Sulle elezioni del 15-16 maggio 2005 ..

e sulla necessità di un ”Partito” de L’Altra Sicilia

L’Altra Sicilia, associazione di diritto internazionale al servizio della Sicilia e dei Siciliani “al di qua e
al di là del Faro”, non vuole aggiungere molto a dati che si commentano da soli:

– il crollo dei partiti nazionali di maggiori dimensioni in Sicilia;
– la lenta avanzata del centro-sinistra, frutto al più della ritirata
del centro-destra o di qualche “refolo” del vento del nord che non di
vitalità propria ;
– l’argine “lombardiano” per la tenuta di Catania e della c.d. casa
delle libertà;
– la fine della carriera politica (e non solo di quella
amministrativa) di Enzo Bianco e del suo trasformismo privo di idee,
del suo centralismo congenito e del suo municipalismo antisiciliano.

La lezione è questa:

– senza l’autonomismo, senza la bandiera della Sicilia, non si va da
nessuna parte;
– la Sicilia si è svegliata dopo decenni di torpore, anche – lasciatecelo dire – per le nostre continue campagne di
sensibilizzazione;
– la classe politica siciliana, tutta o quasi, è ampiamente
delegittimata nei confronti della società siciliana come da tempo
denunciamo;
– il Popolo Siciliano, come entità storica non cancellabile in nessun
modo, ha bisogno di soggetti politici autonomi per amministrare le
proprie istituzioni altrettanto autonome;
– in mancanza di meglio per ora questo vuoto appare colmato dal
cartello pseudo-autonomistico di Lombardo, Pellegrino ed altri
transfughi del centro-destra siciliano in pieno naufragio;
– questa offerta è però un gigantesco bluff perché non si discosta dai
diktat del centro-destra italiano, perché non ha un progetto di
sviluppo per la Nostra amata Terra, perché non si discosta dalla lobby
affaristica del ponte, perché non difende lo Statuto del 1946 (quello
vero, al più da ampliare e non da ridurre nei suoi margini di
Autonomia).

Chi può dunque difendere la Sicilia oggi, la sua Autonomia, il suo
Popolo? Tanto più in un quadro segnato da una legge elettorale che
impedisce sì le liste “fai da te” o da “clientele” ma che ritarda
anche la formazione di forze politiche nuove?
C’è qualcosa di autenticamente siciliano nel centro-sinistra con cui
poter intrattenere un dialogo costruttivo? Attendiamo, ma non ci pare
che alcuna primavera nuova accenni a fiorire…

Forse dobbiamo fare noi, in prima persona, un passo avanti. Forse
dobbiamo scendere in campo, trasformando definitivamente L’Altra
Sicilia da associazione politico-culturale in vero e proprio partito,
nel Partito della Sicilia, del suo Popolo e dell’Autonomia.
Per questo chiediamo consiglio a tutti i nostri iscritti, attivisti,
amici, simpatizzanti, lettori…

E’ il momento del coraggio e delle
responsabilità e il “coraggio” è nel motto storico del Vespro che
L’Altra Sicilia ha fatto proprio: Antudo! (cioè Animus Tuus Dominus:
il Coraggio sia il tuo signore). Ma ci sono sfide terribili: lo
sbarramento del 5 %, le possibili alleanze (tattiche perché non ci
faremo trasformare mai in componente organica di uno schieramento
nazionale), la presenza capillare nel territorio. Per questo ci
rivolgiamo al “Nostro Popolo”. Dateci i vostri consigli, le vostre
e-mail, la vostra disponibilità a procedere uniti e combattivi sotto
l’insegna della nostra Bandiera, del nostro Inno, del nostro Motto,
della nostra Carta.

Anche se all’inizio saremo in pochi, la forza delle idee alla fine può
vincere e la Sicilia potrebbe conoscere una sua riscossa ed un vero e
proprio Nuovo Vespro.

Alle Siciliane ed ai Siciliani coraggiosi la risposta.

Viva la Trinacria! Viva il Vespro! Viva la Sicilia!
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“L’ALTRA SICILIA” – Al servizio della Sicilia e dei Siciliani

Bruxelles, 19/05/2005

Si prega di dare la massima diffusione. Grazie.