Caltanissetta chiama, i siciliani rispondono, l’assessore regionale Armao si defila

Non c’erano bandiera politiche oggi a Caltanissetta, tutti i movimenti ed associazioni si sono presentati con la bandiera siciliana, quella originale che vede la gorgona con i serpenti e non con i rami di grano di romana memoria, non c’erano politici, ma c’era, grande, la voglia di contare e di farsi sentire.

E malgrado la corazzata MPA fatta approdare a Catania da Raffaele Lombardo proprio in concomitanza del 1° Congresso dei movimenti indipendentisti federalisti ed autonomisti siciliani, i siciliani hanno risposto in massa alla manifestazione organizzata dal CNNS diretto dalla dr.ssa Rosa Cassata, e d Remo Pulcini.

Oltre ai movimenti storici siciliani come L’Altra Sicilia – Antudo e il MIS, era presenta una folta rappresentanza del variegato pianeta sicilianista e, cosa non di poco conto, anche movimenti ed organizzazioni per la difesa del cittadino, commerciali, culturali e imprenditori. Erano presenti anche movimenti politici autonomisti campani, pugliesi, toscani e perfino il movimento per l’indipendenza veneta.
Per un congresso fatto in economia non da un partito politico che riceve contributi statali e regionali, un successo oltre ogni aspettativa anche se auspicato.

Mancava, anche se il suo intervento è stato regolarmente inserito in scaletta, l’assessore Armao che si è opportunamente defilato perdendo così una occasione di confrontarsi con la base siciliana che grazie al congresso, ha cominciato a far sentire la propria voce mandando messaggi chiari alla casta politica siciliana sempre più autoreferenziale e incapace di governare per la Sicilia e per gli interessi dei siciliani.
Armao si è fatto rappresentare dal Prof. Pietro Luigi Matta della Libera Università della Politica che ha fatto un discorso molto importante, quasi da uomo del popolo acculturato, mettendo a fuoco i problemi della Sicilia con chiarezza. Non si è risparmiato e non si è nascosto dietro a parole almeno fino a quando, dopo aver letto un paragrafo di un intervento dell’assessore Armao fatto in commissione paritetica dove quest’ultimo rappresentativa i problemi connessi con l’aumento dei costi a carico della Regione compresi quelli relativi alle prefetture.

Alla nostra domanda: come pensa che l’assessore Armao ed il governo Lombardo siano credibili quando in sede di commissione paritetica invece di “contestare” la presenza delle prefetture (incostituzionale) in Sicilia si è limitato a contestare i costi per il loro mantenimento, accettando politicamente la loro esistenze malgrado il grave vulnus allo Statuto e alle responsabilità proprie del Presidente della Regione “unico” costituzionalmente, a rappresentare lo stato in Sicilia.

Matta è stato abile e con una conversione a 360° , invece di rispondere, ha parlato del problema della tasse che si pagano allo stato per la revisione dei mezzi. Neanche Andreotti avrebbe potuto far di meglio. a far di meglio.

Ritengo inutile riproporre i temi espressi dai relatori e dagli intervenuti a titolo personale perché il risultato ottenuto, in termini di proposta sul cosa fare, è più importante di mille parole.
Una cosa è apparsa chiara, la volontà di iniziare di far nascere un grande movimento di pensiero che, nella e proprie diversità e culture, partendo dall’applicazione dello statuto, ridia dignità, lavoro, sicurezza e servizi ai siciliani.

Osservatorio Sicilia