In memoria di Zina Silvestri Belfiore

Bruxelles – Siamo abituati a parlare in genere solo di grandi uomini, ogni tanto la storia ci costringe anche a parlare di donne, in questo caso di una grande donna, una insegnante, una madre, una nonna che ha lasciato il segno nella zona jonico-etnea: è Ignazia, intesa Zina, Silvestri coniugata Belfiore. Proprio domenica è andata a raggiungere in cielo il Suo Amato Peppino, un siciliano doc che è stato un nostro ottimo sostenitore.

La maestra Silvestri amava tanto quanto il suo sposo la Sicilia ed i Siciliani, era attenta a tutto quello che succedeva nella nostra Isola, ne voleva la crescita, lo sviluppo, il miglioramento costante, ai suoi alunni dava fiducia e forza, come tanta ne ha avuto lei nel combattere un orribile male, facendoli sempre sentire orgogliosi di essere Siciliani con quelle caratteristiche di generosità, di sensibilità, di disponibilità ed ospitalità proprie della nostra gente.


Con la perdita di Peppino Belfiore qualche anno fa e con quella di Ignazia Silvestri oggi se ne va un pezzo di Ottima Sicilia, più volte, siamo stati invitati a Casa Belfiore e, oltre, ai sorrisi, alla grande accoglienza, al grande affetto, non sono mai mancate quelle piccole cose – dal caffè tostato in Sicilia, alla cassata, dalle zeppoline di riso al miele alla stessa pasta con le melanzane, – che rendono grandi ed indimenticabili i nostri concittadini, se a questo aggiungiamo poi che entrambi sono stati degli educatori eccellenti ci rendiamo conto della perdita di due amici che, ormai, ci guardano dal Cielo.

Ai figli Felice e Maria Pia, ai nipoti Eros, Andrea, Marco e Luca, alle sorelle, ai parenti le sentite condoglianze del nostro giornale e dei Siciliani migliori

Francesco Paolo Catania
L’ALTRA SICILIA – Antudo