MARSALA NON SARA’ A MAZARA DEL VALLO ?

L’Altra Sicilia, associazione di diritto internazionale a tutela della Sicilia e dei Siciliani “al di qua ed al di là del Faro”, prende atto con rammarico che l’Amministrazione Comunale di Marsala ha deciso di non partecipare più alla Festa dell’Autonomia in programma a Mazara nei prossimi 13, 14 e 15 maggio. Tale defezione sarebbe dettata dalla sovrapposizione di un altro festeggiamento: l’11, 12 e 13 maggio ricorre il 145° dello sbarco dei Mille e quindi della conquista garibaldina della Sicilia.

Poiché si è a conoscenza del fatto che non pochi siciliani emigrati
parteciperebbero a tale iniziativa si vuole intanto ricordare loro che, se sono
emigrati, intanto lo devono proprio a quel famoso sbarco: prima di allora non
si erano mai registrate emigrazioni “dalla” Sicilia di rilievo (a parte
la cacciata degli Ebrei) ma solo “verso” la Sicilia; oggi invece i Siciliani
emigrati sono più del doppio dei residenti…. Ognuno ne tragga i commenti
che vuole.
Quella di Garibaldi fu solo una delle tante “conquiste” della Sicilia
che la storia ricorda. Su questo il giudizio degli storici seri è unanime.
Basti citare il recentemente scomparso Massimo Ganci che, da deputato all’ARS
negli anni ’80, si oppose con successo alla costruzione di un monumentale ricordo
nella nostra Terra all’ “eroe dei due mondi” (per noi solo carnefice
di una Nazione antica di millenni) che l’allora presidente Craxi avrebbe voluto.
Fu una turpe conquista coloniale, nonostante la probabile adesione di Siciliani
che lottavano per l’indipendenza da Napoli e per la confederazione con l’Italia.
Di emancipazione sociale ed economica non ne portò alcuna e i “morti
di Bronte” lo dimostrano; quanto all’emancipazione politica fu tradita non
convocando il legittimo Parlamento di Sicilia, illudendo i Siciliani per qualche
anno col governo della Luogotenenza e poi tradendo negli anni successivi definitivamente
ogni illusione.
Ebbene oggi il Sindaco di Marsala preferisce festeggiare questo anziché
la conquista dell’Autonomia, forse inattuata, forse imperfetta, ma pur sempre
un rimedio contro gli 80 anni di sfruttamento coloniale puro che la Sicilia subì
ad opera dell’Italia. Ognuno festeggi quello che vuole! Per noi è come
se il sindaco polacco di Auschwitz festeggiasse il campo di concentramento che
aveva sede nel suo comprensorio.
Altra ricorrenza legata allo sbarco di Garibaldi è la nascita della “mafia”.
Forse è questo che festeggia il sindaco di Marsala?
Lo sanno i Siciliani che prima di Garibaldi la mafia non esisteva?
Lo sanno i Siciliani che la mafia serve alla dominazione italiana per etichettare
l’identità della Sicilia tutta in negativo e tenerla così più
asservita a sé?
Sanno che ora la mafia sta entrando ufficialmente nel nostro Statuto (quasi come
soggetto politico istituzionale)?
Certo c’è scritto ipocritamente che la si deve combattere…ma intanto,
caso unico al mondo, implicitamente se ne riconosce la dignità di soggetto
politico-sociale nella nostra Carta fondamentale… Se non è sdoganamento
della mafia poco ci manca…
I bisnonni dei mafiosi attuali, quei “malandrini” che fecero aderire
numerosi i “picciotti” all’impresa garibaldina per avere in seguito
le necessarie coperture politiche, sarebbero fieri dell’opera compiuta dai loro
discendenti.
La conclusione è una sola: chi amministra in questo modo i Siciliani è
soltanto una vergogna per la Sicilia tutta!

Bruxelles, 27/03/2005

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