I figli di Maastricht hanno oggi 25 anni

Il Trattato di Maastricht ha compiuto quest’anno 25 anni di esistenza :presentato nella primavera  del 1992,  entrato in vigore nel mese di novembre dello stesso anno, ma ormai tanto disastroso che nessuno ha pensato minimamente di doverne festeggiare l’ anniversario né di commemorarne la firma

Questo silenzio suona  veramente strano oggi , dopo la prosopopea  fatta allora, le promesse di sviluppo,  le meraviglie di un’occupazione finalmente  per tutti  e il miraggio di un’Europa piu’ potente nel mondo, piu’ solidale tra i suoi popoli,  posti su piani di parità , senza tasse inique e addirittura con la speranza di un rolex in regalo per tutti, al compiere dei 50 anni.

In verità l’Europa di Maastricht é stata una corsa destinata al fallimento. Sono passati 25 anni ormai da quando i Soloni europei avevano creduto di aver imbroccato la strada giusta per la costruzione di un’Europa Politica, nel segno del grande impero occidentale.

Errore che si è rivelato colossale e di cui tutti oggi ne paghiamo le conseguenze: proprio il Trattato di Maastricht ha avuto come unico vero effetto quello di sottomettere tutto il continente al servizio dell’euro e dell’industria tedesca.

Maastricht ha costituito il punto di partenza della fuga in avanti della costruzione europea diventata oggi una macchina post democratica scollegata dai popoli che la compongono .

Venticinque anni piu’ tardi che ne è di quell’Europa vagheggiata ? Siamo diventati vassalli degli Usa, totalmente dipendenti dai grandi gruppi americani , incapaci di proteggerci dalle crisi finanziarie,soggetti alle guerre economiche, permeabili alle concorrenze commerciali del mondo intero, invasi da prodotti a volte pericolosi provenienti dall’estremo oriente e da flussi migratori pilotati  da ong di pochi scrupoli , da Chiese, cooperative rosse  e misericordie. 

E, cosa ancor piu’ grave , l’Europa non è piu’ padrona del suo proprio destino, sottomessa ad un potere tecnologico e burocratico senza legittimità democratica.

Sembrava che l’Europa promessa da Maastricht volesse fare del Continente una potenza rispettata.Invece questa Europa non esiste piu’ sullo scacchiere politico internazionale , al punto che  Trump e Putin ne fanno volentieri a meno quando parlano dell’avvenire del mondo

. La generazione del ‘ 68 era tutta pace & amore  in un mondo di speranza, oggi i figli di maastricht compiono 25 anni, e piuttosto che certezze  possiedono solo scoraggiamento e cinismo in una società  che non sa piu’ difenderli.

Purtroppo oggi non sono tutti come Neymar, nato  nel mese della firma del trattato, febbraio 1992: le statistiche invece ci dicono che proprio nella fascia di età che va  dai 24 ai 35 anni  il suicidio è divenuto la prima causa di mortalità e, secondo statistiche OCSE oggi il livello culturale dei liceali ha subito una regressione paurosa rispetto alle generazioni precedenti e ogni anno si registra l’abbandono degli studi da parte di  centinaia di migliaia di giovani.

Certo Maastricht non puo’ essere ritenuto responsabile di tutto, di certo c’é che non è riuscito a mantenere le sue promesse, ha gettato gli europei nudi e disarmati nell’arena del combattimento economico .

I giovani percio’ si sono stancati della politica: quando si hanno 20 anni e la voglia di patria si preferisce seguire qualcuno che vi parla di grandezza della Nazione, , di eredità storica,  di fierezza  piuttosto che essere coinvolti nella storia della moneta unica , del PIL e dei benefici dei 5 frutti e 5 legumi al giorno .

La principale sfida per l’Europa rimane  innanzitutto quella identitaria. I figli di Maastricht   hanno bisogno oggi di ritrovare autostima e il supporto nazionale per rivendicare all’Europa , dopo le promesse di Roma, Maastricht, Nizza ,Lisbona  e dei  Trattati che hanno costellato il cammino di questa  costruzione federalista  ,  quel ruolo e quella dignità  a cui è stata destinata dalla Storia.

Eugenio Preta