Lo strano proliferare delle occupazioni simboliche in Sicilia

Il 14 gennaio scorso L’Altra Sicilia ha occupato simbolicamente il consolato italiano a Bruxelles per protestare l’arrivo dei rifiuti campani in a Porto Empedocle.

Come da copione, la stampa siciliana non si accorge del fatto. Forse perché poco rilevante?

Eppure la stampa italiana all’estero ha dato enorme risalto al gesto del presidente, Francesco Paolo Catania, che oltretutto è anche un rappresentante REGOLARMENTE eletto del Popolo Siciliano ed Italiano.

Nessun rappresentante politico eletto nell’isola (Quanto regolarmente? Sulla regolarità delle elezioni in Italia ed in Sicilia negli ultimi tempi si sono addensate parecchie nubi…) si è preoccupato di manifestare solidarietà con il collega emigrato in Belgio. Non ne hanno saputo niente?

Hanno saputo benissimo, visto che abbiamo subito pubblicizzato il gesto sul blog del Presidente dell’ARS Gianfranco Miccichè (dove tra l’altro è stato ampiamente deriso, come di solito si deridono quei siciliani che hanno preferito abbandonare la loro patria con dolore invece di sottostare ad immondi ricatti). Solo che come prevedevamo non hanno potuto agire subito perché avevano le mani legate.

Legate dal grande inciucio MPA-Cuffaro-Prodi-Bassolino-Impregilo-Inceneritori.

Mentre la nave dei rifiuti “segretamente” si apprestava a raggiungere la Sicilia, l’assessore regionale al territorio ed ambiente Rosanna Interlandi, in forza all’MPA invece di protestare come ci saremmo aspettati assicura semplicemente l’esecuzione di analisi per verificare che tra la spazzatura non si nascondano rifiuti tossici (siamo al 12 gennaio). Leggi articolo

La nave arriva a Porto Empedocle la notte tra il 12 ed il 13. Il giorno seguente i rifiuti, malgrado le proteste degli abitanti della zona, vengono smaltiti in discarica. Quando sarebbero state fatte le analisi?

Dov’era il necessario laboratorio mobile che avrebbe dovuto eseguirle? Quali sarebbero i risultati delle analisi? Aspettiamo ancora.

Arriveranno altri rifiuti?

Domenica 13 non si sapeva ancora niente. Evidentemente Cuffaro e Prodi erano ancora in trattativa. E l’MPA tace.

E continuerà a tacere fino a quando Cuffaro non annuncerà che in Sicilia non arriveranno più carichi di monnezza (il 14 mattina). Leggi articolo

Finalmente l’MPA può indossare i panni sicilianisti ed inscenare una delle sue solite pagliacciate a difesa del pacchetto di voti. Gli impavidi pare abbiano passato la notte tra il 14 ed il 15 all’addiaccio nel solo porto di Catania, anche se con i mezzi che si ritrova il partito di Lombardo avrebbe potuto facilmente presidiare tutti i porti della Sicilia. Ma non vi era alcun bisogno perchè sapevano benissimo che nessuna nave sarebbe arrivata.
Ecco che però la stampa siciliana si accorge della sviolinata al chiaro di luna.

Ma come mai si sono sentiti in “dovere” di inscenare questa pagliacciata?

Forse per puro spirito emulativo, visto che anche nei titoli hanno copiato il tono dell’iniziativa de L’Altra Sicilia: “Le donne e i giovani siciliani occupano simbolicamente il porto di Catania”.
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Suvvia, cari amici dell’MPA, non c’è alcun bisogno di mettersi sulla difensiva! Dopo tutto gli scranni che occupate nei vari comuni, province e parlamenti vari non sono simbolici. Sono scranni veri. Simbolico è solo il rispetto che avete per il mandato che il Popolo vi ha affidato. Perché ben altri sono gli interessi che rappresentate.

Antonio Santagati
L’Altra Sicilia – Dubai