SICILIANI? UN POPOLO DI INGRATI

Riceviamo e pubblichiamo la mail dell’amico Paolo.

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Una volta e per tutte, dobbiamo assumerci l’arduo e coraggioso compito di spiegare, nella speranza che il popolo siciliano si vergogni, dei danni e delle nefandezze che abbiamo causato a tutto il popolo Italiano, che per colpa nostra e nelle peggiori classifiche economiche Europee e mondiali.
Bisogna cercare di inchiodare questa popolazione assurda dei siciliani nelle sue responsabilità e dimostrargli che sono stati e perseverano, ancora oggi, a essere INGRATI nei confronti dei Governi Nazionali filo-nord che hanno come obiettivo la generosa volontà di aiutarci e sostenerci con compassionevole solidarietà.

Per spiegare meglio l’ingratitudine dei siciliani dovremmo cominciare a informare il nostro popolo della sua storia risalendo a 150 anni fa ma, per non annoiare gli eruditi (chiddi ca sannu a stuaria), partiremo dal periodo risalente alla fine della seconda guerra mondiale.

La Regione Siciliana, abitata da una popolazione irrequieta, esigente e lamentosa ha ottenuto come regalia anche la straordinaria concessione di uno statuto speciale come eccesso di zelo da parte della Repubblica Italiana.

Il popolo siciliano, dopo la seconda guerra mondiale, non memore e irriconoscente dei trascorsi 80 anni di buon governo piemontese (pieno di riguardi, agi e favoritismi) ha voluto dimostrargli, con strani personaggi rivoltosi come Antonio Canepa e Andrea Finocchiaro Aprile, che noi non volevamo approfittarci più della loro nobiltà d’animo e si sono dovuti imporre con un esercito volontario fondando l’E.V.I.S. per non volere l’autonomia.

Per fortuna i vari politici siciliani che hanno formato gli esecutivi che si sono succeduti nella nostra Regione Siciliana non hanno mai tradito gli interessi partitocratici Nazionali filo-nord anche se in cambio ricevevano il pesante onere della baronia politica del governo Siciliano. Noi siciliani non possiamo capire i problemi che ci potevamo avere dal gravame dei vantaggi e del benessere se applicavano l’autonomia a noi concessa per bontà dello Stato Italiano. Dobbiamo essere grati alla classe dirigente siciliana che per curare la nostra immagine in continente si è mossa in maniera servizievole e per esclusivo interesse del nostro popolo, che essendo ingordo e rozzo non potrà mai capire le gesta nobili e le finezze dei nostri politici locali!

Non abbiamo nemmeno apprezzato a dimostrazione della nostra ingratitudine nei confronti dei vari governi Nazionali le delicatezze che hanno usato nei riguardi della mafia, che oltre ad averla favorita con impunità per farla pascolare indisturbata nei nostri ambiti sociali e politici (sin dalla costituzione della Repubblica Italiana) si sono impegnati a sostenerla politicamente in tutti gli affari economici della Pubblica Amministrazione. Grande e generoso il nostro Paese : loro volevano i nostri voti per governare l’Italia interessata alle politiche filo-nord e si sono serviti della mafia, noi volevamo l’indipendenza e loro ci hanno dato 50 anni di governi ombra e di autonomia mafiosa, (siamo un popolo incontentabile).

Sappiamo tutti che i tempi cambiano e in una società sempre più europea e con la caduta del muro di Berlino che ha stravolto gli equilibri del mondo la nostra amata Patria italiana non poteva che pensare ai fratelli buzzurri siciliani e proiettarci verso una società più civile ed occidentale, ma per fare questo bisogna togliere l’autonomia politico mafiosa che prima gentilmente avevano offerto al Governo siciliano, poiché non aveva più senso. Troppi galli in un pollaio non vanno bene e con tutti questi soldi riciclati non si capisce più quali sono quelli della mafia e quelli legali dell’economia del nord. Allora bisogna sciogliere le briglie alla Magistratura, che prima era visionaria quando parlava di mafia, e sperare che qualche Magistrato trovi il coraggio di lottare questa organizzazione criminale.

Vedete come siete ingrati? Vi rendete conto che siamo un popolo indegno? I governi Nazionali vogliono illuminarci facendoci diventare un popolo evoluto ed Europeo e noi che facciamo? Gli manchiamo di rispetto con questa terra indegna che è stata addirittura capace di partorire due uomini come Falcone e Borsellino. Due Magistrati che hanno fatto un “pool d’investigazione” e che si sono inventati l’attività antimafia in Sicilia e addirittura esportata come esempio nel mondo. Due Magistrati che sono stati capaci di entrare nel mondo della mafia convincendo esponenti della stessa organizzazione a collaborare con la Giustizia e addirittura ottenevano anche il rispetto dei medesimi imponendo lo Stato.

Insomma, due Magistrati che sembravano dei bravi ragazzi e che ci hanno fatto sognare, invece , anche qui abbiamo deluso i nostri benefattori del nord. E questa è la cosa che mi offende di più come siciliano perché anche loro si sono dimostrati ingrati e si sono messi in testa di non farsi i caz…i suoi. Vi rendete conto? Si sono permessi di indagare sul riciclaggio degli abnormi capitali della mafia, che hanno fatto da padrini ai potenti dell’economia e della finanza che non sono siciliani ma lombardo-piemontesi in consorteria con i politici della partitocrazia massonica Nazionale.

Non c’è più mondo! Volevano violare la terra santa dei nostri colonizzatori (scusate, volevo dire benefattori). Roba da EROI, ma da sciagurati che mancano di rispetto, vi rendete conto che brutta figura abbiamo fatto con i boss della finanza del nord? Abbiamo dovuto subire quest’altra umiliante lezione e farci insegnare in maniera “esplosiva”, dai polentoni, che la mancanza di rispetto e la violazione della privacy si pagano con la vita. Effettivamente non c’è più mondo e per me che sono siciliano è da crisi d’identità.

Per fortuna che esistono i politici siciliani dei due schieramenti partitocratici Nazionali che, all’occorrenza, diventati professionisti dell’antimafia, sono intervenuti impegnandosi con enorme sacrificio per salvarci l’immagine nel Paese e rimettere la sporcizia sotto il tappeto che è la Sicilia.