MESSINA: IL TRAM INUTILE

Bruxelles, 27 marzo 2000

“L’ALTRA SICILIA”” ha da tempo criticato il progetto di una linea tranviaria che attraversi la città di Messina, progetto inuitle che raggiungerebbe soltanto l’obiettivo di stravolgere la pianta stradale cittadina (ideata non dall’architetto Nonsochi, ma da Filippo Juvarra, l’architetto di Stupinigi, Superga, e della citta di Torino), divellere alberi secolari (tradizionale riparo nelle afe estive), sconvolgere la piazza memoria storica della citta, piazza Cairoli, creare soltanto caos e disordine per il cittadino e l’ambiente in cui vive.


E Messina oggi, nel suo disordine, riflette il suo lento e inarrestabile declino.

Avevamo già denunziato l’inutilità dell’opera e il fatto che alla fine avrebbe distolto dalle casse cittadine tanti soldi che sarebbero invece serviti a risolvere i gravissimi problemi di disoccupazione ( – perché non decidere l’assegnazione di un’indennità di disoccupazione ?) – e di assistenza agli anziani (non esiste nessuna struttura pubblica) ma anche a ultimare i lavori iniziati ed interrotti, ad esempio la copertura del torrente Annunziata, o la costruzione di alloggi popolari. Invece ci si è intestarditi in un progetto che, alla prima difficoltà, ha visto i principali responsabili “abbandonare la nave”.

Oggi, dopo le dimissioni dell’architetto che aveva ideato lo scempio, la Fondazione denunzia gli interventi di personaggi che dicono di avere a cuore le sorti della città, ed invita a mettere da parte divisioni inutili, per ricercare soluzioni che servano ad ultimare lo scempio.

A questi personaggi noi ricordiamo che la stessa città di Messina li ha rifiutati a piu’ riprese: quando hanno contribuito ad addobbarla e, all’indomani, passata la festa, la hanno abbandonata; Quando le si sono presentati per chiederle il suffragio e se ne sono partiti sconfitti.

L’ALTRA SICILIA, sottolineando che i problemi della viabilità cittadina restano gravissimi e che, perduto il finanziamento comunitario, il tram è rimasto su un binario morto, vuole ricordare ai messinesi la tematica del Ponte sullo stretto.

Messina, attenta, in questa logica, progetteranno il ponte, forse arriveranno pure a costruirlo, ma si prenderanno i soldi e alla fine lasceranno l’Isola con una fantastica cattedrale in un deserto di strutture e di progetti.

Eugenio Preta