni affinché tutto il territorio possa presentarsi sulla ribalta
internazionale come itinerario turistico integrato. Nel caso delle tombe
rinvenute a Castelvetrano si evidenzia una necropoli cosi grande che avrà
interessato in passato l’intero comprensorio della Valle del Belice essendo
questo il baricentro per il commercio sia durante la civiltà Selinuntina che
fino ai giorni nostri.


In  conclusione,  la 
proposta  del Circolo
Legambiente Crimiso e dell’Archeoclub d’Italia, per la variante al progetto
attuale  di riqualificazione
dell’area  a favore  di un progetto nuovo, di interesse
archeologico internazionale, che veda lo
scavo archeologico dell’intero sito 
e la realizzazione di percorsi per la fruizione dell’importante area  archeologica,
permetterà anche un
notevole sviluppo turistico, poiché si metterà in luce un ulteriore capitolo
della  storia della nostra città e
della storia del centro urbano della caduta
Selinunte.


Il Circolo
Legambiente Crimiso di Castelvetrano e l’Archeoclub di Partanna attiveranno una
raccolta firme per il sostegno di questa proposta: UN SITO ARCHEOLOGICO DENTRO
LA CITTA’ DA
VALORIZZARE E FRUIRE


 


Fiduciosi in un
suo favorevole riscontro, con cordialità


 


Circolo Legambiente Crimiso
        Archeoclub d’Italia
di Castelvetrano                                     sede di Partanna


 


 


 


Circolo Legambiente Crimiso
di Castelvetrano cell. 3286528563 
e_mail arch.salluzzo@tiscali.it,
Archeoclub d’Italia
sede di Partanna e_mail ma.marchese@libero.it