La Casta siciliana dovrà, un giorno, rendere conto del disastro sanitario

Bruxelles, 14 gennaio 2008


L’ALTRA SICILIA, constatato il pericolo gravissimo che corre in questo momento l’ambiente in Sicilia e la salute dei Siciliani, con l’arrivo della quantità più importante dei rifiuti provenienti dalla Campania e destinati, grazie alla lungimiranza di un governo da sempre ostile alla Sicilia ed ai Siciliani, alle inesistenti o già sature discariche dell’Isola, si oppone con forza al trasferimento dei rifiuti, si chiede chi sia responsabile della decisione e quale sia stato il suo prezzo, convinta che poi, i Siciliani, pagheranno in prima persona le misfatte di quanti dovrebbero invece fare i loro interessi e rappresentarli.

Pertanto oggi, 14 gennaio, dalle ore 7,30, Francesco Paolo Catania, consigliere del Com.it.es (Comitato degli Italiani all’estero) per la circoscrizione Bruxelles-Brabante-Fiandre, eletto nella lista L’ALTRA SICILIA, nonché presidente dello stesso movimento, ha occupato simbolicamente la sede consolare italiana di Bruxelles insieme ad un gruppo di militanti, per manifestare contro la decisione di inviare 10 mila tonnellate di rifiuti campani in Sicilia.

La manifestazione si è svolta in silenzio e con dignità estrema, ed ha raggiunto momenti di vera emozione quando molti siciliani, arrivati davanti al Consolato, per la prima volta vedevano materialmente quella loro bandiera che indegnamente l’attuale quacquaracqua ed i 90 eletti regionali, cercano disperatamente di nascondere.

La commozione è stata grande quando una signora, varcata la soglia del Consolato si è diretta verso la bandiera e l’ha baciata in silenzio, cosi’ come quando, nella mattinata, si è ripetuta la scena, questa volta ad opera di una coppia di Agrigento.

Cosa possono capire di tutto cio’ quei falsi siciliani che con le loro false battaglie autonomiste non hanno fatto altro che arricchirsi, allungando la distanza tra i Siciliani che vivono nell’Isola e quelli della Diaspora consumano la loro esistenza vivendo di nostalgia della loro piccola Patria?

Non abbiamo sentito ancora alcuna voce levarsi dai ranghi affollati dei questuanti dell’MPA, abbiamo solamente letto sul blog del Presidente dell’ARS esclusivamente critiche per la nostra azione a Bruxelles, comoda soluzione, dal momento che loro non sono stati capaci, come hanno fatto i sardi, loro si’ orgogliosi e fieri, di recarsi all’Assemblea per lanciare un paio di sacchi di spazzattura a questi lestofanti che in democrazia hanno preso la denominazione di CASTA, nel sentire dei comuni cittadini.

Son queste le cose che tanto fanno detestare i Siciliani della Diaspora ai cosidetti nativi dell’Isola: la testimonianza che fanno quotidianamente del loro essere Siciliani.

La verità purtroppo è che ancora una volta i politicanti siciliani hanno dimostrato, accettando la spazzatura senza alcun controllo nè regole, di agire soltanto per il loro tornaconto personale ‘leggi inceneritori”, senza curarsi minimamente nè del territorio né della salute dei cittadini.

Oggi possiamo parlare di avvenuto connubbio Mafia-Camorra, visto che i vari clan politici, senza proferire parola, hanno accettato quei rifiuti campani, gestiti dalla camorra, che altre regioni stanno, con dignità e orgoglio, rifiutando.

Mettiamo a questo punto in guardia la politica sciagurata rispetto al controllo di questa enorme quantità di veleni che la Sicilia si sta mettendo in casa, perchè se è vero com’é vero che la natura altamente tossica di buona parte di quei rifiuti dovesse causare seri danni alla salute dei siciliani, tutta la Casta politica siciliana ne deve essere chiamata a renderne conto.

Possa Iddio far si’ che questo non avvenga.

Ufficio stampa
L’Altra Sicilia-Antudo
Movimento del Popolo Siciliano “al di qua e al di là del Faro”


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