TRAPANI – BIRGI : una possibilità di sviluppo trascurata

Bruxelles 18 gennaio 2000

La costruzione di un manufatto per l’attraversamento dello Stretto di Messina costituisce da tempo (troppo) motivo di dibattito.


“L’Altra Sicilia” ha contribuito alla discussione invitando al confronto i fautori dell’opera ed I detrattori della stessa, sottolineando sempre una “sicilianità” che tende esclusivamente al progresso e allo sviluppo dell’Isola e dei suoi abitanti.

Oggi però la tematica del ponte vive una contraddizione: quella delle infrastrutture, ancora oggi, in pieno 2000, inesistenti.

“L’Altra Sicilia” ha sempre criticato il progetto proprio per il pericolo di una realizzazione certamente suggestiva dal punto di vista estetico ma che, allo stadio attuale, sarebbe soltanto una cattedrale in un deserto.

Costruire un ponte e farci arrivare dal nord una ferrovia che viaggia ancora a scartamento ridotto (è bastato qualche giorno di pioggia per causare smottamenti e isolare il sud per intere settimane), un’autostrada pericolosa e perennemente interrotta, e dal sud strade ed autostrade inesistenti, ci sembra irrazionale e destinato al fallimento.

“L’Altra Sicilia” non boccia l’idea di un ponte, invita per alla riflessione e cerca di indicare alternative. Potenziare i porti e gli aeroporti esistenti, ad esempio, potrebbe costituire una effettiva possibilità di sviluppo economico e sociale dell’Isola.

Una seria politica strutturale, diretta a favorire il trasporto di merci deve certamente potenziare i porti esistenti, in considerazione delle caratteristiche della regione, ma accanto ai porti, gli aeroporti costituiscono una sicura opportunità di progresso e incremento economico. Però in questo campo cominciano le dolenti note.

Tralasciando l’aeroporto dello Stretto (che sorge a Reggio Calabria) e che presenta notevoli disagi per gli utilizzatori siciliani, un caso emblematico è rappresentato dall’aeroporto TRAPANI-BIRGI.

Celebrato da tutti come aeroporto di qualità, con caratteristiche strutturali e funzionali in linea con le esigenze di un futuro prossimo, TRAPANI-BIRGI -aeroporto naturale, che non ha avuto bisogno degli esosissimi adattamenti impegnati per Malpensa, creato dal nulla, sulle tasche dei contribuenti – osteggiato dal ministero e dall’Alitalia, non viene messo incondizione di funzionare.

“L’Altra Sicilia” ritiene basilare il potenziamento di Trapani Birgi per un piano di sviluppo di tutta l’Isola che presti attenzione ai voli in partenza e a destinazione della Sicilia occidentale.

“L’Altra Sicilia” denunzia il solito lasciar andare dalle autorità regionali e richiama la loro attenzione sulle esigenze della Sicilia (e dell’altra Sicilia) chiedendo l’attuazione di una politica strutturale dei trasporti siciliani che passi in primo luogo dalla realizzazione di un centro intermodale che, già esistente a TRAPANI-BIRGI, necessita oggi soltanto di attenzione e valorizzazione effettiva.

Eugenio Preta, Francesco Paolo Catania