Lo spettacolo indecente della politica italiana

Lo spettacolo indecente portato in scena in questi giorni dalla
cattiva politica nelle case degli italiani è la dimostrazione plastica della
totale insensibilità e lontananza del palazzo dal paese reale.
“La
diminuizione della pressione fiscale, la più alta d’Europa, è la naturale
risposta che passa attraverso la chiusura dei tanti enti inutili e spreconi. – è
quanto affermato dal Portavoce dei Piccoli Comuni Virgilio Caivano al Forum in
rete sul tema: “Cittadini e partecipazione democratica” – Nonostante le parole e
promesse non mantenute, – ha precisato il Portavoce dei Piccoli Comuni – i costi
continuano a crescere a dismisura, insieme alla poltrone utili solo alle
clientele affamate dei partiti politici.

Una pletora di consiglieri di
circoscrizioni, comunali, comunitari, assessori, consiglieri di amministrazione,
presidenti di comunità montane, di consorzi di bonifica; una montagna di
consiglieri provinciali e regionali, per non parlare di una infinità di
commissari di tutte le specie e per tutti i consumi, rappresentano la classe
dirigente del nostro Paese. Un numero enorme, perfino se paragonato agli Stati
Uniti, il cui unico scopo di vita e l’assistenza parassitaria a spese della
casse pubbliche. Tutto questo sommato al numero enorme dei Parlamentari e del
Governo con più ministri e sottosegretari del pianeta, ci dà l’idea esatta dello
stato di degrado delle nostre istituzioni e nel suo complesso della nostra
democrazia.

In questi giorni la pubblica opinione è attraversata,
finalmente, da un fremito di vera indignazione, in molte piazze movimenti
autonomi di cittadini si riuniscono per dibattere sulle sconcezze del mondo
politico e sulle doverose azioni di taglio da mettere in atto a partire dalla
Legge Finanziaria in discussione in questi giorni nella aule parlamentari. Un
fremito pubblico che non pare interessare minimante la “casta”, se illustri
politici e ministri utilizzano con leggerezza aerei di Stato, macchine blu, e
chi più ne ha ne metta. Da una parte le famiglie portano in piazza il disagio di
non raggiungere la terza settimana del mese, dall’altro con leggine ad hoc,
continuano ad aumentarsi stipendi, appannaggi, prebende varie, aumentando a
dismisura i benefici per loro e i costi per la collettività”. La Legge
Finanziaria in discussione – ha concluso il leader di Piccoli Comuni – è
l’ultima spiaggia per questa classe politica nella sua interezza”.

L’Addetto
Stampa
Andrea Gisoldi

Coordinamento Nazionale Piccoli Comuni
Italiani
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