Maria Borriello Inglese risponde al presidente e ai sostenitori dell’immobilismo

e della poltroneria nel COMITES dei cantoni di Basilea Città, Basilea Campagna e Giura.

Lettera raccomandata        
 
COMITES di Basilea –
Sig.r Antonio Arcuri, Nauenstr. 71


Per conoscenza:
– S.E. dott. Giuseppe Deodato, Ambasciatore d’Italia in Berna
– Consolato Gen. d’Italia in
Basilea,
c/o Dott. Maria L. Cuccaro – funzionario e reggente –

 


Basilea, maggio
2007


Gentili Signore, Egregi
Signori


Signor presidente del COMITES di
Basilea


 


La storia è fatta di notizie. Cito:
Ferdinando II ascese al trono a 20 anni,
e regnò per trenta. Luigi Filippo ricevé una lettera fredda, breve, netta,  in cui il giovane monarca dicevagli:
Sarò re solo, e sempre!
Ecco le mie riflessioni strutturate sul caso
COMITES di Basilea.  Da quel tempo
il giovane non pensò che a difendersi, ed ebbe paura per tutta la sua vita. Ebbe
paura del popolo, e non volle istruirlo a rialzarlo. Ebbe paura della scienza, e
la proibì nei suoi Stati. Ebbe paura del progresso, della stampa. Ebbe paura di
tutto! Le conseguenze delle sue paure sono le sciagurate avventure e le devianze
della Storia d’Italia dal 1830 ai tempi nostri: illegalità, corruzione, menzogne
e diffamazioni perpetrate ai danni di chi non sa
difendersi.


L’inizio del male fu – e resta – la
paura
. La paura
spegne le intelligenze. La paura avvilisce gli spiriti e corrompe le coscienze.
Il male è la paura di parlare, di denunciare le anomalie della subordinazione
illegale, dilaganti negli oceani dell’indifferenza e dell’apatia civica e
morale. La paura è la mancanza del coraggio di porre domande a viva voce e/o per
iscritto sulle falsificazioni e sul travisamento di fatti e atti. La paura è la
radice e la causa del parassitismo improduttivo installatosi anche e soprattutto
all’estero nel terziario. Oggi più che mai si prende atto dell’erosione continua
della buona educazione. Forse si sta perdendo il senso critico sugli eventi e
nelle situazioni che ci stravolgono nella quotidianità e/o ci colgono di
sorpresa? Nel dubbio dell’applicazione delle norme e nelle trasgressioni delle
leggi, il primo dovere del cittadino
onesto, trasparente e rispettoso del prossimo, è quello di porre quesiti. Al dovere corrisponde
il diritto di pretendere le
risposte
, anche da chi rappresenta istituzionalmente l’Italia nelle alte
cariche ufficiali.


 


Signor
Arcuri


I presidenti dei COMITES hanno il
dovere al rispetto della legge, la cui trasgressione è punibile penalmente.
L’articolo 21 della Costituzione Italiana sancisce il principio contro la
paura: Tutti hanno diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
diffusione. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere
le violazioni”
.


Pertanto invito Lei, i suoi
sostenitori insieme all’esecutivo, a rispondere per scritto alle seguenti
domande, alle quali Lei, mettendo in atto la sua villania e trivialità, si è
sempre rifiutato di rispondere:


1.     
Perché
sono stata esclusa dall’esecutivo COMITES 2004 – 2009?


o       
Secondo
il principio delle Pari Opportunità ed essendo la terza persona eletta
nell’unica lista COMITES 2004 avrei avuto diritto alla vice-presidenza. Inoltre
nell’ultima sostituzione del cassiere dimissionario A. Trevisan (cassiere fittizio e senza funzioni
operative)
, avrei avuto diritto alla carica di tesoriere, anche in
considerazione della mia professionalità e integrità intellettuale e
morale.


2.     
Perché
nel 2004 non fu discusso e verbalizzato in plenum il passaggio di cassa dall’ex
cassiere COMITES (seconda legislatura) al nuovo COMITES?


3.     
 Perché il passaggio di cassa 2004 fino ad oggi
non è stato ancora  verbalizzato?


4.     
Perché il
COMITES di Basilea è unico al mondo (a modo di dire del presidente)? Perché non
ha una sua linea telefonica e una sua autonomia di gestione?


5.     
Perché ogni verbale delle Assemblee COMITES è
scritto a otto
(o ancora più)
mani
?


o       
Mi
spiego: durante l’assemblea, le notizie stringate vengono annotate dalla
segretaria del COMITES (poverina, a detta del presidente). Le stesse notizie
vengono poi trascritte dal coniuge della segretaria e inviate alla segretaria
della FOPRAS (conforme il contratto d’assunzione COMITES-FOPRAS), la quale
provvede a modificarlo e ad aggiungere il logo del COMITES. Infine il verbale va
inoltrato al presidente (o a chi per lui) per la  censura.  


o       
NOTA: Non esiste un solo verbale inviato ai membri del
COMITES,  firmato dalla segretaria (o dalle due
segretarie del COMITES).


6.     
Perché il
presidente del COMITES di Basilea non si degna di firmare le convocazioni
assembleari?


7.     
Perché per ogni convocazione del COMITES  la FOPRAS fa due spedizioni? Sarebbe cosa buona e razionale se subito
dopo l’assemblea COMITES venisse inviato il verbale e non dopo mesi e  dopo la convocazione
successiva
.


8.     
Perché
nella riunione  del Consiglio
d’amministrazione della FOPRAS del
7
febbraio 2007
sono circolati due verbali (opposti
e discordanti)? Si prega di inviarmi le
due versioni del verbale, come da me richiesto durante quell’assemblea.


9.     
Perché
questo evento gravissimo non è stato riportato nel verbale del
7 marzo 2007?


10. 
 Perché non fu verbalizzata la mia
richiesta? Lo stesso si dica dell’annotazione dei risultati erronei dei  Bilanci 2005 – 2006.


11. 
Perché le
liste delle presenze nelle assemblee non portano il logo del COMITES di
Basilea?


12. 
Perché
non esiste l’inventario COMITES dei beni
acquisiti
per la collettività all’estero con i finanziamenti dello Stato Italiano?


o       
Nota:
Presso la FOPRAS, nella “Stanza COMITES”, di alcuni metri quadri,  l’armadio è piena di carta inutilizzabile
da inviare al macero, come lo furono i volantini della campagna elettorale 2004,
stipati nell’ ufficio del consigliere 
sindacalista, oggi dimissionario. La spedizione fu indirizzata solo agli
associati ai sindacati di appartenenza, anziché a tutta la
collettività.


13. 
Perché la contabilità non è
approntata dal cassiere del COMITES, considerato che i membri eletti dovrebbero
prestare la loro attività di volontariato? Possibile che né il cassiere – e
tanto meno il presidente (o l’esecutivo) – è capace di contabilizzare le Entrate
e le Uscite di poche operazioni, anche in considerazione che il COMITES si
limita ad appropriarsi del lavoro altrui? Per le quattro cifre in Dare e Avere
del prospetto contabile il COMITES necessita del dirigente di una Fondazione?
Questo è grave, anzi gravissimo!


14. 
Perché il COMITES ( o meglio detto
il dirigente FOPRAS per il COMITES) deve trasgredire le regole contabili per la
registrazione di voci di costo / bilancio? Mi riferisco all’incontro con le
associazioni del
1 dicembre
2006
,
organizzato dalla Commissione Rapporti
con le Associazioni.


15. 
Quanto e
a quali associazioni il COMITES ha elargito sostegno finanziario per le attività
culturali, sportive o quant’altro?


16. 
I COMITES sono forse le segreterie
dei partiti  o dei sindacati
italiani sul territorio?


17. 
Inoltre, quale responsabile della
Commissione Ricerca  Sviluppo &
Pari Opportunità (RS & PO),  gradirei sapere quanto è costato il
progetto “Sito Internet COMITES “ e chi è il Web Master ( nome, cognome e
indirizzo).


Egregi signori dell’esecutivo,
signor presidente Arcuri, al momento la lista parziale di diciassette domande si
ferma qui. Attendo risposte argomentate, precise e concise.


Ricordo al signor Arcuri che le
sostanziose malfamazioni e significative accuse nei miei confronti sono
perseguibili penalmente conforme l’articolo 173 del Codice Civile
svizzero.


I tempi “È
roba d’o si Peppe
 appartengono all’era dell’Eroe dei due
mondi.


Alle lettrici e ai lettori della
stampa dell’emigrazione si deve la chiarezza delle informazioni e la certezza
dei fatti e degli atti.


 


Maria Borriello –
Inglese


Resp.le COMITES:
Commissione Ricerca, Sviluppo e Pari Opportunità
  (RS & PO)


Presidente del PdIM
– Partito degli Italiani nel Mondo