Niente è per caso, Ninuzzu

Abbiamo scoperto da pochi giorni che un nostro conoscente di Messina, da tempo frequentatore di circoli e ridotte culturali alla ricerca delle “luci della ribalta”, è diventato Assessore della Regione siciliana.

Nei reflui del nuovo governo tecnico, inventato da Lombardo, avrebbe avuto la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, titolare di una specializzazione universitaria in turismo, che lo ha inventato naturalmente “tecnico” e praticamente lo ha investito della nomina.

Avevamo pero’ da tempo denunciato da queste pagine il marchingegno di Lombardo, sgamando la natura di questo suo governo che tanto tecnico poi non era, dato che faceva riferimento sempre e comunque a padrini politici che poi gli servivano a giustificarne l’esistenza e a provvederne le salmerie.

Fin qui la favola, raccontata dal nostro amico Arenile, molto ma molto furbo, in questo forse poco messinese, in effetti buddaci latente come sentenziava a piè sospinto il buon Ivano.

Spulciando pero’ tra gli articoli, la verità ci è apparsa senz’altro diversa. Altro che fortuna, meritocrazia e le ….chiacchiere di Ninuzzu!

Il prof. Daniele Tranchida, nuovo assessore al turismo, allo spettacolo e allo sport della Regione siciliana, certamente sarà un buon “tecnico” indipendente. Abbiamo scoperto pero’ che da anni gravita nell’ente Briguglio – così come è stato malevolmente battezzato a Messina il CUFTI, il consorzio universitario per la formazione turistica internazionale, fondato proprio da Briguglio con quote azionarie non del detto onorevole ma dell’Azienda autonoma soggiorno e turismo di Taormina, e, udite udite, dell’azienda soggiorno e turismo di Siracusa, città del compagno di partito on Fabio Granata, già assessore ai beni culturali della Regione siciliana, oggi con Briguglio uno degli irriducibili finiani.

Il professor Tranchida, che oggi può fregiarsi pure del titolo di onorevole, tanto indipendente e meritevole non sembra proprio esserlo, dal momento che è, strettamente e politicamente, legato all’on. Briguglio, oggi transfuga dal Pdl, che lo ha fatto eleggere, al Fli, che lo fa sopravvivere e a nome e per conto del FLI è il referente nel governo che dicevamo tecnico , voluto da Raffaele Lombardo. Tanto sodale l’indipendente Tranchida da ricoprire la carica di consigliere di amministrazione dello stesso CUFTI. Ed allora tutto si lega: Briguglio, Granata, Lombardo, Tranchida e Arenile, in arte Ninuzzu, pure.

In verità avevamo gioito di questa fortuna arrivata così, inaspettata e per merito, all’amico Tranchida; ci eravamo detti che finalmente la meritocrazia otteneva il suo imprimatur nel governo tecnico di Lombardo e che il lavoro e la preparazione, checché se ne dica, alla fine, pagano… Ma quale!

Il coacervo di interessi che regolano i rapporti tra quanti dovrebbero essere i nostri rappresentanti istituzionali perché perché una folla di schiavi e di paria li ha voluti eleggere nelle somme assemblee, è il motore della vita pubblica e politica della nostra povera Isola e ci costringe a dover accettare le spartizioni di potere tra personaggi che pur erano già assurti alle glorie delle cronache giudiziarie, ma non per questo meno inclini a perseguire nell’opera di occupazione delle istituzioni, certamente non per favorire i cittadini ma per puro tornaconto personale e di parte

Briguglio, come Granata, il sindaco di Messina Buzzanca, anche deputato regionale, il sindaco di Catania, Stancanelli, anche senatore, alla faccia della legge anticumulo, ma anche altri, sono, a tutti gli effetti i rappresentanti del popolo siciliano laddove prestano la loro opera politica, certamente con onestà e impegno – ai cittadini siciliani il compito di giudicarli…

Noi de L’ALTRA SICILIA denunciamo i falsi amici e diciamo che siamo costretti a sopportarci l’on Briguglio. E mentre lo facciamo, l’onorevole ottiene dalla regione, a cui oggi delega un suo rappresentante, proprio nel settore del turismo, finanziamenti per il suo ente di formazione turistica pari a 16,6 milioni di euro grazie anche ad un’attenta politica di riconversione che ha portato questo ente ad ottenere, solo per lo scorso anno, ad esempio, un sacco di soldi per formare operatori in settori di cui la Sicilia sembra esserne deficitaria, averne un estremo bisogno e per cui la richiesta di occupazione, nell’Isola, sembra essere sempre in aumento: 104.621 euro per la formazione di operatori in arte creativa; poco più di 81mila euro per rifornire il mondo del lavoro di non meglio imprecisati operatori audio e ben 209.244 euro per grafici pubblicitari, anche questi impieghi di assoluto bisogno prioritario per l’asfittico mercato del lavoro della regione siciliana.

Non conta poi se nel curriculum di queste persone appaiono momenti bui come l’accusa di truffa e falso, in relazione ai fondi europei destinati, guarda caso, ai corsi di… formazione professionale.

Fortunatamente accuse rientrate perché la procura di Palermo, che aveva avviato l’inchiesta, si era dichiarata incompetente perché l’ente di formazione a cui faceva riferimento l’accusa contro Briguglio , all’epoca assessore al lavoro della Regione siciliana, aveva sede a Messina. In seguito Messina faceva altrettanto perché nella vicenda era coinvolto un giudice non togato, ed alla fine Reggio Calabria decideva per il non luogo a procedere, con il dovuto e finale … trionfo della giustizia.

Ufficio stampa
L’ALTRA SICILIA – Antudo