Riconquistiamoci la dignità perduta

Bruxelles, 14 febbraio 2008


All’appello dell’amico e fratello Giuseppe Tizza, insegnante e traduttore di origine siciliana che vive e lavora in Germania, diramato ieri 13 febbraio dall’Agenzia Aise, ricordiamo che non soltanto in Germania la comunità siciliana è la più numerosa ma in tutti i continenti costituendo il 70% delle comunità italiane che vivono ed operano all’estero.

Questi fratelli “sicilianuzzi” si sono distinti con il loro lavoro e la loro operosità, in condizioni di lavoro sempre precarie, rese più crudi dalla lontananza della loro Terra ma soprattutto dalla colpevole assenza di un governo centrale che queste comunità ha sempre volutamente ignorato. Tranne poi a rincorrere il loro voto carpendo la loro fede nella patria lontana.

Adesso basta caro Giuseppe, i siciliani hanno da qualche tempo la possibilità di fare come dici tu, cosa che condividiamo con un distinguo: ritrovarsi dietro le bandiere della Trinacria, certamente non dietro quei vessilli ormai senza valore che sinistra e destra cercano di sventolare per ingannare per l’ennesima volta la comunità siciliana più coraggiosa, quella che ha abbandonato terra e parenti e che vive e opera anche negli angoli più sperduti del globo.

Nel tuo appello alle nostre comunità chiedi che: “i siciliani non soltanto in Germania, ma in tutti i continenti hanno la possibilità matematica di eleggere almeno un loro rappresentante alle prossime elezioni.”

Hai forse dimenticato che nelle politiche precedenti alcuni siciliani sono stati eletti nei partiti a conduzione italiana?

Hanno forse presentato una proposta di legge per il voto dei Siciliani all’estero?

Hanno forse presentato una proposta di legge per ,“LINGUA, CULTURA E MEDIA SICILIANI” ?

Vorremmo ricordare che La “Carta Europea delle Lingue Regionali o minoritarie” è stata approvata il il 25 giugno 1992 ed è entrata in vigore il 1° marzo 1998. L’Italia ha firmato tale Carta il 27 giugno 2000 ma non l’ha ancora ratificata. Hai forse, Caro Tizza, sentito qualcuno di questi siculo-italioti domandarne ad alta voce la ratifica?

E potremmo continuare…..

Questi siculi-italioti una volta eletti ed entrati a fare parte della Casta hanno dimenticato di servire quelle comunità, sopratutto le nostre, alle quali hanno chiesto il voto senza che oggi ricevano quel qualcosa che gli era stato promesso.

Quindi per far questo non si tratta di mancanza di coordinazione, eh no, troppo comodo, Caro Tizza! Il nostro deve trattarsi di rifiuto di una classe politica che si è dimostrata assente e poco attenta alle loro, ma anche nostre in quanto emigrati anche noi, legittime aspettative.

Senza rincorrere i partiti e, consentici, “cicero pro domo sua”, L’Altra Sicilia – per il SUD ha presentato già alle politiche di due anni fa una lista di candidati nella circoscrizione estero “ripartizione Europa” che, senza mezzi e senza supporti mediatici, tranne la volontà e la convinzione di professare idee giuste e valide per il popolo siciliano, è riuscita ad ottenere un risultato altamente lusinghiero tanto da essere considerata il vero fatto nuovo della vita politica delle comunità all’estero. Ma la cosa che ci ha inorgoglito non è stato il lusinghiero successo riportato ma quello, sopratutto, di avere portato nelle case siciliane della diaspora quel simbolo “ la Trinacria ” che gli facesse ricordare la loro terra.

Forte di quel successo morale, oggi L’Altra Sicilia – per il SUD ripropone una lista di candidati per rompere l’accerchiamento dei partiti romani e per ridare ai siciliani dignità e identità smarrite.

Allora Caro Tizza, facciamo nostro il tuo suggerimento e diciamo ai siciliani di riconquistare il loro futuro dando la loro preferenza alla lista che troveranno nel coacervo delle sigle senza anima e senza valori delle prossime elezioni: la lista giallorossa surmontata dalla Trinacria.

Soltanto cosi’, con veri rappresentanti siciliani e non di siculo-italioti saremo in grado di riconquistarci quella dignità che abbiamo smarrito con la partenza.

La Presidenza