Mazara del Vallo: La Festa dell’Autonomia … si e` fatta

L’Altra Sicilia associazione di diritto internazionale al servizio della Sicilia e dei Siciliani “al di qua ed al di la` del Faro”, considera la realizzazione della prima Festa dell’Autonomia, che si e’ svolta il 13, 14 e 15 maggio scorsi a Mazara del Vallo, un traguardo di importanza storica.


Il successo si e’ registrato anche nell’afflusso dei Siciliani motivati alla
buona riuscita della manifestazione, pur nella mancanza di un’adeguata pubblicizzazione
dell’evento, ma soprattutto nel fatto “politico” che la Nostra Associazione
e’ stata in grado, quasi con le sole forze proprie, a portare avanti un’iniziativa
che non ha avuto precedenti.

I momenti piu’ significativi, piu’ riusciti, della “tre giorni” sono
stati:

1) le premiazioni degli studenti del sabato mattina;

2) il convegno del sabato pomeriggio sui temi dell’economia;

3) il discorso “improvvisato” in Piazza Mokarta di Francesco Paolo
Catania davanti ad una folla formatasi spontaneamente intorno allo spettacolo
folkloristico che si stava realizzando;

4) il concerto conclusivo di Carlo Muratori con l’esecuzione del Nostro Inno
“Sicilia, Patria Mia”.

In quest’ultimo lo spirito di unione, l’emozione, hanno toccato il culmine
e, da solo, questo spettacolo avrebbe meritato lo sforzo dell’intera manifestazione.

Sotto altri profili – come era inevitabile al primo anno – non sono mancate
alcune disfunzioni, dovute in massima parte ad ostruzionismi, incomprensioni,
gelosie da parte di qualche esponente politico locale che avrebbe voluto dare
il proprio appoggio alla manifestazione solo in cambio di vederla trasformata
in una tribuna elettorale personalizzata.

Noi lo abbiamo impedito e un po’, giusto un po’, la Festa ne ha pagato qualche
conseguenza. Avremmo voluto ricordare queste inadempienze, le promesse non mantenute
da parte di questo o quello, ma, a cose fatte, ci sembra ingiusto rovinare la
nostra vittoria con piccole polemiche che preferiamo lasciare alle piccole persone:
queste non entreranno nella storia (come i ridicoli 5.000 euro di contributo
della Regione Siciliana a condizione che questi non superassero il 6 % della
spesa dell’intera manifestazione e che ci sentiamo di rispedire al mittente),
la Festa di Mazara invece si! Le uniche osservazioni che ci sentiamo di fare
riguardano i fatti concreti che sono avvenuti ed il loro significato politico.

L’unica iniziativa che e’ praticamente saltata e’ stata quella degli “Stati
Generali della Sicilia Autonoma” che si sono ridotti ad un confronto, breve,
tra esponenti de L’Altra Sicilia ed alcuni amici di movimenti sicilianisti che
sono venuti e che ringraziamo. In altre parole, l’assenza e il boicottaggio
aperto da parte della classe politica siciliana e dell’informazione a quella
asservita, sono un fatto troppo clamoroso, troppo rumoroso per essere taciuto
oggi.

La classe politica, anche quella che “si sciacqua la bocca ogni giorno”
con la parola “autonomismo”, non ha solo disdegnato la nostra manifestazione,
l’ha osteggiata, ci considera nemici, e nemici pericolosi, per il solo fatto
che intendiamo difendere, con le nostre forze, piccole o grandi che siano, le
ragioni della Sicilia e dell’Autonomia.

La disinformazione di regime e’ arrivata al punto che in uno dei due quotidiani
principali dell’isola (quello piu’ serio, l’altro ha deciso di far finta di niente)
si e’ presentato lunedl l’incontro del Dott. Orlando Arango della Banca Europea
per gli Investimenti con gli amministratori locali del giorno precedente come
un fatto isolato, come un incontro al “Comune di Mazara”, e non come
inserito nel contesto della manifestazione; perche’ se si fosse parlato della
manifestazione, si sarebbe dovuto parlare de L’Altra Sicilia, e questo i “potenti”
di Sicilia non lo vogliono.

A questo punto, quindi, Mazara del Vallo segna un punto di svolta nella storia
de L’Altra Sicilia e della Sicilia stessa. Non possiamo piu’ delegare a nessuno
una qualche forma di rappresentanza politica, se questa si traduce in “contributi
in cambio di asservimento”, se la classe politica siciliana, tutta, e’ distratta
quando si parla degli interessi della Sicilia.

Da ora in poi andremo avanti da soli, dovunque ci porti questa strada. La locomotiva
L’Altra Sicilia e’ in moto e non pur piu’ essere arrestata e forse e’ di questo
che qualcuno ha paura.

Per il 60mo anniversario ci rivolgeremo solo a privati ed ai militanti de L’Altra
Sicilia e sara` un appuntamento ancora piu’ importante di quella di quest’anno.

Ma soprattutto ci pare che sia giunto il momento in Sicilia per un coraggioso
e nuovo soggetto politico, contro i colonialisti, contro i centralisti, contro
gli autonomisti dell’illegalita` e del sottosviluppo e contro i falsi autonomisti.

Ai Siciliani coraggiosi, liberi e forti, la risposta all’appello che stiamo
lanciando.

ANTUDO

W LA SICILIA, W IL VESPRO, W LA TRINACRIA

Bruxelles, 19/05/2005

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