Lombardo in congresso a Catania pensando ”all’inciucio” politico


Quello del 25 e 26 giugno, secondo Raffaele Lombardo, sarà un convegno libero, una consultazione di un campione ci auguriamo il più rappresentativo possibile delle opinioni di iscritti, militanti, eletti e non eletti.
E di cosa si parlerà? Riproponendo le parole dell’intervento del Ministro Presidente della Regione Siciliana dott. Raffaele Lombardo pubblicate sul sito del movimento il 23 scorso, si parlerà dice Lombardo, “di alleanze, di terzo polo, di questo governo e di come rilanciarne l’azione e l’iniziativa politica. Così sarà anche per la domenica quando è previsto il mio intervento di chiusura e di conclusione di questa fase che, ripeto, non è un congresso.

E’ una occasione di espressione di punti di vista su un tema fondamentale: come evolve la Naturale evoluzione del nostro movimento per l’autonomia”.

Ovviamente, Lombardo pensa che “sul piano politico si debba rafforzare l’idea autonomista, che l’alleanza con i partiti del terzo polo sia da rafforzare e che il rapporto con il Partito democratico sia stato importante. In tutte queste cose noi siamo stati anticipatori a livello nazionale”.
Rafforzare l’idea autonomista ma di quale autonomia e autonomia da cosa? Noi ricordiamo alcuni articoli pubblicati sulla stampa siciliana alla gloria dell’MPA e del suo leader e riportati sul sito dello stesso movimento “Mpa-italia” dove si riporta la dicitura Movimento per l’Autonomia ” ricominciamo dal Sud” . Affermazioni che disorientano il cittadino siciliano: siamo autonomi in quanto siciliani o in quanto meridionali?.

La Sicilia non è il Sud e chiamare uno stato o una regione con una coordinata geografica è il modo migliore per negarne l’esistenza: “La Sicilia è la Sicilia”, punto e basta. Lo sanno bene i furbi centralisti francesi che chiamano le loro regioni con nomi anonimi come “Midi”, “Centre”, “Nord”, negazioni in termini del regionalismo, ovvero i dipartimenti con nomi puramente geografici. Il disegno è quello giacobino di recidere il legame tra l’uomo e il suo territorio. Non mi pare ci possa appartenere.
Richiamarsi ad un area geografica per la propria politica, per un movimento che si richiama all’autonomismo, non può portare a nessuno parte perché non ha chiare queste importanti coordinate.
Lombardo a parole si richiama all’autonomia siciliana ma nel simbolo non riporta alcun riferimento, neanche lontanamente, alla Sicilia.

La colomba bianca, simbolo dell’MPA dal quale becco subito dopo la nascita del movimento fu “opportunamente” tolta la Sicilia per sostituirla con una più “adeguata nazionalista immagine” rappresentata da una nastro tricolore, è la prova provata della confusione politica che l’MPA o come si chiamerà dal 26 giugno, ha nel proprio DNA.
Sarebbe facile riproporre in questa sede i tanti comunicati stampa che a suo tempo che a suo tempo L’ALTRA SICILIA lanciò a proposito del cambiamento del logo, ma sarebbe come sparare sulla Croce Rossa…

Ma quando accadono queste cose e quando si parla genericamente di autonomia del “sud” come può un movimento essere considerato credibile “autonomista e siciliano”?
Ma oltre all’inciucio con il terzo polo e il PD qual è in pensiero recondito dell’MPA di Raffaele Lombardo ? E’ cosa nota, anche se non è mai stata apertamente dichiarata da Lombardo, che l’obiettivo dell’attuale presidente della Regione sia quello di coagulare intorno all’MPA la moltitudine di movimenti indipendentisti, autonomisti e federalisti a molti appartenenti ai movimenti indipendentisti .

E che questo congresso sia stato indetto guarda caso, il 25 e il 26 giugno, in concomitanza del 1° Congresso dei Movimenti autonomisti, indipendentisti e federalisti che si terrà a Caltanissetta, che peraltro è stato indetto prima di quello dell’MPA, dà la netta sensazione che la data possa essere scelta non a caso per far togliere i riflettori dall’evento nisseno.
Sensazione sbagliata? Può darsi. Ma come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca …

Ufficio stampa
L’ALTRA SICILIA – Antudo