Sicilia: anno uno

Il 3 Gennaio 2011 al Castello di Giuliano di Montelepre una numerosissima “comitiva” di persone convinte, all’insegna della riappropriazione non solo della propria antica storia, della propria terra… ma soprattutto all’insegna del recupero della Dignità perduta, hanno fatto ripartire da uno il calendario, il nuovo calendario del Popolo Siciliano !

A ridare qualche speranza a tantissimi Siciliani che non riescono a dimenticare di essere stati un Popolo Sovrano; di avere formato il primo Parlamento del mondo, di avere dato i natali a persone come Antonio Canepa, Finocchiaro Aprile, Placido Rizzotto, F.sco Paolo Perez, Giuseppe Pitrè, Notarbartolo, Giovanni Gentile, Falcone, Borsellino, Giuseppe Fava, Giuseppe Impastato e poi Ettore Majorana, Tomasi di Lampedusa, Vincenzo Bellni, il mitico Cagliostro, Antonello da Messina, Archimede, Empedocle, etc, etc, etc, etc etc, etc…

che non riescono a dimenticare di essere stati, prima che venisse scoperta l’America, un Popolo e una Terra al centro del mondo, di avere convissuto con la Cultura Greca, di avere ospitato il grande Federico II;
che non riescono a dimenticare di avere avuto importanti rapporti Economici e Culturali con tutti i popoli che si affacciavano nel Mediterraneo, Arabi compresi…., sono intervenuti a parte tantissima gente normale arrivata perfino dal Belgio, avvocati, storici, artigiani, giornalisti, imprenditori, intellettuali e perfino qualche nostalgico Nobile di origine Sicula con inedite Conoscenze documentate di storie e ricchezze di questa antica terra.

No ! Non è stata, una semplice tavolata di qualche centinaio di delusi come qualcuno potrebbe immaginare…, è stata qualcosa di più: un incontro storico sentito e voluto da tempo da tantissima gente che desidera rivalutare le proprie origini, riscattare i propri diritti Costituzionali legati allo Statuto Autonomo della Sicilia, riconquistare la propria Cultura e la dignità di Popolo.
Certamente è stato un incontro che tutti i ragazzini presenti al pranzo non potranno mai più dimenticare ! Anzi lo porteranno per sempre nelle loro memorie e nel loro bagaglio intellettuale.

Insomma…. da questo appuntamento sono emersi informazioni, aneddoti, riflessioni, codici e perché no…, VIBRAZIONI ENERGETICHE che solo chi possiede la giusta chiave di lettura della storia reale e non quella dei libri scolastici che scrive chi vince, riconosce quali Proprietà Umane conserva ancora questo Popolo !

Quello che va sottolineato al di là dal punto di vista che ognuno può avere sull’argomento…, è che da questo singolare Castello è venuta fuori la vecchia anima di questo Popolo, il desiderio di una collettività che non vuole più essere considerata parassita, il popolo della Diaspora, ma soprattutto è emerso che i veri Siciliani non sopportano più quella maschera di “manciafranchi” e mafiosi che i mass-media nazionali figli ancora delle teorie occulte e subliminali di Cavour, indebitamente gli continuano ad appioppare !!

Cari lettori, dopo le storiche Manifestazioni come quella di Messina del “No Ponte” e quella del 30 Ottobre 2010 a Palermo per l’attuazione dello Statuto Siciliano (manifestazione che perfino le TV Regionale dipendente di Roma, probabilmente ha avuto il tacito ordine di non divulgare); dopo le diverse Conferenze sullo Statuto Siciliano come quella del MiKalsa a Palermo e quella affollatissima svoltasi il 28 Dicembre (non a caso) a Castelbuono…, sembra che in Sicilia qualcosa sta cambiando !
Un vento di Legalità, una richiesta di Verità e Giustizia sociale sta innestando una nuova Cultura, una Cultura che se si somma a quella antica o arcaica soppressa ai Siciliani di un tempo non tanto remoto, da questa Terra potrebbe nascere una Nuova visione della risposta politica popolare, una diversa richiesta d’impegno alle Istituzioni; potrebbe emergere il Vero Disegno di Federalismo che andrebbe realizzato: non di natura puramente materiale/economica ma di natura Artistico/Intellettuale, facendo la conta dei vari Patrimoni Artistici e Naturali che ogni Regione mette in campo rispetto al richiamo del Turismo Internazionale, rispetto alle posizioni strategiche del proprio territorio.
Il vero Federalismo andrebbe fatto tenendo conto delle vite perse per questa Italia, in quanto Falcone e Borsellino e molti altri non sono morti per difendere la povertà del popolo siciliano ma perché volevano fare trionfare la Giustizia sugli intrallazzi economici dei poteri forti della Penisola.
Il vero Federalismo andrebbe fatto tenendo anche conto dell’inquinamento subito per la raffinazione dei prodotti petroliferi che alimentano la Bilancia Nazionale; tenendo conto di tutte le somme che vengono intascate dal nord dei patrimoni confiscati alla mafia che noi qui abbiamo subito.

Provate ad immaginare l’Italia senza il Patrimonio Artistico della Sicilia, senza i nostri Templi, senza la commedia Pirandelliana, senza libri come il Gattopardo (unico testo pubblicato in tutte le lingue del mondo);
Provate ad immaginare un Italia senza le meravigliose coste della nostra Isola, senza il nostro vino, senza i pomodori di pachino, senza i venti miliardi di accise riscosse dall’estrazione del petrolio nel nostro territorio;
Provate ad immaginare un Italia senza tutta quella manovalanza e soprattutto quelle intelligenze e sensibilità che hanno contribuito a fare la Storia di questo Paese !!!

Insomma cari Siciliani e non…, in questa Regione si sta finalmente ritornando a imparare non da quella storia elargita gratuitamente dal signore Potente di turno, ma dai libri della vita vissuta sulla propria pelle !

Dunque, per chi pensa che questo popolo è destinato a farsi sfruttare da chiunque arriva qui, da chiunque decide di annettersi questa terra…., sono convinto che si sbaglia poiché il futuro non è qualcosa di stabilito, il futuro è qualcosa che viene scritto ogni giorno dall’insieme delle azioni e dall’intellighenzia che la collettività produce di nuovo, dall’influenza della Coscienza Collettiva che poi cambia le cose !!!
Pertanto cari Siciliani, se saremo in grado di riappropriarci di ciò che è nostro, se saremo in grado di comprendere che non è un Partito che cambia le cose ma lo sviluppo Intellettuale di un Popolo …., ritorneremo a godere non solo delle nostre Risorse e dei nostri Diritti ma della Dignità di Popolo !!

Antonio Milazzo