Ecco quanto costa la giunta provinciale di Palermo

Art. 15 dello statuto siciliano:

”Le circoscrizioni provinciali e gli organi ed enti pubblici che ne derivano sono soppressi nell’ambito della Regione siciliana. L’ordinamento degli enti locali si basa nella Regione stessa sui Comuni e sui liberi Consorzi comunali, dotati della più ampia autonomia amministrativa e finanziaria.

Nel quadro di tali principi generali spetta alla Regione la legislazione esclusiva e l’esecuzione diretta in maniera di circoscrizione, ordinamento e controllo degli enti locali”.
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La giunta provinciale di Palermo è costata nel 2009 607.180 euro e 95 centesimi, oltre 61 mila euro sono i rimborsi per i consiglieri che risiedono fuori città, 1 mln 600 mila euro l’anno costano i consiglieri provinciali.
Sono alcune delle cifre che si evincono da un’inchiesta pubblicata dal Giornale di Sicilia sulle spese della politica dopo quella sui consiglieri comunali palermitani.

La provincia spende 350 mila euro per rimborsare i datori di lavoro che continuano a pagare gli stipendi ai consiglieri assenti perché impegnati nell’attività politica. Così la provincia rimborsa all’ente nazionale democratico di azione sociale oltre 11 mila euro per gli stipendi di sei mesi del consigliere Pdl Sicilia Antonio Rini, 31 mila euro per un anno di stipendi a Giovanni Melia (pdl Sicilia), circa 100 euro al mese per Filippo Carollo del Pd, 6500 euro al mese per Giuseppe Gennuso (Udc) che lavora al patronato Informa famiglia.

Per quanto riguarda il Comune l’inchiesta del Gds ha appurato che le otto circoscrizioni comunali di Palermo costano circa 19 milioni e mezzo di euro solo per il personale oltre a un mln e 710 mila euro per gettoni ai consiglieri e ai presidenti circoscrizionali, e a 850 mila euro per rimborsi alle ditte da cui dipendono. Due mln 974 mila euro è la cifra dei rimborsi di salari e stipendi e dei gettoni di presenza per i consiglieri comunali senza contare che gli ospiti di sala delle lapidi, che sono dipendenti di un altro ente pubblico, vengono rimborsati da quest’ultimo.

Ci sono anche consiglieri che percepiscono rimborsi benzina fino a 800 euro al mese perché ufficialmente residenti in altri comuni mentre è notorio che hanno un’abitazione in città.

fonte: siciliainformazioni.com

Il guaio è che il sogno del palermitano medio non è quello di prenderli tutti a calci nel c..o, ma di diventare uno di loro. (Anonimo)

CI SORGE UN DUBBIO