Capo d’Orlando non si rassegna

Domani? Mercoledì? Capo d’Orlando sembra più che rassegnata, umiliata ma anche infuriata dall’atteggiamento delle istituzioni sportive per tutto quello che sta avvenendo dopo l’esclusione dal campionato di serie A.

Si attende – ormai quasi con poche speranze – la sentenza sulla riammissione o meno da parte della Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni che mercoledì scorso ha discusso il ricorso ma senza ancora prendere una decisione che, estenuante per quanto sta apparendo, potrebbe ancora allungarsi almeno di 72 ore. Il tempo sufficiente, cioè, per impedire alla società di ricorrere immediatamente al Tar del Lazio («dove vinceremo di sicuro», sentenzia il presidente Enzo Sindoni) e non far eventualmente sospendere il campionato in partenza domenica 12 ottobre.

Qualche legale amministrativo, tuttavia, assicura che si può trovare un cavillo affinché il ricorso al Tribunale amministrativo regionale possa essere inoltrato e che il torneo potrebbe, in caso di accoglimento, essere sospeso seppur in corso da qualche giornata. E non è escluso che la società non pensi pure, come extrema ratio, alla denuncia penale che non porterebbe alla riammissione in serie A, ma quantomeno ad accertare eventuali soprusi.

Ormai, così la pensano un po’ tutti:

«Non vorrei – specifica il sempre serafico direttore generale Francesco Venza – restare, alla fine, vittime di un “complotto” politico».

Un discorso che ribadisce anche il vicepresidente del consiglio comunale Rosario Milone: «Quanto sta accadendo – dice Milone – è un chiaro sopruso non contro Capo d’Orlando, ma contro il Sud. È chiaro che qui si sta penalizzando una città e una intera regione. Vorrei anche sapere, a parte l’interrogazione presentata dall’on. Beppe Picciolo, deputato regionale del Partito democratico, quali parlamentari nazionali e regionali della nostra provincia e del nostro territorio hanno fatto qualcosa. Nulla. E oggi Capo d’Orlando rischia anche di perdere l’immagine di leadership di un movimento subendo, non per proprie colpe, un grave danno anche turistico. Ma lo sapete quante persone vengono da fuori per le partite la domenica e poi si fermano nei nostri locali? Anche questo traina l’economia».

Intanto la squadra, grazie allo straordinario lavoro di coach Meo Sacchetti, degli assistenti Ugo Ducarello e Beppe Condello e del direttore sportivo Gianmaria Vacirca, prosegue ad allenarsi al completo.

«È motivo di grande orgoglio per me ed il tecnico Sacchetti – dichiara Vacirca proprio nel corso dell’allenamento serale svolto al “PalaFantozzi” – il fatto che tutti e tredici i giocatori, ormai costretti da giorni a vivere una situazione professionalmente e umanamente molto difficile, in più nel limbo di una attesa estenuante per questa benedetta sentenza, che siano ancora tutti qui, uniti, in palestra ad allenarsi mattina e pomeriggio con la speranza mai nascosta di disputare il campionato di serie A con l’Orlandina. È inevitabile che vi siano molteplici interessi su più di un nostro giocatore, ma l’accordo con i ragazzi ed i rispettivi agenti e procuratori è che nessuno si muoverà da Capo d’Orlando fino alla sentenza dell’Arbitrato».

Ecco: cosa succederà se, malauguratamente, la sentenza della Cca del Coni fosse sfavorevole? Solo a quel punto praticamente la squadra andrebbe sciolta e ogni atleta, seppur a malincuore (pare che Edney abbia rifiutato Avellino dopo l’addio di Dickau nella speranza di giocare con l’Orlandina), lascerà Capo d’Orlando.

Le richieste sono tante e non potrebbe essere altrimenti. Su tutti Drake Diener, appetito pure in Serbia; quindi Adam Wojcik che tornerebbe in Polonia per prepararsi all’Europeo casalingo del settembre 2009 e lo stesso Tyus Edney. Un altro pezzo pregiato sarà certamente Nik Caner-Medley, mentre su Anthony Binetti (autore di un grande precampionato) e Phil Martin, il primo di nazionalità ed il secondo con il passaporto italiano, ci sarebbero le attenzioni di Sassari che parte oggi in Legadue con il mercato già chiuso ma con una finestra che si aprirà in inverno.

Tutti componenti di un gruppo che lo stesso Vacirca aveva definito come una Orlandina molto più forte di quella dello scorso anno che raggiunse i playoff. E i rimpianti aumenteranno.

Giuseppe Lazzaro

Questo il messaggio che ieri il presidente Enzo Sindoni ha scritto sul forum del sito www.orlandinabasket.it .

«È sabato, il giorno nel quale si attende la partita. Oggi che l’attesa è meno bella ma ancor più intensa, mi è venuta voglia di scrivere ai miei amici/colleghi tifosi. Non è un comunicato stampa, è una lettera a cuore aperto e quindi rivolta solo a chi, come me, ha l’Orlandina nel cuore.
Aggrappati con un’unghia ad un granello di povere attaccato ad un vetro in posizione verticale. Credo sia questa l’immagine che molti abbiano di noi tifosi dell’Orlandina.

Non è così: nonostante veleno e fango che piovono da lontano ma anche da vicino… Siamo stati esclusi per la mancata iscrizione in bilancio (non il mancato pagamento che nessuno ci contesta) di una somma richiesta dall’Enpals che noi riteniamo non dovuta. Non c’è nessun’altra ragione. Ripeto: non c’è nessun’altra ragione. Su questa, nella forma e soprattutto nella sostanza, abbiamo presentato ricorso alla Camera di Conciliazione del Coni, e ne attendiamo la decisione. Con serenità ed ottimismo: serenità che scaturisce dalla consapevolezza di avere fatto tutto quanto poteva esser fatto, ed ottimismo conseguente alla fondatezza delle nostre ragioni.

Il resto non c’entra, ma non ho voglia di replicare né alle confuse considerazione del presidente di Lega Corrado, il cui comportamento in Consiglio federale lo rende mio nemico, né a chi parla, anzi straparla, di atti o dichiarazioni false. Saranno le Procure a valutare: quella federale e quella della Repubblica, alla quale mi sono rivolto per tutelare nelle sedi dovute, non su giornali e forum, l’Orlandina e il sottoscritto. E per adesso, ma solo per adesso, non voglio neanche chiedere conto del diverso trattamento riservato ai cinque i club di serie A con debiti scaduti verso l’erario. Ma non facciamo confusione, non diamo alibi, non perdiamo l’orizzonte: siamo stati esclusi dalla serie A soltanto per la mancata iscrizione in bilancio di una somma che riteniamo di non dovere pagare.

P.S.: Quanti sanno che il bilancio dell’Orlandina non è ancora chiuso, e che quell’importo potrebbe essere invece stato iscritto?».

Edited by, da “Gazzetta del Sud”, domenica 5 ottobre 2008, ore 11,37.