Impatto Ambientale e Sanità le dimenticanze del territorio di Gela

Gela, 2 settembre 2006

Dalle recenti indagini dell’istituto superiore di Sanita’ vengono le conferme relative alle nostre preoccupazioni verso l’inquinamento che ogni giorno attanaglia il territorio del comune di Gela falciando vite umane a suon di Tumori e Malformazioni .

Parliamo naturalmente per capirci di amici e parenti che hanno pagato le pluriennali dimenticanze di politiche distruttive verso il nostro territorio Gelese che purtroppo ancora oggi si barcamena all’interno di una fossa di leoni inferociti che hanno dimenticato come si vive in un’ambiente salubre, badando invece solo a Balletti ed ad altri Interessi.

Anche alcuni partiti che fanno dell’ambiente un baluardo oggi si prostrano alla politica della polpetta ,molto in voga dalle nostre parti, dimenticando cosa sia l’inquinamento ed accettando situazioni inaudite che si protraggono da tempo quali il mal funzionamento delle tre centraline per il rilevamento dei tassi d’inquinamento dell’aria che sembra funzionino solo al 50% dando dati non reali.

La prova e’ che a Gela raramente vengono fatte ordinanze di blocco del traffico perche’ sembra che l’aria che respiriamo e’ legalmente pulita e comunque sempre nell’ambito di livelli consentiti .

Dando un’occhiata fugace sempre ai dati dell’istituto superiore di Sanita’ invece notiamo come forse…… l’impatto Ambientale dovuto all’inquinamento atmosferico possa provocare tumori agli organi respiratori quali trachea e polmoni che sembra si attestino ai primi posti come causa di morte per tumori a Gela, ma la nota dolente sembra venire forse……. anche dall’acqua potabile solo di nome ma non di fatto che viene da anni erogata dai rubinetti a tutta la popolazione Gelese con risultati devastanti per la salute, infatti i tumori maligni alla vescica sono in crescita, cosa pensare a questo punto dell’impatto ambientale a Gela?

Forse tutte dicerie o propositi di potere per dare un colpo alla botte e l’altra ai suonatori , noi a questa domanda non possiamo rispondere ma prendiamo atto di una misconoscenza totale da parte della popolazione verso le reali cifre che negli anni sono state erogate a mo’di contributo pro impatto ambientale all’amministrazione comunale locale dall’Eni-Agip.

Gli organi competenti infatti hanno fatto quello che hanno voluto fare nella massima autonomia e senza lasciare segni tangibili in citta’(Ricordiamo l’E.V.R ,consorzio per l’impatto ambientale) ma oramai questa e’ purtroppo l’immagine speculare della vecchia storia della Cicala con la Formica infatti a noi non restera’ mai nulla, escluso una fontana danzante tanto per cambiare.

Quante cose si sarebbero potute fare? Ricordiamo solo gli Ospedali le Piazze le Grandi aree verdi,Piscine,Piste Ciclabili,ecc.ecc.

A noi de L’Altra-Sicilia Antudo non resta che piangere i propri morti caduti sotto la falce di un’inquinamento subdolo e disatteso dalle politiche locali .

Il Portavoce
Maurizio Cirignotta