No al rigassificatore

Melilli, 25 gennaio 2008


Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato Melillese

Quando, celebrato il referendum di Priolo del luglio 2007, il Consigliere Federale MPA Giovanni Di Lorenzo, dal palco diede lettura del comunicato dell’Assessore Reg.le Rossana Interlandi, tirammo tutti un respiro di sollievo e ci illudemmo che esistesse veramente qualcuno che aveva a cuore la vita e la serenità dei Siciliani.

“L’unica possibilità di fare i rigassificatori in Sicilia è quella di farmi fuori dal Governo” furono le rassicuranti parole della Interlandi.

Gioimmo, quella sera, insieme agli amici del comitato priolese, stretti intorno a Salvo Sorbello e Giovanni Di Lorenzo che si erano battuti come tigri perché, in linea con l’orientamento espresso da Lombardo e dal suo (?) MPA, a Priolo si raggiungesse il quorum e vincesse il NO.


Oggi è grande l’amarezza che ci pervade nell’assistere ad un fenomeno che ha dell’incredibile.


La buona mamma diventa mamma draga e mangia i suoi figli !


Perché l’Assessorato al Territorio e Ambiente dà parere favorevole al rigassificatore di Porto Empedocle?

Cosa è cambiato dai tempi del referendum di Priolo ?

Cosa può spiegare il commissariamento del MPA a Siracusa, per di più mediante persona strettamente imparentata con l’Ing. Garozzo, Amministratore delegato ERG ?

Quale la colpa di Sorbello se non quella di aver creduto nella genuinità delle direttive del suo partito e di aver vinto una battaglia difficilissima, avvicinando al MPA quella moltitudine di persone che oggi, dato quanto accade, vi guardano con prudente diffidenza?

Ricordiamo che nel comunicato della Sig.ra Interlandi di quel lunedi 16 luglio, spiccavano le parole “Mai firmerò alcuna autorizzazione che sia contraria alla volontà espressa dai Cittadini Priolesi”; è ancora vero ? E’ mai stato vero ? Cosa ci riserva l’Assessore al Territorio e Ambiente circa il rigassificatore della Ionio Gas ?

Non solo lo scrivente Comitato, né solo quello di Priolo, ma 5.729 Priolesi (che hanno votato No, preferendo credere nella Convenzione di Aahrus e nelle direttive Seveso, piuttosto che nella non auspicata rivolta popolare) e (almeno per ora) 2.510 Melillesi che hanno firmato la richiesta di referendum consultivo, hanno diritto, da parte della Sig.ra Interlandi, ad una risposta che esigono.

Cosa intende fare del nostro territorio, delle vite nostre e di quelle dei nostri figli ?

Darle in pasto all’imperativa volontà dei poteri forti e dei loro parassiti, o intende mantenere quanto pubblicamente dichiarato ?


Nel porre questo quesito, manifestiamo ancora una volta solidarietà ed ammirazione per i Dirigenti MPA che si sono adoperati per la salvaguardia di questo territorio e che oggi vengono decapitati perché validi onesti e leali.

Continueremo la nostra lotta in difesa della vita con i mezzi possibili e leciti. Certo, tali mezzi sono molto meno incisivi del tradimento che a volte pregna l’agire di chi governa e amministra, ma abbiamo dalla nostra parte una buona carta: NOI SIAMO DI PAROLA.

Comitato Melillese NO RIGASSIFICATORE
Il Presidente
(Pippo ANNINO)