Compagnia aerea siciliana?

E’ di questi giorni la diatriba legata alla compagnia aerea Efly (riconducibile allo stesso imprenditore che, a suo tempo, gestiva Air Sicilia) e noi ci permettiamo di ricordare quanto già scrivevamo nel 2003 e nel 2006 a proposito di una “compagnia di bandiera siciliana”.

Link articolo del 2006 e
Link articolo del 2003.

Inoltre riteniamo particolarmente interessante la lettura dell’articolo dell’Abate Vella che riproponiamo di seguito.

Nello scrivere il seguente post è doveroso chiarire che non si ha alcuna intenzione di prendere le difese “legali” dell’imprenditore in questione. Non si è neanche a conoscenza dei dettagli delle vicende legali alle quali si fa riferimento negli articoli della stampa maltese citati di seguito. Certe angolature però è bene metterle in evidenza, visto che mai si potrebbe sperare di vedere questo “lavoro” fatto dalla stampa ufficiale.

Qualche giorno fa, il 7 luglio, avevamo dato notizia della nascita di una nuova compagnia aerea grazie al fondatore della compianta (dai Siciliani) Air Sicilia, il calatino Luigi Crispino. La nuova azienda (la Efly) era stata registrata a Malta, da dove dovrebbe operare voli tra la stessa Malta, Catania e Londra.

Della cosa si erano occupati anche i giornali maltesi, ed in particolare il Business Today con un articolo di Karl Stagno-Navarra dell’8 luglio (“Air Sicilia founder eyes Malta for low-cost airline”) dove da un lato si riconosceva all’imprenditore il “merito” (almeno dal punto di vista siciliano…) di “aver rotto il monopolio dell’Alitalia nel 1994”, dall’altro si indugiava un poco troppo nelle conseguenze legali di quella sua “bravata” e in quelle di altri fatti non specificati (“la carriera di Crispino è costellata da progetti e da questioni con la giustizia italiana”) ammettendo sì che Crispino “è noto per la sua abilità di riabilitarsi”, ma senza spiegare cosa questo possa voler dire in Italia, e cioè che molte delle accuse a lui rivolte potrebbero avere avuto una origine politica.

Bastano queste parole tratte dall’articolo per capire quello cosa si intende dire: “Fu anche citato in giudizio e dovette pagare 145.000 Euro per danni ad uno dei suoi consulenti che aveva dichiarato di non essere mai stato pagato e che a quanto pare avrebbe istigato le ispezioni della Guardia di Finanza nei suoi patrimoni.” In pratica sembra di capire che una lite con un consulente finita in tribunale sia stata l’appiglio per l’intervento della Guardia di Finanza ed il suo susseguente arresto che portarono al fallimento di Air Sicilia.

Anche se è giusto dare un quadro completo della biografia di qualcuno che viene a spendere i suoi soldi ed a pagare le tasse a casa tua, evitando di scadere in una di quelle servili agiografie che abbiamo spesso visto fare in Sicilia a favore di sospetti imprenditori continentali, sembrano però eccessivi questi dettagli, maniacali sino al punto da citare la somma dovuta a causa della condanna per un fatto tutto sommato abbastanza comune nel mondo imprenditoriale.

Poi all’improvviso il 15 luglio lo stesso giornale maltese pubblica un altro articolo, sempre dedicato allo stesso argomento, ma più burrascoso del primo: “A tale of clipped wings” (Trad. “Un racconto di ali tarpate”).

A quanto pare Karl Stagno-Navarra era stato invitato ad intervistare Crispino, ma l’intervista era stata cancellata dall’entourage siculo solo poche ore prima dell’appuntamento. Ecco la motivazione: “Luigi Crispino ha dato le dimissioni da amministratore delegato di Efly Ltd con effetto immediato. Egli ha anche trasferito tutte le sue azioni ad un’altra azienda.”

Una svolta strana e quasi misteriosa per questa vicenda, visto che l’impresa in cui il nostro si è lanciato non sembra essere stata presa sottogamba. A dimostrazione di ciò lo stesso giornalista ricorda che “A Malta, Luigi Crispino ha assunto Frans Camilleri, precedentemnte a capo dell’ufficio di pianificazione strategica di Air Malta, come account manager per Efly. La reputazione di Camilleri nelle strategie aziendali nell’aviazione non è seconda a nessuno, inoltre possiede parecchi anni di esperienza in una serie di progetti, tra i quali il programma di rinnovo della flotta di Air malta nel 2002.”

L’articolo, dopo aver nuovamente rinvangato i trascorsi giudiziario-politici del precedente pezzo, va poi avanti raccontando le poco cortesi risposte ricevute dal Direttore Generale di Efly. Ma sono le parole dello stesso Crispino che più che spiegare il gesto, rendono la vicenda ancora più oscura.

Riporto nuovamente da Business Today:

“Le mie dimissioni sono state spontanee, e prese nel miglior interesse della compagnia aerea” egli [Crispino, ndr] ha evidenziato, ma si è rifiutato di spiegare quali siano stati questi “interessi”.

Aggiungendo poco dopo: “con le mie dimissioni ho rimosso l’ultimo ostacolo che rimaneva ad Efly per ottenere l’ultima parte della licenza.”

In effetti Efly sta ancora aspettando il via libera dal dipartimento dell’Aviazione Civile di Malta (DCA). E questa frase sembra suggerire che questo via libera non sarebbe arrivato se in cima fosse rimasto quel nome. Un ritardo che a questo punto non avrebbe motivazioni legali, ma politiche.

Air Sicilia, nel 1994, è stata la prima compagnia aerea Low Cost al mondo, con prezzi circa un quarto di quelli che fino a quel momento Alitalia estorceva per farci viaggiare. Il Siciliano Crispino, partendo dalla sua Caltagirone, ha creato un modello per un intero settore che di lì a poco sarebbe decollato distruggendo il predominio delle compagnie di bandiera, non solo in Italia.

Un’impresa che merita il giusto riconoscimento, ed i cui frutti (amari) questo imprenditore un po’ troppo avanti con i tempi sta ancora assaggiando.

Fonte: ilconsiglio.blogspot.com