MA LERCARA FRIDDI (PA) SI TROVA IN SICILIA ?

Lercara Friddi (PA), 22 Agosto 2005

L’Altra Sicilia denuncia l’ultimo scandalo della provincia siciliana senza identità, senza memoria storica e quindi senza prospettive né speranza.


Si è festeggiata in questi giorni a Lercara Friddi la Patrona, nientedimeno che la Madonna di Costantinopoli, Patrona – come abbiamo detto in un recente comunicato – dell’intera Sicilia.

I riti di questo centro a metà strada tra Palermo ed Agrigento si perdono nella notte dei tempi ma evidentemente c’è qualcuno che vuole che i Siciliani rinneghino la propria stessa anima.

A Pasqua, ad esempio, nella celebre ricerca che la Madonna fa del Cristo, sopravvivono, cristianizzate, antiche ricorrenze primaverili in cui la dea Demetra, protettrice dell’Isola nell’Antichità e divinità delle messi e della fertilità, cercava, e infine trovava la figlia Persefone, simbolo della stessa bella stagione.

Ebbene in questo Comune, sì giovane (risale alla fine del 1500 il primo insediamento di una certa rilevanza nell’antico feudo di Friddi) ma portatore di usanze così antiche, protetto dalla stessa Patrona dell’intera Isola, che ha dato i natali ad uno dei Siciliani più illustri di tutti i tempi, Andrea Finocchiaro Aprile, al quale si doveva dare una statua ed un posto d’onore tra i “Lercaresi illustri” che fanno mostra di sé nella villa centrale, ebbene questo Comune ha cancellato in questa occasione la propria appartenenza alla stessa Sicilia.

Nei locali della scuola Comunale Paolo Borsellino è stata organizzata, in occasione della Festa, una “Fiera del Colle – Mostra mercato ed esposizione artistica artigianale”. All’ingresso della scuola e sul palazzo stesso si contano “otto”, ben otto Tricolori che sventolano maestosamente come all’indomani di Vittorio Veneto (1918), “due” bandiere europee (piuttosto malandate in verità) e “nessuna”, proprio nessuna bandiera siciliana.


Stesso discorso all’entrata della villa, dove tra due impresentabili bandiere, rispettivamente italiana ed europea, si staglia solitario lo stemma del Comune di Lercara.

Che succede?

Sa l’amministrazione di Lercara che la Sicilia ha ufficialmente una sua Bandiera dal 2000?


Non sa che questa bandiera in realtà è nostra da molto più tempo, praticamente da sempre, se non fosse stato praticamente vietato esibirla fino a pochissimo tempo or sono.


Si dirà: “Quante storie per un pezzo di stoffa!”


Ma la Bandiera non è solo un pezzo di stoffa!


Riassume in sé l’identità e la storia di un Popolo, è come il nome di famiglia, chi se ne vergogna o chi se ne dimentica non dovrebbe essere degno di amministrare nemmeno un condominio.

Invero la Bandiera dovrebbe sventolare di suo all’ingresso di ogni scuola, accanto al Tricolore ed alle dodici stelle europee senza aspettare che il santo patrono faccia il miracolo. Ma almeno nelle feste, in specie in una festa che dovrebbe appartenere alla Sicilia intera…

Non è che per caso Lercara si trova in Abruzzo e non ce ne siamo mai accorti?

Se l’attuale sindaco non l’avesse relegata nella più profonda provincia italiana, la cittadinanza stessa capirebbe quanto è importante appropriarsi delle proprie radici, esibirle con orgoglio…

Non è il Tricolore che ci scandalizza… è l’assenza della Trinacria, anche seminascosta, anche piccola piccola, che grida vendetta!

Se fossimo in un paese europeo civile e normale, laddove le Regioni quasi nazionali, le nazioni senza stato, hanno riscoperto sé stesse, la situazione sarebbe inversa.

Andate in Scozia o in Catalogna, assessori e sindaco senza cultura né dignità, per vedere come si fa: lì ci sarebbe una sola “union jack” (bandiera del Regno Unito per gli assessori che non lo sanno) e uno sventolio da capogiro della Croce di S. Andrea della Scozia e lo stesso, con i rispettivi colori, nel rapporto tra Spagna e Catalogna.

Andate presso quegli orgogliosi paesi ed altri simili e vi sentirete come loro, e capirete finalmente … che la Sicilia non è solo un pezzettino d’Italia d’oltremare ma è, soprattutto, una nazione storica europea, confluita sì in una più grande nazione, ma mai dissolta, mai! Se rinnegheremo noi stessi, rinnegheremo la nostra Madre, e con essa saremo perduti per sempre!

E vero che il sindaco è di Forza Italia! Ma questo non lo autorizza a dimenticarsi della Nostra Sicilia! Viene da dire: Forza Italia? Sicilia, stai attenta! C’è qualcuno pronto a venderti nuovamente.

Voi continuate a vergognarvi di essere Siciliani, come i dominatori della Penisola vi hanno ben insegnato, ma finché ci sarà la nostra voce, ci sarà qualcuno che griderà in faccia al mondo:

“Sugnu Sicilianu! E mi ni vantu!”.

Viva la Trinacria! Viva il Vespro! Viva la Sicilia!

L’ALTRA SICILIA – Lercara Friddi