A quando il voto dei Siciliani all’estero ?

Bruxelles, 8 ottobre 2006

Da tempo, da quando nel lontano 1998, lanciammo insieme all’Unione Siciliana Svizzera una campagna per il voto dei Siciliani all’estero, nessuno, ma proprio nessuno, dei nostri cosidetti politicanti ha voluto prendere in considerazione questa nostra proposta a favore della numerosa comunità siciliana che vive e lavora all’estero.

Ricordiamo a tutti l’importanza della richiesta che questa nostra comunità rivolge alla patria lontana, ma ricordiamo pure che questa patria lontana si cura così
poco dei suoi figli, …


La tematica del voto dei siciliani all’estero che ieri L’Altra Sicilia, associazione al servizio della Sicilia e dei Siciliani, ed oggi L’Altra Sicilia-Antudo, il movimento politico dei Siciliani “al di qua e al di là del Faro”, porta avanti non è stata minimamente affrontata da alcun partito forse perché non esiste un vero partito siciliano in quanto i partiti presenti in Sicilia rappresentano le rispettive segreterie romane dove si decide tutto. Purtroppo, ancora una volta, scende l’oblio su quel diritto negato, nonostante le comunità all’estero abbiano dimostrato di essere determinanti nell’assegnazione dei seggi.

Citiamo, ad esempio, il caso di un eletto CCD, oggi leader di un movimento cosidetto autonomista, che si guadagnò il seggio di Strasburgo, alle ultime elezioni europee, con i voti determinanti della comunità siciliana all’estero, e continuiamo a chiederci: “forse proprio in questo si puo’ identificare la scarsa considerazione in cui sono tenuti i siciliani all’estero dalla classe politica che ancora non permette alla nostra comunita’ di scegliere nel suo ambito i propri rappresentanti?”
Quei voti sarebbero certamente andati al candidato della circoscrizione estera se soltanto questa fosse esistita.

L’Altra Sicilia-Antudo torna a chiedere alla classe politica di ripensare al concetto di rappresentanza che deve avere oggi, come punto di riferimento, l’intero corpo sociale nazionale, quello residente in
patria e quello che fuori dei suoi confini opera e vive.

Per questa ragione, i Siciliani che vivono all’estero, devono poter essere coinvolti nella massima partecipazione politica che si esprime con l’esercizio del voto di candidati residenti all’estero e votati in una circoscrizione estero.

Se la classe politica siciliana avrà capito ciò, la comunità residente all’estero potrà riacquistare quella dignità e quell’ orgoglio di appartenenza finora ostacolati sia dalle ovvie difficoltà di poter
ritornare in patria in occasione degli appuntamenti elettorali, sia soprattutto dal disinteresse causato dal fatto di dover votare qualcuno che non si conosce e che non conosce i bisogni e le esigenze di chi deve rappresentare.

L’Altra Sicilia-Antudo invita pertanto l’Assemblea regionale siciliana a mettere in opera urgentemente tutti gli strumenti legislativi per istituire le circoscrizioni estere e concedere all’altra sicilia l’esercizio di quel diritto di voto, cosi’ lungamente negato che moralmente le spetta. Se poi i responsabili del governo regionale non arrivassero a questo grado di maturità, allora non avrebbero più alcun titolo per affermare di essere i maggiori responsabili di una Regione a Statuto Speciale, proprio perchè altre Regioni hanno dimostrato di aver saputo utilizzare al meglio il loro semplice statuto ordinario.

Ufficio stampa


L’Altra Sicilia – Antudo