L’asse Ds – Forza Italia strangola la Sicilia

Bruxelles, 4 Agosto 2006

Non contenti delle leggi elettorali liberticide in Italia e in Sicilia, non contenti dei brogli nelle consultazioni degli italiani all’estero, adesso i partiti italiani chiudono il regime anche sulle elezioni degli enti locali.
Ma di chi hanno paura lor signori?
Parte dai DS la proposta shock: e adesso lo sbarramento del 5 % anche nei Comuni.

Rimbalza la Borsellino, figura patetica di re-travicello della sinistra isolana: no, al massimo il 3 %.
Raccoglie Miccichè: sì e a che ci siamo aboliamo il ballottaggio in cui perdiamo sempre.
C’è bisogno di commentare?
Qualcuno ha paura che i Siciliani cambino opinione.
Più si alzano gli sbarramenti, più si blinda un bipolarismo non naturale e consociativo e più forte dovrà essere la ribellione per scuotere il giogo.

Ragioniamo al limite: se le elezioni fossero abolite o ridotte ad una farsa come nei conclamati regimi autoritari, che possibilità avrebbe un cittadino di cambiare le cose?
Solo una! La Rivoluzione violenta! Che, ovviamente, è cosa molto difficile ed indesiderabile.
Per fortuna non siamo ancora a questo, ma il pendio ormai è preso.
Quando mai in Sicilia si è avuta ingovernabilità nei Comuni, almeno in
quelli maggiori, per eccesso di partiti? Mai! E’ evidentemente una lotta per la conservazione del potere fine a sé stessa, messa in atto dai
partiti (ancora) maggiori ma che si vedono progressivamente erodere il consenso.
Qualcosa ci dice che anche la nostra scesa in campo faccia un po’ paura a qualcuno…
Giocare a ridurre la democrazia è pericoloso, per tutti! La “Santa Alleanza”, a spese dell’Italia dovremmo dire, ma soprattutto della nostra
martoriata Sicilia, tra Unione e CDL non l’hanno capita ormai solo gli stupidi, nonostante la TV di regime ci racconti di un teatrino virtuale in cui i protagonisti fanno finta di lottare con evidenti accordi sottobanco.

Non possiamo fermare legalmente un Parlamento Siciliano composto per lo più da “traditori della patria” e “venduti allo straniero”. Possiamo
solo usare i margini che lor signori lasciano (per decoro istituzionale internazionale) per ribaltarne il dominio.
Mettete il 5 % di sbarramento alle comunali? Peggio per Voi! Vuol dire che anziché condizionarvi debolmente da subito con il 3-4 , dovremo
fare uno sforzo per superare anche questo sbarramento, e allora… vi faremo ballare senza musica.
Ma vi vogliamo lanciare una sfida: se avete coraggio, mettetelo al 10 % questo sbarramento! Gettate la maschera! Tanto anche questa ed altre
soglie non saranno irraggiungibili quando avremo raccolto tra le migliaia di volontari che ci sostengono quei fondi minimi per “comunicare” le
nostre idee ai Siciliani.
Se volete sconfiggerci dovete violare tutte le norme internazionalmente riconosciute della democrazia (e siete sulla buona strada); dovete
toglierci la voce, far licenziare i nostri militanti, bastonarli… altrimenti non ci fermerete.

Altra (seria) provocazione: ci è stato detto che in quest’ARS sarebbero approdati un paio di nazionalisti siciliani. Dove sono ora? Ovviamente
girati dall’altro lato con buona pace di quegli elettori che credevano che un accordo con Lombardo potesse funzionare.

Non c’è che un bipolarismo nel futuro della Sicilia: da un lato gli oppressi del Popolo Siciliano rappresentati dal Sicilianismo vero (nel quale siamo “anche” noi che, a differenza di altri snob, non pretendiamo di essere gli unici depositari del verbo), dall’altro i ladri ed oppressori dei partiti italiani ed i loro manutengoli.

E finirà come Dio vorrà.

Antudo