Isole nella corrente

Bruxelles, 13 Luglio 2000

Lipari e tutto l’arcipelago eoliano corrono il rischio di vedersi annientare il loro patrimonio ambientale e la loro dimensione di isola, se non riporterà il sindaco di Lipari alla dimensione terrena costringendolo a rendersi finalmente conto delle peculiarità del luogo in cui vive.

Giacomantonio è convinto di governare una qualsiasi città italiana, senza tener conto della specificità di Lipari, del suo fatto di essere isola e di dover essere protetta contro il degrado urbano, ambientale e dell’intellingenza.

Dopo il megaparcheggio, perchè è importante che a Lipari si vada in auto, dopo la proposta del turismo termale, lasciando pero’ le sole terme esistenti, quelle di S Calogero, in un vero stato di abbandono, dopo la volontà espressa di potenziare le strutture turistiche, senza pero’ costruire nemmeno un vespasiano, oggi Giacomantonio ritorna alla ribalta della cronaca con la proposta della costruzione di un aeroporto, certo piccolo, tascabile quasi, nelle dimensioni ( e dove potrebbe farlo sorgere, a Quattropani, dinamitando le colline ?) ma non certo nel prezzo.

Si parla di soli 33 miliardi e dell’accordo di tutta la popolazione.
Ogni commento ci sembra superfluo. ” Isole nella corrente” era un libro di Hemingway che, dalla trama, faceva apparire la bellezza di essere isola. ” Isole nel disordine “, il futuro libro di Giacomantonio che porterà ai posteri la fama di un uomo che riusci’ a stravolgere la natura, con buona pace di ambientalisti, ecologisti, ma soprattutto degli amanti delle Eolie.

Eugenio Preta