Bruxelles: la comunità siciliana ha incontrato il presidente della Regione

Bruxelles, 26 maggio 1999

L’incontro tra la comunità siciliana all’estero e l’on. Angelo Capodicasa, coordinato dal dott. Eugenio Preta, avvenuto lo sorso 21 maggio, presso l’Istituto italiano di cultura a Bruxelles, ha riscontrato un lusinghiero successo.


Alla manifestazione hanno partecipato molti responsabili di associazioni tra cui Angelo Lavore, Nunzio Pantano, Felice Belfiore, Salvatore Albelice, Pietro Falzone, il consultore per il Belgio Cernigliaro, il consigliere CGIE e presidente della Federsicilia, Epifanio Guarneri e tanti altri.

Messaggi di partecipazione sono pervenuti da tante associazioni siciliane presenti in Europa tra le quali l’USS (Unione Siciliani in Svizzera), Famiglia Siciliana di Pratteln, Circolo Ricreativo Italiano di Arnhem e tante altre.

La campagna elettorale europea in corso non poteva certo giustificare l’assenza dei deputati europei, così come l’associazionismo, rappresentato da un numero troppo esiguo rispetto alle associazioni esistenti sulla carta, ha dimostrato di aver perso un’occasione ideale per interrogare il presidente Capodicasa e fare sentire le proprie esigenze.

Secondo noi, non serve a niente recriminare quindi se per indolenza, cattiva fede e poca volontà si impedisce che il confronto possa considerarsi alla fine completo e costruttivo.

L’on. Capodicasa, dopo i saluti dell’Ambasciatore Francesco Corrias e del Console d’Italia a Bruxelles Marco Villani, ha dipinto un quadro troppo idilliaco della situazione politica e programmatica della regione Sicilia.

I puntuali interventi di Pantano, Catania, Guarneri, Civiletti, Albelice, Nicoletti ed altri hanno riportato però Capodicasa al
realismo, costringendolo, nella seconda parte del dibattito, a ritornare con i piedi per terra e illustrare una situazione non più idilliaca ma nella realtà ancora confusa e lontana da una soluzione accettabile.

Certo il merito di Capodicasa, oltre a quello di essere presente, unico responsabile politico, è stato quello di proporsi come uno degli artefici di un cambiamento ritenuto da tutti necessario, ma intrapreso oggi, da Capodicasa, forte di un partito che non lascia niente d’intentato per mantenere il governo della regione che ha raggiunto dopo anni di anticamera.

Il limite dell’on.Capodicasa è stato quello di esporre una situazione macroeconomica senza entrare nello specifico delle reali esigenze della comunità siciliana che vive e lavora all’estero.

È stato quindi compito dei connazionali intervenuti riportare alle problematiche più contingenti della comunità residente all’estero, i temi del dibattito.

La riunione si è protratta oltre le 23,30, senza riuscire a dibattere completamente i problemi posti sul tavolo della discussione. In conclusione, l’on. Capodicasa, ha confermato la sua disponibilità ad esaminare un documento che, su proposta del coordinatore dott. Eugenio Preta, gli verrà presentato per iscritto controfirmato da tutti i responsabili che hanno partecipato alla riunione. Tra i punti salienti, il documento richiede:

– Esercizio dell’elettorato attivo e passivo per i Siciliani all’estero in occasione del rinnovo dell’ARS;


– modifiche alla legge quadro dell’emigrazione la 55/80;

– rinnovo della Consulta per l’emigrazione (criteri di scelta, elezioni, ecc);

– riconoscimento delle associazioni che operano all’estero;

– borse di studio per corsi post-laurea o post-diploma;

– riserva di posti per emigrati e figli di emigrati nei concorsi statali;

– apertura della sede istituzionale della Regione;

– assunzioni del personale in loco, tra gli emigrati residenti.

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