480.000 euro per promuovere il pesce all’estero che non sarà mai comprato

L’amministrazione di Marsala ha organizzato, dal 22 al 25 giugno, una manifestazione di promozione dei prodotti ittici utilizzando fondi comunitari e regionali.
La delegazione degli operatori del settore, provenienti dalla Svizzera, dalla Germania e dal Belgio, è stata invitata per conoscere i prodotti del territorio lilybetano. Infatti, la missione incoming è volta alla valorizzazione ed identificazione dei prodotti della pesca e acquacoltura del Comune marsalese.

L’obiettivo dell’evento è quello di promuovere nei mercati esteri il nostro pesce e nel contempo realizzare un’azione di marketing territoriale finalizzata a sostenere gli aspetti qualificanti del sistema territoriale marsalese.

In particolare, le iniziative mirano a mettere in contatto gli operatori locali con i mercati esteri così da promuovere accordi di partnership fra imprese lilybetane ed operatori stranieri e, inoltre, incrementare il volume degli scambi commerciali e quindi dell’export del prodotto marsalese.

Nella serata di gala organizzata giorno 23 giugno e che ha avuto come sfondo lo splendido scenario di Mothia, abbiamo avuto la possibilità di parlare in scioltezza con alcuni operatori. Le loro considerazioni e le loro affermazioni sono apparse come un vero proprio atto d’accusa per l’inadeguata situazione logistica e dei trasporti.

In particolare uno dei buyers tedeschi ha riferito di aver trovato un ottimo pesce, specie pesce azzurro che sta trovando molto spazio nella cucina tedesca, con e buone possibilità di commercializzazione ma è convinto che non lo comprerà mai perché per un buyers è indispensabile che il prodotto fresco arrivi nei suoi magazzini non più tardi di 7/8 ore dall’arrivo dei pescherecci in porto.

In pratica, se il peschereccio arriva in porto alle tre del mattino, il pesce, pronto e catalogato secondo gli ordinativi deve essere trasportato in aeroporto entro le 4/5 del mattino per essere consegnato non oltre le 11 del mattino. Meglio se prima.

Il pescato trapanese può essere trasportato solo attraverso gomma e in media un TIR impiega non meno di 24/36 ore per arrivare in Germania.

Quindi, continua il buyer di Monaco di Baviera, sono qui, ho visto il territorio, ho mangiato stupendamente, ho potuto notare che il pesce è di qualità ma non penso di iniziare colloqui commerciali a meno che non mi assicurino che il prodotto possa essere, dello stesso calibro e della stessa qualità per tutte le consegne ma soprattutto non mi assicurino che giunga nei nostri magazzini di distribuzione entro i tempi indicati.

Se il territorio non si doterà di un sistema di trasporto veloce che non sia gomma o nave anche per gli altri prodotti deperibili, quali frutta, verdura, fiori e piante, pensare di aprire mercati esteri per il “fresco” appare utopistico, e spendere milioni di euro per promozione e marketing all’estero, puro spreco di denaro pubblico.

L’amministrazione di Marsala in verità ha da qualche tempo iniziato, non senza difficoltà considerato l’ostracismo di alcuni, un percorso verso la realizzazione di una linea cargo basata su Birgi e quindi starebbe dando risposta a tutte quelle domande che provengono dai produttori. Con la manifestazione di promozione ha raccolto importanti elementi ed informazioni utili per poter continuare nel progetto cargo nel trapanese.

Il Sindaco Renzo Carini, il vice Sindaco Michele Milazzo che peraltro nel corso dell’inaugurazione dell’aerostazione di Birgi avvenuta il 22 scorso, ha voluto sottolineare nel suo discorso alle autorità come sia indispensabile oggi pensare ad un sistema di trasporto aereo delle merci considerato che la provincia è tagliata fuori da tutte le vie di comunicazioni veloci, credono fortemente in questo progetto e ritengono, non a torto, che tutti i problemi che si possono presentare per la realizzazione a Birgi del trasporto cargo, possono essere risolti con buona volonta e nel’interesse generale del territorio.

Dopo una prima riunione ristretta a cui hanno partecipato per il Presidente della Provincia, l’assessore Guglielmo Anastasi, il Vice Sindaco di Trapani, il Presidente di Airgest Salvatore Ombra, il Comandante del 37° Stormo, il dirigente dello staff del Sindaco Matilde Adamo, e il vice sindaco di Marsala Michele Milazzo, per una valutazione del progetto Green Cargo su Birgi, l’amministrazione Carini ha indetto, per giorno 26 giugno, una riunione con i sindaci della provincia e il con Presidente Mimmo Turano, perché si ritiene che sia indispensabile un coinvolgimento di tutti gli amministratori locali per stabilire una linea politica idonea allo sviluppo reale del territorio.

Pensare di vivere con il solo turismo è pura utopia. Il cargo aereo è divenuto per il territorio il solo mezzo per poter seriamente pensare ad uno sviluppo dell’economia e all’apertura di mercati esteri. Nel 2008 l’assessore La Via ha affermato che il solo mercato dei fiori in Sicilia, e Trapani è uno dei tre regionali, ha un fatturato di circa 400 milioni di euro ma è frenato per la mancanza di un sistema di trasporto aereo, leggasi cargo.

L’aeroporto è un bene pubblico, impiega capitali pubblici, e deve essere al servizio del territorio. Non è il territorio che è al servizio dello scalo e la politica, ha il dovere di stabilire le priorità e gli obiettivi finali dello scalo.

Fonte: www.osservatorio-sicilia.it