I Falsari salveranno il Mondo

Ho avuto un’epifania, una splendida visione, che ci condurrà fuori da questa recessione economica in men che non si dica. Però dovete fidarvi di me, di Krugman e delle sue idee. Dobbiamo fidarci proprio di Paul Krugman! E di Keynes ovviamente. Ascoltatemi!

Sappiamo che per uscire dalla crisi, secondo la vulgata keynesiana, dobbiamo semplicemente colmare il gap di domanda aggregata e riportarlo ai livelli di pieno impiego delle risorse. La teoria keynesiana ci ha consegnato due strumenti per perseguire questo obiettivo: la politica fiscale e quella monetaria.

Per quanto riguarda la politica fiscale proprio non ci siamo. Il governo Obama non spende abbastanza, lo stimolo è stato troppo limitato, solo 1500 miliardi di dollari, praticamente noccioline. Figuriamoci poi quel braccino di Tremonti! Ci vorrebbe forse una bella guerra mondiale per “forzare” il governo a spendere abbastanza. Come scriveva Krugman tempo fa è stata quella la via d’uscita degli Stati Uniti dalla Grande Depressione e potrebbe tornare utile anche oggi.

Un’altra guerra però non è oggi politicamente accettabile, aumentare ulteriormente il deficit nemmeno, con tutti quei maledetti Repubblicani che continuano a sbraitare a favore dell’austerità! Ed i tea party? Non parlatemi poi dei tea party! Che noia….

Neanche la politica monetaria ci salverà però. Sì, la Fed può stampare miliardi e miliardi di dollari e comprare tutti gli asset tossici di questo mondo ma quei maledetti banchieri si ostinano a non prestare denaro e se lo tengono stretto nei loro conti di riserva presso la Fed. C’è questa maledetta trappola della liquidità che ci farà diventare un nuovo Giappone, bloccati nella stagnazione economica per anni.

Il problema, come spiega Krugman, è che la gente, soprattutto quella ricca, non spende! Quelli invece di spendere risparmiano, mettono via il denaro in attesa di tempi migliori, e così facendo ci rendono tutti più poveri. E’ il paradosso del risparmio!

Come dicevo, però, ho la soluzione: una magnifica, elegante ed efficiente soluzione. Pensateci anche voi.

Vogliamo che la gente spenda e, per farlo, siamo disposti anche a creare del nuovo denaro. Avete capito dove voglio andare a parare?

Ma è ovvio! Creiamo tanti piccoli falsari!

Un falsario non risparmia, non ne ha bisogno; un falsario stampa denaro e lo mette subito in circolazione spendendolo. Il nuovo denaro non rimane ad ammuffire tra i conti di riserva della Fed ma entra subito in circolazione nel mercato.

Stampo 100€ e vado a cena al ristorante. Il Padrone aumenta il suo reddito di 100€ e ne spende una parte dal sarto e così via con un effetto moltiplicatore!

Il mio piano è quindi questo:

Assumiamo parte dei disoccupati in una fabbrica che produrrà stampanti di denaro, come quelle che ci sono alla Banca d’Italia.

A quel punto ne fabbrichiamo tante quante sono le famiglie che sono in difficoltà economiche e poi gliele recapitiamo per posta. Ci penseranno le singole famiglie ad applicare il quantitative easing nella maniera migliore ed a colmare il gap di spesa che ci separa dalla piena occupazione.

Come dite? C’è qualche controindicazione? No, come potrebbe esserci? Ho solo applicato alla lettera i dettami della teoria macroeconomica degli ultimi 80 anni!

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