Solidarieta’ al Presidente dell’Associazione Consumatori Giulio Cordaro

La recente tornata elettorale Nazionale, caratterizzata dalla nuova legge varata dal governo di Centro-Destra e da tutti criticata per il modo con cui sono state partorite le liste, figlie di una volonta’ preponderante delle segreterie Romane che hanno posto in essere il loro strapotere nazionale contro la Sicilia mettendo a capilista in quasi tutte le regioni i segretari Nazionali dei partiti molte volte non Siciliani e lontani dalle realta’ territoriali , ha rappresentato per i Cittadini di Gela una sconfitta che puo’ essere trascritta negli annali della politica locale come oggetto di non volonta’ elettorale democratica, infatti il candidato Salvatore Morinello di Gela pur avendo favorito nell’ambito del suo collegio elettorale un ampio consenso di preferenze non ha avuto nessuna voce in capitolo a rappresentanza dei Cittadini di Gela che ad oggi non hanno nessuna deputazione nazionale.

Una legittimita’ territoriale di rappresentanza che porta molti cittadini e movimenti oggi a rivolgersi per mozioni o interpellanze a livello nazionale ad altri deputati, sicuramente disponibili, ma figli di altre realtà.
L’Altra Sicilia ritiene quindi legittima la reazione dell’Associazione dei Consumatori di Giulio Cordaro che ha voluto rappresentare la volonta’ di molti cittadini che si sono sentiti traditi da scelte fatte a Roma e non in Sicilia sempre contro una sacrosanta democrazia che purtroppo si e’ dimostrata sibillina e ricca di verita’ nascoste per Gela.

L’Altra Sicilia invita quindi tutti gli iscritti ed i simpatizzanti autonomisti a partecipare alla petizione organizzata da Giulio Cordaro e punta l’indice verso la nostra storia di Sicilia anche in relazione al fatto in oggetto e ribadisce il proprio diniego verso tutte le forme centralistiche che cercano ogni giorno di distruggere tutte le menti libere degli Autonomisti Siciliani cercando di far capire quello che in realta’ non fanno per il Popolo Siciliano che ad oggi risulta solo oppresso e dimenticato dalle politiche nazionali.

Il Portavoce Maurizio Cirignotta