Facemu finta…

Facemu finta di non sapere quanto ci costi la politica;


– facemu finta di non sapere che i ritocchi previsti dai deputati per decurtarsi lo stipendio e dimostrare la loro buona volontà ai tagli riguardino solo e soltanto le voci più irrisorie delle loro indennità;

– facemu finta di non sapere che la decisione del presidente di questa repubblica bananiera sig. Giorgio Napolitano di rinunziare a parte del suo salario si riduca alla fine ad un taglio di soli 68 euro mensili, a fronte, ad esempio, delle “solo” 35 auto blu sempre a sua disposizione; (non dimentichiamo l’assegno lordo annuale di 239mila euro di cui puo’ beneficiare il capo dello stato Giorgio Napolitano e ci chiediamo, visto che il presidente non ha vita privata, ovunque si muova ha l’auto di Stato, il volo di stato, vitto e alloggio a carico dello stato. Allora cosa ne fa di tutto questo denaro? Ci chiediamo per quale ragione un Presidente della Repubblica debba avere uno stipendio).

– facemu finta di non sapere che il presidente della camera Fini abbia bocciato i ritocchi alle pensioni e gli aumenti richiesti dall’IDV, con l’ausilio di tutti i capi-gruppo della Camera;

– facemu finta di non sapere che le indennità di Stancanelli, Firrarello, Capodicasa, Mannino, Grimaldi e Cristaldi, per non citare i doppi incarichi, Buzzanca ad esempio sindaco e deputato regionale, non ancora “contraddetti”, raddoppino le entrate mensili di questi “eletti” del popolo siciliano;

– facemu finta di non sapere che Tremonti fa il mago e che Berlusconi e Bossi i suoi assistenti di magia, ma perché aumentare le tasse senza eliminare prioritariamente i privilegi della Casta, in poche parole, senza dare l’esempio?

Veramente credono di potere fare quello che vogliono soltanto perché hanno usurpato il nostro voto?

Veramente credono che i cittadini non contino niente e che le loro coscienze si siano definitivamente addormentate dietro le loro segreterie e le loro offerte di precariato?

Saremmo disponibili a stringere la cinghia, un’altra volta, l’ennesima, ma perché dovremmo pagare noi gli errori e le incompetenze della Casta?
Tutto si lega, quindi le incapacità gestionali di questa classe politica appaiono oggi evidenti nel segno del fallimento dei mercati, delle borse, dello Stato, della Regione Siciliana.

Non possiamo accettare che a pagare siano sempre i cittadini, a questo punto solo spettatori dello scialo, mentre i politicanti aumentano i loro emolumenti, fingono di tagliarsi il 5% per aumentarsi poi in realtà dei 10%, il salario, manovre piccole di gente piccola, e i cittadini stanno a guardare?

Oggi L’ALTRA SICILIA dice basta, dopo aver cercato in ogni modo di comprendere le ragioni dei tagli, dei risparmi, di tutti, oggi vorrebbe lanciare una campagna non più per l’identità, non più per i valori, ma per contrastare questa classe politica. Un movimento contro le tasse, contro gli sperperi e contro la facciatosta della Casta.

Oggi si riparla di taglio delle Province: bella furbata, ridurre di 9 le province dopo averle aumentate proprio di 9 soltanto l’altro ieri. Ma a chi vogliono prendere per il naso?

L’ALTRA SICILIA l’ha detto a Lombardo: taglia le province, spese inutili, gente inutile, costi inutili della politica inutile, del parassitismo inutile che frena sviluppo e futuro. Risposta: Niente.

Possibile che l’esercito della politica, 145 mila persone tra parlamentari, ministri ed amministratori locali, 1032 tra deputati nazionali e parlamentari europei, ministri e sottosegretari, 1366 presidenti, assessori e consiglieri regionali, 4258 presidenti, assessori e consiglieri provinciali,138.169 sindaci, assessori e consiglieri comunali, consiglieri circoscrizionali, i gruppi politici, gli autisti e i portaborse, possano dettare i tempi ai cittadini e farli inchinare ad ogni loro volere?

Nonostante le vacanze estive, lo stop soprattutto di ospedali (provate ad ammalarvi o ferirvi in Sicilia in questo periodo estivo: auguri! a voi) di uffici, della burocrazia effettiva in tutto il Sud e sempre addotta come alibi e pretesto, la Casta trama alle spalle del cittadino e si incazza se vengono pubblicati i costi di un menu alla camera e al senato, in media 3 euro, servizio incluso. Provate a mangiarvi un panino in spiaggia, altro che 3 euro…

Ma siamo in vacanza ed è come se la realtà sia stata sospesa: viviamo di gossip e di quello che farà Balotelli ed intanto ci stanno costruendo sulla testa un bel pacco con tasse e balzelli vari, attenti però a non intaccare le guarentigie che nel tempo democristi e comunisti si sono costruiti nel sistema politico per addormantare le coscienze.

Basta, non accettiamo di pagare più tasse senza che la politica abbia, in via prioritaria, dimostrato di tagliare i suoi privilegi: province, doppi incarichi, doppie pensioni, emolumenti, indennità, auto blu ed aerei di stato. Poi vedremo, intanto facciamo finta.

Ufficio stampa

L’ALTRA SICILIA – Antudo