Ci basterà la voglia di votare all’estero?

Vi accorgete di essere semplicemente spettatori di quello che la Casta decide sulle vostre teste, sul vostro futuro e sui vostri soldi?

Aspettate senza batter ciglio la settimana del redde rationem, non fate nulla per dire che ci siete anche voi, che bisognerà fare i conti con voi, i cittadini, anche se a volte accorrete ai loro appelli, come chi batteva le mani al presidente della Camera, quando rispondeva piccato una ragazzetta che lo stava riprendendo sul tradimento consumato, nel corso di quelle lezioni che ormai se non sono “magistralis “, non lo interessano più di tanto?

C’è chi dice che non se ne può più. Ma di che, Bersani? Di questa classe politica becera e vecchia come le pratiche che ha ormai nel suo Dna da prima, seconda e domani terza repubblica?

E parla lui che non ha nessun seguito, nemmeno tra i suoi confratelli, impegnati più nel becero antiberlusconismo che a costruire proposte valide, o almeno in linea con la tramontata ideologia del niet, arrivato oggi fuori tutto.

Se li conosci li eviti … e noi li conosciamo, ma ci guardiamo ben dall’evitarli, convinti di dover ritagliarci anche noi (voi) un posto al sole del nuovo che avanza tra auto extralusso, appartamenti a Montecarlo, incroci di produzioni TV, veline, escort e industriali del tombino.

Ci hanno preso in giro e avrebbero potuto continuare a farlo se soltanto non ci fosse stata di mezzo quell’ambizione che è stata da sempre la misura di tutto ma anche la salvezza dei poveri cristi come noi.

Per ambizione si svendono partiti, attenti poi ad incamerarne pero’ i beni; si abbandonano mogli e figli; si rimettono in gioco le mezze calzette; si scatena la peste sinistrorsa dormiente o i lungimiranti democristi che ancora non ci credono al miracolo ritrovato grazie ai ribaltonisti, e si trovano impreparati e con capipopolo di assoluta banalità (parliamo sempre della sfera politica che non ci permetteremmo assolutamente giudizi di valore) si ripesca Casini, Cesa e persino Toto’ Cuffaro, si cerca di tirare nel baratro anche quel galantuomo di Lombardo con una mozione di sfiducia che riflette in fotocopia quella italica, mutatis mutandis, per dire che noi siciliani “semu esperti” e ci coccoliamo Arnao e Centorrino, insieme a questo Lombardo che ci ha fatto perdere 55 milioni di euro dell’UE per incapacità manifesta.

Non ci sarebbe bisogno di cassonetti e di discariche per sentire l’olezzo (parliamo di sfera politica sempre, non ci permetteremmo di morale….) di questa gente, con la rabbia di essere stati noi ad averli autorizzati a rappresentarci e a trovare per noi le soluzioni a disoccupazione, futuro, legalità e giustizia.

Abbiamo scritto ieri che bisognerà rifondare il modo di fare politica. Una sola legislatura, pagata al livello dell’occupazione che si esercita e poi… a casa, si cambia.

Non possiamo permetterci ancora un La Malfa. Ma ve lo ricordate La Malfa, sempre nei corridoi di chi ha il potere e sempre pronto a legittimarsi come personaggio politico, attento a fiutare il cambiare del vento? Ma perché ci lamentiamo, poi? Non possiamo permetterci Mastella, pronto pure all’Isola dei famosi, tanto ha da fare, o l’immarcescibile De MiDa con la d, oltre 80 anni inviato in Europa a difendere i nostri interessi nazionali, la Lanicci o Sassoli o la Alfano: ma non scherziamo!

Ma siamo stati capaci di immettere nel circuito di chi conta anche la Angelilli o la Renzulli, la Matera o la Meloni, solamente in romanesco, e pure la Carfagna, vero Berlusconi?

Adesso sarebbe ora che pagassi la banalizzazione della politica che hai sulla coscienza e a cui ci hai condannati. Albertini/Teocoli ti gira le spalle attirato dalla candidatura che gli si apre a Milano dopo la scelta del PD caduta su Pisapia, extra sinistra, ma di quella forte forte, mica scherzi come Vendola o Renzi, ammalati di protagonismo, sempre alla luce del nuovo pero’.

Berlusconi parla di vecchiume. Ma li avete visti a Milano i candidati delle primarie della sinistra? Pisapia, Onida, Boeri o Sacerdoti: il nuovo che avanza, oltre 300 anni in 4!

Questa è la classe politica che la casta presenta ai cittadini, e se torneremo a votare, alla luce del sistema che si sono votati, sempre ci presenteranno Proietti, Di Biagio, Razzi, Picchi e Fantetti. Ma dove andremo a finire?

Siamo rimasti soli a denunziare l’imbroglio Di Girolamo, che ci ha ripagati con una querela perché lo avevamo tacciato di delinquente. I giudici ci hanno dato ragione e quel delinquente è finito in galera. Per uscirne ha patteggiato 5 anni ed oltre 5 milioni di euro… eh si la libertà non ha prezzo.

Ma tutti questi soldi da dove arrivavano? Da Gennaro Mokbel, pigmalione di nuovi deputati legati al senatore Di Girolamo per l’accoppiata Camera/Senato. Noi il nome lo abbiamo fatto al giudice. Aspettiamo che i finiani si dissolvano come neve al sole e vedrete che questo nome salterà fuori, eccome, ora che ha tradito Alemanno, suo mentore insieme ad Angelilli e il fu (politicamente) Foglietta.

Non dimentichiamo infatti noi siciliani all’estero la grande fottuta di dover contare su gente come Angeli, Di Biagio, Picchi, Farina, Di Girolamo, Fantetti o Narducci per vedere i nostri diritti salvaguardati. Che vergogna!

Diciamo ancora grazie ad un vecchio rincitrullito, che oggi ancora pensa di incarnare la destra nelle istituzioni., per questa legge elettorale che garantisce gente che nemmeno abita all’estero, come il Di Girolamo e gli altri.
Come potranno ora affinare la tattica del voto, ora che i consolati, grazie alla loro vigile opera sono stati cancellati, da Durban a Esch/alzette?

Aspettiamo per vedere ed intanto la nostra rabbia cresce e cresce.

Ufficio stampa

L’Altra Sicilia – Antudo