Un piccolo Paese nella grande storia dell’emigrazione siciliana nel mondo

Domenica 19 giugno 2005 a Santa Ninfa(TP) – Piazza Libertà: L’EMIGRAZIONE SICILIANA: “Le Società Operaie di Mutuo Soccorso Siciliane negli U.S.A.
CONVEGNO DI STUDI – presso Aula Consiliare del Comune di Santa Ninfa ore 9,30


MOSTRA FOTOGRAFICA-DOCUMENTARIA – presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso

Riscoprire la storia del proprio Paese è un’operazione importante che porta a comprendere le proprie radici, ad identificarsi con il proprio passato, per riuscire a capire meglio il presente e progettare il futuro. Le vicende relative all’emigrazione, la riscoperta delle tematiche che hanno caratterizzato una storia travagliata, anche abbastanza recente, che spesso sembra così distante dalla realtà quotidiana, sono così universali da poter essere ancora oggi considerate attuali.

Anche Santa Ninfa, piccolo paese della provincia di Trapani di antica tradizione e cultura, fu coinvolto nelle grandi migrazioni della fine del XIX secolo. A partire dall’800 fino alla prima metà del ‘900 questo piccolo paese fu, come la maggior parte dei paesi siciliani e di tutta Italia, terra di un grande esodo, un movimento complesso ed eterogeneo che coinvolse, anche se con proporzioni e conseguenze diverse, il mondo intero.

Questa mostra documentaria nasce non solo per ricordare le migliaia di Santaninfesi che nel passato sono stati costretti o hanno scelto di partire per terre straniere, ma, soprattutto, per essere un modello positivo per i Paesi che ancora oggi devono affrontare questa realtà. Testimoniando la sua piccola storia migratoria, Santa Ninfa intende dare un messaggio di speranza per affrontare nel segno dell’umana solidarietà le grandi ed attuali migrazioni dal sud e dall’est del mondo.

Sempre, anche se in forme diverse, le varie fasi di questo complesso fenomeno che costringe le persone ad abbandonare il proprio mondo di affetti e di vissuti per un mondo sconosciuto, si ripropongono con tutta la loro drammatica forza di impatto. Sempre si ripetono i disagi, le difficoltà, le inevitabili storie di quotidiana amarezza: la ricerca del lavoro, la voglia di esperienze nuove, la fuga da situazioni economiche e politiche non più accettabili e poi l’approccio con il nuovo, le prime conoscenze, i tentativi di integrazione, la ricerca di stima e di apprezzamento, la nostalgia, il razzismo; tutto ricorre nei comportamenti delle persone e nelle successioni dei cicli migratori.

Oggi ricordiamo l’esempio, il coraggio e l’intraprendenza di questa piccola comunità Santaninfese a New York – Brooklyn, 17-19 Montrose Avenue, che, seguendo gli insegnamenti di progresso e fratellanza dell’”Apostolo” Saverio Giacalone, fondatore della Società Operaia di Mutuo Soccorso, ha fortemente creduto in un difficile progetto costruendo il “Galileo Temple” fondando, così il “Santaninfese Social Istitute”, la CASA SANTANINFESE, dando esempio di grande civiltà e solidarietà; salvaguardando l’identità di una laboriosa comunità e, per questo, meritandosi gloria e riconoscenza.

Tutto questo serva di insegnamento e guida alle nuove generazioni, perché attingano alla fonte di quegli ideali che, in momenti difficili, furono guida e conforto a chi cercava un avvenire lontano dalla propria Patria, tenendo Questa sempre nel cuore.

Santa Ninfa, conta ancora tantissimi Cittadini sparsi in tutto il mondo, e tutto questo deve servire ad abbattere barriere, perché le migrazioni producono non solo l’incontro/scontro di culture, ma anche e soprattutto la trasformazione, il cambiamento, il miglioramento per una diversa costruzione della società. Gli obiettivi di questa mostra-documentaria, che molto presto, darà origine ad un museo stabile sull’emigrazione, parte integrante di una rete dei musei dell’emigrazione regionale, sono

• Ricostruire la storia dell’emigrazione non solo santaninfese, ma di tutta la provincia di Trapani, evidenziando gli aspetti sociali, politici, economici, linguistici ed antropologici che sono simili e comuni alle dinamiche migratorie delle popolazioni europee alla fine del XIX secolo.
• Aiutare ad acquisire una più consapevole coscienza critica nei confronti del fenomeno migratorio, che non ha limiti geografici, che non è circoscritto a un determinato periodo storico e che ha coinvolto interi popoli.
• Promuovere l’incontro e lo scambio culturale su un argomento di grande attualità oggi in Europa, polo di attrazione di nuovi e numerosi flussi migratori.
• Sollevare l’interesse e la curiosità verso la realtà del territorio locale, la sua storia, le sue istituzioni, i suoi rapporti internazionali.
• Valorizzare la storia delle relazioni che il territorio ha tenuto nel tempo con i diversi paesi di accoglienza.
• Promuovere all’interno delle scuole, inserendola nella programmazione scolastica, lo studio del fenomeno migratorio locale al fine anche di recuperare materiale documentario, fotografico, oggetti vari, ecc.. che, se non adeguatamente valutato, sarebbe destinato a scomparire, tutto questo, anche, per incrementare la dotazione del prossimo museo.

• Santa Ninfa, 18-19 giugno 2005

Giuseppe Bivona