15 Maggio 2006: 60° ANNIVERSARIO DELL’AUTONOMIA SICILIANA

Bruxelles, 11 Maggio 2006

Quest’anno l’Anniversario dell’Autonomia sarà festeggiato da L’Altra Sicilia a Bruxelles con un giorno di anticipo.

Abbiamo atteso tanto per dare questo annuncio per dimostrare una verità fondamentale: dell’Autonomia (e della Sicilia) non importa niente alla nostra classe politica se non c’è nessuno – come noi – che alza il vessillo della Trinacria.

Ricordate l’anno scorso il fiorire di iniziative per il 15 maggio?


Si fece di tutto, soprattutto nei paesi più vicini a Mazara dove stavamo celebrando la Festa dell’Autonomia, per offuscare la nostra iniziativa.

L’intera regione fu investita di manifesti che celebravano il premio Archimede ad Agrigento; Marsala (vergogna!) celebrò con maggior vigore l’invasione garibaldina che ricorre quasi negli stessi giorni.

Tutti sembravano invasati di autonomismo.

Perché?

Per non parlare e non far parlare de L’Altra Sicilia, ecco perché: questa minaccia (assai concreta) di mandarli tutti a casa. E per non parlare de L’Altra Sicilia si potevano bene cantare le lodi del’Autonomia (salvo poi affossare con il “nuovo Statuto” o con l’appoggio alla devolution questo ingombrante fastidio).

Ora che si è ritenuto di festeggiarlo all’estero per ringraziare i Siciliani della diaspora che hanno espresso la loro fiducia nei nostri confronti, in Sicilia niente di niente!

Sono tutti indaffarati a conquistarsi un posto da mantenuto a Palazzo Reale (ma cù’ si ni futti ‘i l’autonomìa?)!

E come non parlano di autonomia se non c’è nessuno a farlo, perché “non lo sentono”, così non gliene importa nulla di noi se non c’è nessuno che solleva problemi veri. Solo in quel caso, solo se c’è una voce, un pungolo come il nostro, “lor signori” si svegliano dal loro torpore e si ricordano che esiste una Terra chiamata Sicilia: vergogna!

Sono tutti indaffarati con le loro campagne elettorali in cui promettono che non faranno andare via i giovani siciliani dalla loro terra: traditori e bugiardi!

Come manterrete questa promessa se siete curvi a 90° gradi rispetto agli ordini che vi arrivano da “fuori”? se non siete “autonomi” dentro?

In particolare quest’anno la celebrazione dell’avvenimento si sposa con la campagna contro la devolution intrapresa da L’Altra Sicilia: 60 anni di Autonomia, o si sopravvive o si muore!

Dopo un boicottaggio che non ha avuto mai il coraggio di smantellarla, si sta tentando la “soluzione finale”. E – badiamo Siciliane e Siciliani – il rischio è che questa soluzione finale non riguardi solo l’Autonomia, per quanto preziosa, ma anche tutti noi come Popolo!

Non facciamoci scoraggiare dicendo che quest’Autonomia è “come se non ci fosse” e quindi tanto vale rinunciarci.

Chi l’ha detto che un testo costituzionale mai applicato debba restare sempre tale?

La vera Rivoluzione è metterlo in atto! Se ci pensiamo è la rivoluzione della legalità, la più pacifica e dirompente che ci sia.


Il giorno in cui, invece, non avessimo più questo strumento, qualunque tentativo di riscatto sarebbe visto come “antipatriottico” ed “eversivo”, “separatista”, come era ai tristissimi giorni del Regno d’Italia.

In altre parole è come se la Sicilia fosse un uomo a cui sono legate le mani dietro la schiena ed al quale si dicesse: “Ma perché non te le fai tagliare queste mani, tanto non te le fanno usare?” Chissà, forse un giorno riusciremo a tagliare questi lacci ed a fare quello che vogliamo noi, anziché fare sistematicamente quello che vogliono gli altri.

Pertanto tutti i Siciliani sono invitati alla Conferenza programmatica dal titolo “Autonomia Speciale, Devolution e Nazione Siciliana: passato, presente e futuro” che si terrà a Bruxelles domenica 14 maggio, presso l’Istituto di Lingua e Cultura Siciliano.

Il futuro dei nostri figli è nelle nostre mani, non facciamoci intimidire e torniamo tutti in Patria a votare e gridare il nostro NO alla distruzione della Sicilia!

ANTUDO!

L’Altra Sicilia – Ufficio stampa