Signor Deprez, la Sicilia vale molto di più della Vallonia

L’Altra Sicilia chiede le scuse ufficiali per le dichiarazioni anti-siciliane del signor Gérard Deprez, presidente della Commissione libertà civili del Parlamento Europeo.

L’articolo apparso il 4 febbraio scorso sul quotidiano Metro, un giornale distribuito gratuitamente in migliaia di esemplari, riporta in prima pagina un richiamo negativo fatto alla Sicilia dal signor Gérard Deprez, recentemente nominato presidente della commissione libertà civili del PE.

Questo signore, parlando delle potenzialità della sua regione, la Vallonia, auspica che possa diventare come l’Irlanda ma constata che attualmente non vale più della Sicilia, esprimendo di fatto un giudizio negativo sulla Sicilia, cosa che non gli permettiamo nella maniera più assoluta.

A questo signore, L’Altra Sicilia, vuole ricordare le tradizioni millenaria cultura di uno Stato-Regione che pre-esistono alla costituzione dello stesso stato federale belga, Sicilia cioé, uno Stato-Regione che possiede innumerevoli potenzialità che soltanto l’ottusità di uno stato centrale impedisce di esprimere per evitare che possa divenire il vero centro del Mediterraneo, ruolo ricoperto sino all’annessione italica.

No signor Deprez, la Sicilia non è come lei la definisce e cosi’ facendo dimostra di non esserci mai stato.

Noi non accettiamo che gente come lei possa parlare per sentito dire attraverso stereotipi negativi che lo Stato italiano ha sempre cercato di rinnovare attraverso stampa e televisioni e cinema, bloccandone in fine, così, sviluppo e progresso.

No, signor Deprez, lei ha offeso tutta una comunità generosa, operosa, integrata suo malgrado ma ancora costreetta alla carta di soggiorno per risiedere in un Paese che ha fatto progredire e che in più si dichiara capitale dei diritti dell’uomo.

Signor Deprez, Sicilia non è quella che tramanda la storia tradizionale, la storia del risorgimento italiano, la storia delle ruberie di Garibaldi e dei Savoia; Sicilia è faro di civiltà nei secoli, Sicilia è stata capitale dell’impero bizantino con Siracusa ai tempi di Costante II, poi capitale del Regno di Sicilia, sede del primo Parlamento conosciuto dalla civiltà occidentale con Federico II, Sicilia è stata la sede della scuola poetica di Federico II, antesignana del volgare e della lingua italiana oggi parlata, Sicilia possiede il 40% dei beni archeologici, non puo’ certo paragonarsi neanche lontanamente alla terra di Vallonia, regione artificiale che se riuscisse ad applicare soltanto una parte dello Statuto di autonomia che appartiene alla Sicilia,e che, da sempre negato dall’ostilità ottusa e sotterranea stato centrale, potrebbe divenire, finalmente applicato, una vera e propria Nazione, finalmente sinonimo di benessere e civiltà nel mondo.

Ci dispiace soltanto che né deputati siciliani che siedono nel Parlamento europeo né la stessa Presidenza della Regione Siciliana presente a Bruxelles con uffici e funzionari, non siano intervenuti come lo facciamo noi, dimostrando l’assoluta inutilità della loro presenza.

Noi de L’Altra Sicilia le chiediamo pertanto di pubblicare le scuse ufficiali per aver insultato la Sicilia, scuse che Lei deve obbligatoriamente alla nostra comunità, e la invitiamo ad un pubblico dibattito perchè lei possa capire appieno cos’é la Sicilia ed evitare, in futuro, giudizi negativi che, tra l’altro, non hanno ragione d’essere.

Francesco Paolo Catania
Presidente