Sicilia. La Terra di tutti e di nessuno!

Tutti la guardano e nessuno la vuole! Neanche i siciliani?

Per cambiare veramente le cose in Sicilia, occorre passare dalle solite vecchie parole di politici locali e associati in cerca di voti e sistemazione propria, ai fatti, da parte di siciliani volenterosi, capaci di attenere immediatamente l’agognata Autonomia, preparare e approvare una costituzione federale condivisa e adeguata ad una “Sicilia Nazione”, libera di gestire il proprio presente e l’immediato futuro, attraverso un progetto siciliano che può sembrare utopistico, ma in realtà è avveniristico, realizzabile anche mediante la partecipazione d’investimenti internazionali tesi a far diventare la Sicilia il “punto d’incontro ottimale per tutti i popoli della Terra” nel centro del Mediterraneo, in cerca di un’oasi turistica sicura, tranquilla e vivibile anche fiscalmente.


Vedi:

SINTESI DI UN PROGETTO AVVENERISTICO

1. Agire sulla composizione della domanda ottimizzando le potenzialità del turismo culturale unitamente a nuove politiche turistiche relative alla gastronomia fondata sulla “Dieta Mediterranea”(recentemente proclamata dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità), svago, relax, sport, salute, estetica del corpo, benessere, giochi, rispetto della privacy, ecc.. Politiche, pianificazione generale, attuazione libera a chiunque vuole investire nella Terra di Sicilia.

2. Agire sulla composizione della domanda promuovendo prodotti rivolti a specifici segmenti.
Dallo sviluppo di alcuni segmenti (intrattenimento, itinerari eno/gastronomici, ecc.) emerge un nuovo ruolo della terraferma nelle politiche turistiche delle città.
2.1 Soggiorni polifunzionali
2.2 Congressi, convegni e fiere
2.3 Turismo sportivo
2.4 Intrattenimento, spettacoli di ogni genere
2.5 Crocieristica
2.6 Nautica
2.7 Itinerari marittimi e isole minori, comprese quelle sottomarine con appositi sommergibili
2.8 Turismo balneare
2.9 Mercati folcloristici, artigianato artistico locale, antiquariato.

3 Governare il sistema turismo agendo sui flussi e migliorando la qualità dell’offerta.
Strategie Politiche, aggiornamenti dei sistemi, innovazioni tecnologiche

4.1 Promuovere il coordinamento tra i soggetti del sistema culturale e quelli del sistema turistico
4.2 Inserire la Sicilia nel circuito internazionale delle grandi mostre o fiere no-stop a servizio di tutte le imprese locali ed estere interessate al commercio estero.
4.3 Valorizzare e raffinare le feste e le manifestazioni tradizionali
4.4 Sviluppare gli itinerari tematici della Terraferma creando una rete agrituristica di alto livello.
4.5 Sostenere gli itinerari tematici delle Città Antiche strettamente legate alle aziende agrituristiche.

5.1 Soggiorno-studio universitario di livello internazionale legato anche a manifestazioni scientifiche sulla ricerca internazionale in generale gestita da scienziati di tutto il mondo
5.2 Congressi, convegni, fiere e mostre di prodotti dell’industria, artigianato generale e artistico siciliano e centri di degustazioni di prodotti tipici della Dieta Mediterranea, legati alle attività di ristorazione in genere ed all’industria della pesca e dell’ittio-turismo

6.1 Aumentare la conoscenza nell’ambiente siciliano del fenomeno turistico e dei suoi possibili vantaggi economici derivanti dall’offerta della qualità-prezzo.
6.2 Gestire i flussi in maniera ottimale in modo particolare per i visitatori
6.3 Orientare il turista attraverso l’informazione corretta e specialistica.
6.4 Migliorare continuamente il rapporto dell’ospitalità in funzione della qualità/prezzo dell’offerta.
6.5 Ottimizzare le ricadute sul sistema città: il network e la comunicazione
6.6 Diversificare gli accessi turistici alle Città Antiche attraverso attrazioni culturali e gastronomiche innovative.
Ecc.

I c.d. figli della Lupa (politici qualificati siciliani) non hanno mai realizzato niente di tutto questo, che in definitiva rappresenta l’unica e sola via di sviluppo socio-economico e culturale della Sicilia e dei siciliani, ad oggi sofferenti di apatia cronica, spero ancora curabile.

Cordiali saluti.

Arch. Gaspare Sammartano