11-15 Dicembre – Prima Conferenza degli Italiani nel mondo

COME D’ABITUDINE LA REGIONE SICILIANA ERA ASSENTE

Da tempo la Fondazione l’Altra Sicilia denuncia il
disinteresse totale dei suoi politicanti regionali
verso le tematiche dei suoi figli migliori che vivono
all’estero, ma il silenzio alle nostre reiterate
richieste sembra corrispondere alla frase che ci ha
fatto conoscere in tutto il mondo :”cu e surdu, orbu e
taci campa cent’anni in paci”.

Adriano Longo,
Sua Eccellenza Guido De Marco Presidente della Repubblica di Malta e
Francesco Paolo Catania

Alla Prima Conferenza degli Italiani nel Mondo, alla
quale ho partecipato nella qualita’ di rappresentante
del Comites (Comitato degli Italiani all’Estero) di
Bruxelles, si è discusso molto del ruolo che le
Regioni dovrebbero svolgere nella politica per i
connazionali che risiedono all’estero. Anche in questa
occasione è emersa l’incapacità’ dei politicanti
siciliani di capire che la loro presenza in questa
conferenza sarebbe stata molto importante visto
l’elevato numero di delegati di origine siciliana,
venuti da tutte le parti del mondo.

Che occasione mancata per questi nani!
Avrebbero avuto l’occasione di incontrare e di
parlare con il presidente della Repubblica di Malta
Guido De Marco di chiare origini siciliane, al quale
la nostra Fondazione, dopo aver reso i più calorosi
omaggi e aver offerto una Trinacria d’oro a nome della
Fondazione e del suo presidente Eugenio Preta, l’ha
ringraziato per aver portato cosi’ in alto il nome
della Sicilia. Quando si è indirizzato a noi
chiamandoci “i miei Siciliani”, le lacrime di
commozione hanno fatto la loro comparsa da ambo le
parti.

Questo è stato il momento più bello di una
conferenza organizzata male e che si è conclusa nel
vuoto di parole rimaste tali.
Se poi la presenza di un noto mestierante della
nostra emigrazione, che mi confermava, per tramite del
suo segretario, di aver partecipato a loro spese,
tranne poi ritrovarli dopo in fila per il rimborso
dei biglietti, allora: che tristezza!!!!!!!
La Fondazione “L’altra Sicilia” spera che un giorno
non lontano le richieste dei suoi figli che tanto

fanno e che continuano a fare per la loro Sicilia
siano prese in considerazione e che quanti oggi poco
onorevolmente si fregiano dell’attributo politico di
“onorevole” diano finalmente dignita’ alla carica che
rappresentano.

Francesco Paolo Catania
18 dicembre 2000