Per contraccambiare gli “auguri” del sig. R. Lombardo

Bruxelles, 13 gennaio 2008

Eg. Sig. Raffaele Lombardo,

Le scrivo per ringraziarLa per i graditi auguri che, per ben due volte, ha avuto la gentilezza di farmi pervenire, con raccomandata con avviso di ricevimento, in data 14 dicembre 2007 (ricevuta il 21) tramite la Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Palermo ed in data 13 dicembre 2007 (ricevuta il 7 gennaio 2008), sempre con una raccomandata con avviso di ricevimento, tramite la Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Catania, senza dimenticare i suoi precedenti “auguri” pervenutemi per Pasqua.

Non capisco cosa La spinga ad essere cosi’ affettuoso nei miei confronti. Certamente, mi dico, sarà per le idee per un rinnovo della Sicilia da noi proposte che Le hanno offerto la possibilità di fondare un movimento che avrebbe dovuto rappresentare le istanze di tutto il Popolo Siciliano.


Queste istanze, noi le proponiamo sin dal gennaio 1998, quando insieme ad alcuni siciliani, stanchi di vedere la nostra Terra calpestata e violentata, decidemmo di rimboccarci le maniche ed iniziare a fare delle proposte che servissero da stimolo alle coscienze di quanti, come noi, tenevano a cuore le sorti della nostra Isola.

Certamente i suoi auguri cadono, oggi, a pennello, visto che coincidono con la celebrazione dell’anniversario, il decimo, della fondazione della nostra organizzazione.

Dopo avere saccheggiato i 20 punti della Carta di Rivendicazioni del Popolo Siciliano da noi pubblicata nel 2004, Lei ha costituito, un anno dopo, quel suo movimento, l’MPA, rappresentato da un volatile che, in un primo tempo, teneva in bocca la Sicilia, sostituendolo, subito dopo le amministrative di Catania, con il nastro tricolore, il che ci ha lasciati sbigottiti.

Ora, dopo due anni di millantate lotte autonomiste, osannato dai pennivendoli del regime e da quanti non vogliono perdere quello scanno che senza alcuna dignità hanno acquisito è rientrato nella sua famiglia democristiana come il figliolo prodigo, con la differenza che, nella parabola, il figliolo rientro’ povero e miserabile, Lei invece ritorna forte ed arrogante, portandosi in dotazione tutto quello che il potere, in una repubblica bananiera come quella italiana, Le ha fatto racimolare e ancora Le consente.

Se le Sue intenzioni fossero state sinceramente disinteressate e genuine, noi de L’Altra Sicilia, ci saremmo aspettati ben diverso rapporto con Lei. Gli auguri che invece affettuosamente continua a farmi pervenire dimostra come Le venga naturale attingere alle idee degli altri, e riconoscendone il valore, tentare di cancellarne gli autori. E’ caratteristica di quei siciliani che si sono sempre distinti nel volere, ad ogni costo, lasciare la loro Terra in stato di soggezione e abbandono.

Spero che il 2008 continui ad essere per Lei e per quanti come Lei partecipano al saccheggio della nostra Isola, quell’oasi felice per continuare a devastare e a disorientare un popolo che è arrivato al punto di non guardarsi più allo spechio per paura che la sua immagine possa rinviargli una visione poco bucolica..

Auguri, anche se, da parte mia semplicemente postali.

Francesco Paolo Catania


Presidente

L’Altra Sicilia-Antudo


Movimento politico del Popolo Siciliano “al di qua e al di là del faro”