La Festa dell’Autonomia … si farà!

L’Altra Sicilia ha il piacere di annunciare alla stampa e al Popolo Siciliano una notizia di importanza storica:
la Festa dell’Autonomia, prima vera festa popolare per celebrare i 59 anni di Autonomia Speciale della Sicilia, ma anche la Sicilia come piccola Patria e il suo millenario e sempre vitale Popolo, Festa fortemente voluta da noi, anche a costo di grandi sacrifici e anche contro grandi e piccoli ostruzionismi, veri nemici della Nostra Terra,

si farà!


Già questa è per noi la piú grande delle vittorie e delle soddisfazioni: stiamo riuscendo a ricongiungere la Sicilia e i Siciliani alle proprie istituzioni ed alla propria preziosa identità storica e culturale.
Il Popolo e la società siciliana hanno risposto con entusiasmo e con un senso di liberazione alle nostre iniziative: lo apprendiamo dalle prenotazioni, dagli interventi richiesti e programmati, dalle telefonate, dai fax e dalle e-mail di sostegno, di invito ad andare avanti su questa strada di pulizia morale e di riscatto per la Nostra amata Terra.

Soltanto una nota stonata si deve registrare in questo successo complessivo e vogliamo sottolinearla per un senso di serietà e correttezza di cui non possiamo fare a meno, anche se questo ci costa non poca pena ammetterlo: la quasi totalità della classe politica dominante in Sicilia (con poche segnate eccezioni, va pur detto) e una parte non indifferente della stessa classe dirigente in generale si è distinta in questa vicenda soltanto per il suo opportunismo, per la sua ipocrisia, per la sua insensibilità civica, in una parola per essere “nemica” di tutto ciò che possa innescare percorsi di sviluppo e di riscatto per la Nostra Isola, “come se” solo il sottosviluppo potesse essere la fanghiglia in cui costoro riescono ad emergere ed a lucrare posizioni di potere e di prestigio personale.

Quest’appuntamento è stato un occasione, pertanto, per svelare una realtà scomoda, forse politicamente non del tutto “corretta”, di cui ci corre però l’obbligo di dare informazione ai Siciliani: le dominazioni in Sicilia non sono finite! La Sicilia giace ancora sotto la dominazione di una classe politica del tutto inadeguata ai compiti ai quali è chiamata e praticamente “scollata” dalla società di cui pure dovrebbe essere espressione!
Non vogliamo per ora fare nomi perché sono in corso importanti consultazioni elettorali in Sicilia, perché non vorremmo essere scambiati per “cinghia di trasmissione” di questo o quel partito o schieramento, perché vogliamo attendere il termine della manifestazione per denunciare a voce alta e con riferimenti puntuali le inadempienze gravi, gravissime, che abbiamo dovuto registrare.

Non pretendevamo adesioni e finanziamenti a pioggia, né sostegni da parte di chi non condivide le nostre idee. L’Altra Sicilia ed i suoi simpatizzanti, spesso figli di Siciliani costretti a trovare altrove la loro fortuna, hanno fatto la loro parte senza rimpianti, anzi con l’orgoglio di non dovere quasi niente a nessuno. Ma l’ipocrisia e l’opportunismo non potevamo metterle nel conto! Fior di politici o di “famigli” degli stessi avevano promesso adesioni, mari e monti, e poi sono letteralmente fuggiti, scomparsi, dimenticando l’importanza della parola data per chi pretenda di amministrare la cosa pubblica.
L’Altra Sicilia ha dovuto per questo, sia pure solo in parte, ridimensionare i programmi e dire di no ai molti artisti, intellettuali, sportivi, semplici innamorati della Sicilia, per rivedere progressivamente il budget dell’operazione. L’Altra Sicilia è dovuta intervenire ai massimi livelli per garantire una qualità soddisfacente e la stessa realizzazione della manifestazione quando, proprio mentre si passava alla fase operativa, voci tendenziose diffondevano la falsa notizia che la manifestazione non si sarebbe dovuta più tenere. Abbiamo sfidato il silenzio stampa di una parte considerevole dell’informazione siciliana (per fortuna non totalitaria) prona ai voleri del potere politico. Abbiamo sfidato le “iniziative parallele”, dall’assurdo appuntamento elettorale nell’unica ricorrenza civica dell’Isola a manifestazioni “ombra” incredibilmente concentrate in questo fine settimana. Ma tutto ciò non ci ha fermato né ha ostacolato gli appuntamenti piú importanti dei Tre Giorni dell’Anniversario.

I veri Siciliani hanno capito! I veri Siciliani stanno capendo che è stata messa in atto una vile manovra di accerchiamento, vile perché nascosta, e l’hanno neutralizzata con il loro entusiasmo e le loro adesioni. Forse quest’anno non sarà ancora l’appuntamento di rilievo internazionale che sarebbe potuto essere, ma è sicuramente un punto di svolta da un passato “senza storia” ad una nuova stagione di riscatto e di coraggio, un “nuovo Vespro”, come a Noi piace dire.
Ma ci sarà tempo di tornare sull’argomento. Abbiamo una lunga memoria… Per ora non vogliamo nemmeno scalfire la gioia della realizzazione dell’evento. Vorremmo ringraziare gli amici che ci hanno creduto e ci hanno incoraggiato, alcuni dei quali “persino” politici (proprio cosí, sembra incredibile), altri di alcune note radio siciliane, e cosí via,… Ma anche per questo ci sarà tempo e modo.

Per ora godiamoci questa bella festa e riscopriamo l’orgoglio di essere siciliani, le nostre tradizioni, la nostra storia e cultura, la nostra Autonomia, e soprattutto diamo sostanza e contenuto alla stessa riempiendola di progetti concreti per lo sviluppo e il benessere nostro e dei nostri figli.
E con tutto ciò, questa Prima “Festa dell’Autonomia” può considerarsi soltanto l’anno “zero”, soltanto un primo esperimento rispetto a ciò che seguirà in futuro. Potremmo sin d’ora dare appuntamento per il 60° Anniversario dell’Autonomia Siciliana, che nei nostri auspici dovrebbe svolgersi in una grande città della nostra bella Isola o, perché no, proprio a Palermo, sua Capitale storica ed amministrativa, per dire che la Sicilia, oggi come ai tempi del glorioso Regnum, è lí, è ancora lí a gridare forte la propria voce in Italia, in Europa e nel mondo.

Abbiamo imparato da questa esperienza. Non chiederemo piú nulla a chi non può dare nulla per la Sicilia, se non vuote parole, dichiarazioni fatue di Autonomismo privo di contenuti e, tutt’al piú “favori” al posto dei “diritti”. Ci rivolgeremo direttamente a sponsor nazionali ed internazionali di spessore e difenderemo i Siciliani come pochi o nessuno hanno fatto finora.
Un appello ai nostri fratelli e sorelle tutti, al di qua ed al di là del Faro: non è il coraggio che ci manca, ma piú ci sosterrete, piú la nostra voce sarà autorevole. Venite e riscoprite la vostra identità di Popolo, non separato da quello della Penisola, ma certamente distinto, nella convinzione che la Sicilia sia la Nostra Grande Madre; quando l’avessimo persa, saremmo persi anche noi.
Nel frattempo, e per fortuna, le Trinacrie in campo giallo-rosso sventoleranno orgogliose a Mazara dal 13 al 15 maggio di questo 2005 e sarà importante per tutti poter dire “Io c’ero” a questo grande appuntamento con la storia.
Come i nostri avi lanciamo il nostro grido di lotta: “Antudo!”.

Viva la Trinacria! Viva il Vespro! Viva la Sicilia!